Pensa che al Milan sono passate giocatrici come Boquete, Giacinti e Hasegawa, tutte scappate grazie a quel fenomeno in panchina e che ora fanno le fortune di Fiorentina, Roma e Manchester City. Avessero avuto un allenatore serio, avrebbero costruito di anno in anno una squadra decente che poteva lottare per il campionato, senza rafforzare le rivali. Invece si sono bruciati anni di crescita per appoggiare un incapace conclamato. Buon per noi e per la Roma, un po' meno per il calcio femminile italiano.
Guarda, del campionato non mi fregherebbe più di tanto (per carità, non ci sputerei mai sopra, perché ogni trofeo vinto dalla Juve è sempre una bella emozione per me, che si tratti di scudetto, Champions o coppa Italia), come dici giustamente, non si può sempre vincere. Ciò che mi importa di più però è che la Juve faccia il suo percorso di crescita in Europa e che sia sempre presente quanto meno ai gironi (se arrivasse ai quarti di finale meglio ancora, ti crei una buona reputazione a livello internazionale, attiri giocatrici straniere di un certo livello e, cosa non meno importante, ricevi soldini dalla Uefa, che non fanno mai male e che possiamo solo sognare di vedere con la sola misera Serie A). Il problema è che qui non funziona come nel maschile dove basta arrivare terzi o quarti per andare dritti ai gironi di Champions. Se non vinci il campionato, finisci nella roulette russa del percorso piazzate, ti becchi l'Eintracht di turno, se non squadroni ancora più forti, ed esci dall'Europa ancor prima che la nuova stagione abbia inizio. E se esci sempre ai playoff, rischi il ridimensionamento, visto che, a quanto pare, questa proprietà non sembra interessata a investire nel femminile come ha fatto e continua a fare la Roma. E quello sì che mi darebbe fastidio, molto più che non vincere per qualche anno.