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Contenuti Popolari

Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione da 06/04/2025 in Messaggi

  1. 113 punti
    Era difficile fare di peggio. L'inizio è veramente emblematico: Carlos Alcaraz e Thiago Djalo. Poi Huijsen e Soulé venduti a cifre inferiori rispetto a quanto investito per Kelly e Nico Gonzalez, peraltro meno talentuosi e più avanti con l'età dei primi. Szczesny, portiere titolare della squadra più forte d'Europa, sostituito con Di Gregorio che non è nemmeno tra i primi 3 portieri del campionato italiano. Koopmeiners pagato a prezzo pieno (neanche un euro di sconto) nonostante un'intera estate a trattare (e facendogli saltare la fondamentale preparazione atletica). Aveva anche venduto McKennie (uno dei pochi positivi in stagione) nell'operazione Douglas Luiz (altro grande acquisto), il rifiuto dello statunitense ha fatto cambiare la contropartita tecnica. Venduti a poco prezzo anche Nicolussi Caviglia, Fagioli, De Winter e altri promettenti della Next Gen abilmente scovati in passato da Tognozzi (lui si che meriterebbe una chance come direttore sportivo). Venduto Moise Kean (23 gol stagionali) a 13 mln. Scelto Thiago Motta quando c'erano liberi Conte e Italiano. Spesi un bel po' di milioni per prestiti senza riscatto: Veiga, Kolo Muani, Alcaraz, Conceicao, tutti soldi a fondo perduto visto che non saranno probabilmente riscattati. Spesi 15 mln sull'unghia per Alberto Costa, che ha solo collezionati spezzoni. E mi dimentico forse altre perle del mercato...cosa deve combinare ancora per essere sollevato dall'incarico a fine stagione?
  2. 62 punti
    Infatti la mia era sincera ammirazione nei confronti dell'onestà di quel club,dovremmo prendere esempio da loro.
  3. 59 punti
    Siamo una squadra offensiva nel senso che offendiamo il gioco del calcio
  4. 59 punti
    Ciao a tutti. Tonali, Frimpong e il cannibale dello Sporting i tre top - players già condivisi con AC. Quest'ultimo se non si dovesse riuscire a trovare una quadra con Dusan, con cui Antonio vorrebbe pure parlare. @Lev
  5. 53 punti
  6. 52 punti
    . Non so a chi si riferisce ma basta con ste robe! Ma possiamo tornare a 30 anni fa senza social e i giocatori li sentivi solo nelle conferenza stampa pre e post partita? Togliete i social ai giocatori!
  7. 48 punti
    Se fa bene va confermato. Non facciamo altri salti nel buio per favore. Se mantiene il quarto posto e fa un mondiale per club dignitoso, gli va mostrata riconoscenza e dargli la possibilità di partire dall’inizio della nuova stagione sulla nostra panchina.
  8. 47 punti
    Visit Detroit. Un po' come se un club di NFL avesse come sponsor "Visit Foggia".
  9. 41 punti
  10. 38 punti
    Cosa cambia giocare oggi o mercoledì? Solita decisione ipocrita e populista, che manca di rispetto a tutti quei tifosi che si erano già organizzati per le partite di oggi e che difficilmente riusciranno a riorganizzarsi nel tardo pomeriggio di un giorno non festivo. E intanto la Lazio, reduce da 120 minuti in Europa League, ringrazia sentitamente.
  11. 35 punti
    Innanzitutto alcune doverose premesse: A spingermi ad aprire questa discussione non sono state le recenti delusioni di campo, non scrivo di pancia; ciò che ho voluto riportare è il riassunto di riflessioni e considerazioni sedimentate e consolidate nel corso degli ultimi anni. Ho scelto di non puntare il faro sulle questioni di campo perché penso che sia già stato detto tanto a riguardo. Quelli sotto elencati sono semplicemente i pensieri di un umile tifoso che non ha pretesa di verità assoluta, che non conosce approfonditamente le dinamiche e le decisioni societarie, ma che desidera tuttavia ragionare sulla base dei pochi elementi a disposizione e che è mosso unicamente dalla passione. Ho scritto tanto, forse troppo, quindi un ringraziamento in anticipo a chi avrà la forza di arrivare fino in fondo. Da dove iniziare? Il caso Suarez; la carta Ronaldo; lo sponsor di maglia assente da un anno; la creazione della Superlega e – a distanza di poche ore – il suo sfaldamento; l’uscita dall’ECA e il successivo reintegro. Proseguiamo ancora con le vicende grazie alle quali procure e giornali hanno trovato terreno fertile per palesare il proprio tifo e l’accanimento nei nostri confronti: parlo ovviamente dei casi plusvalenze e manovra stipendi; il tempo poi ci ha confermato che quei magheggi erano un malcostume comune a praticamente tutte le società, ma noi abbiamo avuto il grandissimo merito di prestare il fianco – per non dire un’altra parte del corpo più nascosta – con intercettazioni nelle quali si sentivano i nostri dirigenti affermare “qui è peggio di calciopoli” o “la Consob la supercazzoliamo”. Nel frattempo, mentre eravamo bersagliati su tutti i fronti, ai microfoni non compariva a difenderci nessuna figura della società e l’allenatore veniva mandato in avanscoperta a gestire la comunicazione sia lato sportivo, sia lato giudiziario. Ma all'elenco si dovrebbero aggiungere anche quegli episodi che, pur non recandoci un danno effettivo in termini sportivi, economici o giudiziari, hanno tuttavia sancito una frattura insanabile nel rapporto coi tifosi; primi fra tutti la rinuncia al Ricorso di Stato per le vicende di Calciopoli o l'appoggio alla rielezione in FIGC di Gabriele Gravina, personaggio fortemente inviso all'ambiente bianconero. Ho voluto riportare soltanto i primi episodi che sono stato in grado di richiamare alla memoria, ma se ne potrebbero citare altri e siete liberi di farlo. Perché ho fatto tutto ciò? L’ho fatto per mostrare che le ultime cinque stagioni non sono state terrificanti esclusivamente sul piano sportivo, ma anzi ci hanno spinto di frequente ad interrogarci sulle effettive competenze degli uomini preposti a gestire la Juventus e a rappresentare noi tifosi. Mi riferisco in particolare alla superficialità, all’approssimazione e alla sommarietà che, di norma, non ci aspetteremmo di riscontrare neppure nella gestione della salumeria sotto casa, e che invece, per assurdo, hanno caratterizzato le scelte e le decisioni prese dalle figure apicali di una società che fattura ogni anno centinaia di milioni. Tornando indietro con la mente, credo che nel lontano 2020 nessuno di noi, nemmeno il più pessimista, tifoso o dirigente che fosse, si sarebbe aspettato un crollo così verticale. Chiamo in aiuto il cosiddetto “Titanic Effect”, un concetto che cattura molto bene quello a cui abbiamo assistito: «the thought that disaster is impossible often leads to an unthinkable disaster». Proprio come ai tempi del Titanic anche noi eravamo convinti che la Juventus, dopo nove scudetti consecutivi, fosse una corazzata invincibile, che il divario con le avversarie fosse impossibile da colmare, che chiunque fosse facilmente sostituibile, che l’auto ormai si guidasse da sola, e invece ecco che la realtà ci ha subito messo di fronte al “disastro imponderabile”. Il mio obiettivo non è puntare il dito contro qualcuno nello specifico, perché come spesso accade in questi casi è evidente che le colpe siano condivise; del resto, l’attuale management si è insediato nel gennaio del 2023, quando la nave aveva già urtato l’iceberg da un pezzo. Non intendo neppure addentrarmi in questioni tecnico-tattiche parlando degli allenatori e dei giocatori che si sono succeduti, o di moduli e formazioni. Tantomeno mi interessa fare stupidi confronti tra i risultati ottenuti in stagioni diverse perché credo che le disfatte con Benevento, Porto, Lione, Maccabi, Monza, Empoli e Atalanta (mi fermo qui perché non intendo infliggermi ulteriore dolore) certifichino che nessuno può dichiararsi esente da colpe. Ma se esistono delle responsabilità maggiori, queste sono sicuramente da ricercare in cima alla catena gerarchica… molto in cima. Chi si trova in cima, infatti, è responsabile non solo degli errori maturati dalle proprie scelte, ma anche degli errori maturati dalle scelte dei propri sottoposti. E ahinoi, in tempi recenti, di decisioni scellerate ne abbiamo viste troppe e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: dopo nove scudetti consecutivi, sono ormai cinque le stagioni in cui a febbraio siamo già fuori dai giochi. A volte sono state decisioni incomprensibili sin dall’inizio, altre sono state dei bruschi dietro-front atti a sconfessare le scelte prese dal precedente management. I giochi di potere in seno alla società e alla proprietà non hanno di certo aiutato, come anche le fazioni e le divisioni tra noi tifosi, che spesso teniamo più alle nostre idee e alle nostre convinzioni, che al bene effettivo della squadra. Per non parlare del fallimentare meccanismo delle promozioni interne; il "Principio di Peter" afferma che «In una gerarchia, ogni dipendente tende a salire di grado fino al proprio livello di incompetenza». Non credo ci siano parole migliori di queste per spiegare il perché di così tante figure inadeguate, promosse fino ai più cruciali ruoli di comando. È il caos, il caos che emerge incontrastato ogniqualvolta ci si trova davanti ad una decisione importante da prendere; il caos frutto di scissioni interne, di una totale disunità di intenti, di ruoli non ben definiti, di dirigenti che oltrepassano i confini che la propria posizione gli imporrebbe. Vi sarà senz’altro capitato, almeno una volta nella vita, di guardare un film horror e di commentare con una punta di ironia le scelte dei protagonisti quando questi sono sul punto di aprire porte che evidentemente non vanno aperte o di entrare in luoghi in cui non si dovrebbe entrare; in queste situazioni, da umili osservatori, generalmente pensiamo “Beh ma si vede lontano un miglio che è una trappola! Non saranno mica così stupidi da farlo?” e puntualmente invece lo fanno. Ebbene, qualcosa di analogo è accaduto anche a noi. Gli esempi più evidenti questa volta ce li suggerisce il calciomercato: tra acquisti poco fortunati, rinnovi immeritati e cessioni scellerate, in più di una circostanza l’esito fallimentare di alcune scelte risultava ampiamente prevedibile praticamente a tutti; a tutti fuorché a coloro che poi queste decisioni le hanno effettivamente prese. Desidero sollevare un’altra questione a me molto cara. Da anni si avverte un forte scollamento tra la società e i tifosi; e non mi riferisco solamente al tifo organizzato che protesta per il prezzo dei biglietti o per l’introduzione degli striscioni allo stadio. Io ora parlo del tifoso comune, che da un lato viene percepito alla stregua di una mucca da latte, munta per un mero ritorno economico, e che dall’altro non si sente più rappresentato da una società che non è in grado di comunicare con i suoi sostenitori. Comunicare, appunto. Oggi la comunicazione è fondamentale: comunicare con i media, con le istituzioni, con gli altri club, comunicare con i tifosi di varie fasce d’età attraverso canali differenti che coprano tutta la platea e che non devono essere solamente quelli social. Nel 2023 Mike Armstrong ha sostituito lo storico Claudio Albanese nel ruolo di Responsabile della Comunicazione, ma a distanza di sole due stagioni il canadese ha già lasciato la sua scrivania e ad oggi pare che la posizione sia ancora vacante. Chiunque sarà il sostituto prescelto avrà un fardello gigantesco sulle spalle. Dovrà ricucire il rapporto ormai sgretolato da tempo con i tifosi; dovrà fare in modo che la Juventus cominci ad essere portavoce di tutte le parti che la compongono, non solo di alcune; dovrà lavorare affinché i tifosi non si sentano più soli, abbandonati e costretti a difendersi per conto proprio ad ogni attacco portato a testa bassa da parte dei media. Per quale motivo la Juventus non si difende? Perché consente ai giornali, alle tv e alle istituzioni di imbrattare la propria immagine? È snobismo? È politica? Che cos’è? Non si rende conto di quanto sia potente la macchina del fango attivata dai tifosi avversari quando questi sono lasciati liberi di agire? Di quanto questo modus operandi sia anacronistico e gravemente nocivo per la società stessa, per i suoi azionisti, per i tifosi e in definitiva per tutti gli stakeholder della Juventus? Perché non mostra remore nell’intrattenere rapporti pubblici con quei personaggi che in passato non hanno mostrato alcun rispetto per i nostri colori? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che mi pongo da tempo e che lascio anche a voi. Ed eccoci qui all’ennesima ricostruzione, all’ennesimo anno zero, all’ennesimo progetto; tutti concetti che sentiamo ripetere dovunque e da chiunque, e che diventano di volta in volta sempre più labili, indefiniti, vuoti. Da anni sentiamo la parola “progetto” usata come attenuante, come tampone per arginare un’emorragia inarrestabile, come palliativo per noi tifosi costretti ad assistere ad un’involuzione inspiegabile nel gioco, a risultati mediocri per non dire fallimentari, a giocatori non valorizzati e che riescono ad esprimersi ovunque tranne che a Torino, a cessioni illustri giustificate come sacrifici necessari sul sacro altare del bilancio e della stabilità finanziaria. I prossimi forse saranno Yildiz, Bremer, Thuram e noi allora faremo spallucce e ci consoleremo a vicenda dicendoci che tutto sommato va bene così, che in rosa non esistono nomi altrettanto appetibili e che pertanto non è proprio possibile fare diversamente. Ringraziando ancora una volta chi è riuscito a leggere fino a questo punto, vi lascio con una battuta, che è poi ciò che ha dato origine al titolo del post. Nel tempo ho letto tanti utenti affermare che Ferrero, Scanavino e Calvo sono dei fedelissimi di Exor, che hanno un curriculum invidiabile e che oggi si trovano alla Juventus per garantire una oculata gestione economica e finanziaria. E io su questo non ho di certo intenzione di mettere bocca, non avrei nemmeno le competenze per farlo. Tuttavia, parafrasando il grande Troisi, mi verrebbe da rispondere: per avere i conti in ordine mica serviva metterli a capo della Juventus, bastava metterli a capo del reparto contabilità. Un ringraziamento a Motta e un grandissimo bocca al lupo a Tudor. Un abbraccio e forza Juve sempre.
  12. 31 punti
  13. 30 punti
    Cari fratelli bianconeri, è proprio vero che, dalla vita, qualunque sia l'ambito di riferimento, non si può avere tutto, e ciò, va al di là di quella che è la più o meno elevata disponibilità economica di ogni singolo individuo. Anche perché, si può essere " straricchi " ma, nel contempo, per molti aspetti " assai poveri guardando dentro se stessi ". Però, per quel che mi concerne, il mio arcaico e profondo sentimento di affetto che, da sempre, fin da quello che fu il mio primo vagito, avverto nei confronti della mia amata ed inseparabile compagna di vita, ergo, " VECCHIA SIGNORA ", è un asserto talmente radicato che, quel .. " I SOGNI SON DESIDERI " ( compatibilmente con la mia età e, di concerto, con il mio vissuto affianco alla " JUVENTUS F.C. 1897 ", ed a quelle che sono state, e continuano ad essere, le sue molteplici/fantasmagoriche/ ma anche amare vicissitudini .. ) INVECE DI ASSURGERE AL RUOLO DI " LETTERA MORTA .. anzi .. SOGNO MORTO ", prima che io raggiunga " LIDI " che, al momento, mi risultano essere del tutto sconosciuti, ALMENO UNA VOLTA NELLA MIA VITA, ASSAI MI GARBEREBBE CHE I SOGNI SI PALESASSERO IN QUALCOSA DI " CONCRETO & TANGIBILE IN GRADO DI APPAGARE I MIEI DESIDERI ". - Fermo restando che il sottoscritto, sebbene io non abbia idea di quale possa essere l' anagrafica età media " di coloro che frequentano questa " Agorà a Tinte Bianconere " ( visto e considerato che, volente e/o nolente, ciò che andrò ora a proporre, in particolar modo per quel che riguarda i giovani supporters bianconeri non debitamente " istruiti " in ambito familiare per quel che concerne la storia della " Vecchia Signora ", per loro, il risalire ed il discernere di " vicende " assai a ritroso nel tempo, sotto molti aspetti, potrebbe essere piuttosto penalizzante .. se non .. tedioso ) provo ad azzardare una sorta di parzialissimo " VADEMECUM BIANCONERO " che, mi auguro, possa incontrare il vostro gradimento, e nel contempo, perchè no, riportare alla vostra mente vicende che potreste aver " parcheggiato " in qualche anfratto delle vostre " sinapsi cerebrali " .. e/o .. come peraltro spesso capita anche al sottoscritto .. " mai rispolverate " .. e di conseguenza .. " del tutto rimosse " . A ) Non so a voi se è mai capitato di nutrire/avvertire una sorta di forte disagio .. e/o .. di profondo rammarico per non vedere esaudito un " sogno " che, ahimè, avete da sempre coltivato nella speranza di vedere un giorno il tale o tal altro giocatore indossare la " GLORIOSA MAGLIA BIANCONERA " ( e, se così fosse, non abbiate remora alcuna ad informarmi in merito ) - PER CIO' CHE MI CONCERNE, SENZA NULLA TOGLIERE AI VARI " DI STEFANO - PELE' - MARADONA - BECKENBAUER - CHARLTON - BEST - " ecc.ecc. IL MIO SOGNO 😔 MAI REALIZZATO, AHIME' 😪 , FU IL SEGUENTE ... JOHAN CRUIJFF - PER LUI AVREI FATTO " CARTE FALSE " PUR DI VEDERLO INDOSSARE LA - MAGLIA BIANCONERA - N.B. - per ciò che concerne il cognome di " JOHAN " ( abbreviazione di " Johannes " - ma - sul manifesto - per probabile refuso - è scritto - Joahn - ) esso può essere scritto in 2 modi : Johan usava entrambi - ij mentre era nei Paesi Bassi - Y quando era all'estero - Cruyff o Cruijff - ( N.B. - la pronuncia non cambia : rimane invariata ) .. e ciò avvenne il 30 MAGGIO DEL 1973 .. .. BELGRADO .. Stadio della " Stella Rossa " ( ai tempi definito " Maracanà " ) .. peccato però che si trattasse della prima finale di " COPPA DEI CAMPIONI " della JUVENTUS .. vs .. AJAX - // 3a Coppa di fila vinta per dagli olandesi // 1-0 Gol di Rep // .. al termine del match i giocatori si scambiarono le maglie - ero sugli spalti : di fianco a me c'era il celeberrimo " Serafino " ( i " diversamente giovani " come il sottoscritto dovrebbero rammentarsi a chi mi sto riferendo ) .. custodisco come fosse un vero e proprio " cimelio " il biglietto di quella partita .. al quale .. anni dopo .. accostai una " Maglia Orange " con il numero " 14 " ( ed a tal proposito, vivamente vi consiglio di accedere a questo link https://www.lebombedivlad.it/2021/03/24/numero-14-storia-di-una-maglia/ ne scoprirete delle " belle " .. anzi .. direi ..delle bellissime - sono certo che non ve ne pentirete - ) .. Numerosi furono i suoi soprannomi : OLANDESE VOLANTE - TULIPANO D'ORO - IL PROFETA DEL GOL ( tratto dalla splendida narrazione cinematografica di Sandro Ciotti ) - PELE' BIANCO ( di Gianni Brera ) - .. e pensare che, nel 1976, la Juventus arrivò ad un passo dal suo ingaggio ( tratto da : " La Tv per sport - del - 5 Gennaio 2016 " - Libro di Pino Frisoli e Massimo De Luca ) .. Johan Cruijff è stato uno dei più grandi giocatori nella storia del calcio, ma purtroppo nel periodo del suo massimo splendore le frontiere in Italia erano chiuse ai calciatori stranieri e così non c'è stata la possibilità di vederlo giocare nel nostro campionato - Vediamo cosa accadde e perchè non se fece niente. .. Il 20 gennaio 1976 i giornali italiani danno notizia di un viaggio a Barcellona di Giampiero Boniperti e Pietro Giuliano, rispettivamente presidente e direttore generale della Juventus. Obiettivo segreto, ma si sa che nel Barcellona giocano Cruijff e Neeskens, le due stelle del calcio olandese andate in Spagna a conquistare gloria e soldi e che vengono considerati pronti per l'Italia visto che viene data per imminente la riapertura delle frontiere per i calciatori stranieri, chiuse dal 1964, blocco poi ribadito dopo i Mondiali d'Inghilterra del 1966 a causa dell'eliminazione al primo turno per causa della Corea del Nord. Boniperti e Giuliano devono ammettere ai giornalisti che la loro destinazione è una località a pochi chilometri da Barcellona e guarda caso Cruijff e Neeskens risiedono ad Aiguafreda, località a mezz'ora d'auto da Barcellona e proprio nel giorno del viaggio dei due dirigenti juventini sono nel loro giorno di riposo, disponibili dunque anche per eventuali "incontri di lavoro". Cruijff risulta irreperibile anche per i dirigenti del Barcellona che comunicano di non sapere nulla di eventuali trattative. Si sa solo che il fuoriclasse è impegnato per girare le ultime scene del film di Sandro Ciotti, giunto a Barcellona con lo stesso aereo, "Cruijff, profeta del gol" a lui dedicato. .. Più che Neeskens In realtà, l'obiettivo è proprio Cruijff, già opzionato dalla Juventus quando giocava nell'Ajax e il cui contratto scade a fine stagione. L'asso olandese, definito il "Pelè bianco" per il suo scatto felino e per le invenzioni che lo avvicinano al fuoriclasse brasiliano, nel 1976 compirà 29 anni il 25 aprile e dunque è nel pieno della sua carriera. Verrà in Italia? Giocherà nella Juventus? E' la domanda che si fanno i giornali italiani. Boniperti e Giuliano tacciono, i tifosi sperano. Molto dipende dalla caduta del veto sui giocatori stranieri. Intanto in Spagna i quotidiani sportivi danno notizia del viaggio di Boniperti in Spagna e della possibile partenza di Cruijff : Il campione olandese si concede invece ai giornalisti italiani per una lunga intervista. Tratto da " La Stampa " del 22 Gennaio 1976 - a firma di - Antonio Tavarozzi --- brevissimo resoconto di quella intervista ... " Ogni tanto ritornano certe ipotesi, certe voci intorno al mio nome. Mi fanno assai piacere ma io non posso confermare niente. La Juventus è una società di enorme prestigio, molto bene organizzata, una squadra forte nel passato e nel presente " A Torino i tifosi l'aspettano: lei sarebbe contento di giocare in Italia? "E' una domanda prematura, perchè adesso come adesso io non potrei mai venire a giocare da voi. Posso dire però che come calciatore, in linea teorica, m'interessa molto la prospettiva di fare un'esperienza nel campionato italiano. M'interessa dal punto di vista sportivo e anche umano, perchè a me piace trovarmi in paesi nuovi, in mezzo a gente nuova. Sarebbe una esperienza davvero affascinante". l'Italia mi attira, la Juventus mi attira, come ho detto prima. Ma è presto per parlarne. Deciderò a fine aprile, non prima". Nei giorni successivi, Cruijff confermerà l'interesse della Juventus nei suoi confronti in un'intervista rilasciata a Theo Stols, giornalista della televisione olandese e di un quotidiano di Amsterdam. Purtroppo, nella riunione del 14 febbraio 1976, il Consiglio Federale della Federcalcio ribadirà la chiusura delle frontiere per giocatori e tecnici provenienti da federazioni estere anche per il 1976/77. "Il C.F., accettando le decisioni della maggioranza dei presidenti delle società di A e di B, ha deliberato di confermare il veto sul tesseramento dei giocatori anche per la prossima stagione. Per i tecnici si deciderà più avanti". Nei giorni successivi sarà l'Avvocato Gianni Agnelli, presidente onorario della Juventus, a confermare che Boniperti e Giuliano erano andati a Barcellona proprio per prenotare Cruijff nel caso in cui la Federcalcio avesse deciso di riaprire le frontiere ai calciatori stranieri. Gli appassionati di calcio italiani potranno ammirare Cruijff solo al cinema nel film di Sandro Ciotti prodotto dalla Titanus "Cruijff, profeta del gol", proiettato in anteprima mondiale martedì 6 aprile 1976 al Teatro Nuovo di Torino. Per la riapertura delle frontiere ai calciatori stranieri bisognerà attendere fino alla stagione 1980/81 con un solo straniero per squadra e solo in Serie A, per gli allenatori si dovrà aspettare fino al 1984/85 con l'ingaggio delle svedese Sven Goran Eriksson da parte della Roma. L'OLANDESE VOLANTE, ( che, non dimentichiamolo mai, seppe farsi assai valere anche nella veste di allenatore ) in gioventù, fu un grande tifoso della " Juventus ", e non ho dubbio alcuno nel supporre che, quel sentimento di affetto ed incondizionata stima nei confronti della " Vecchia Signora ", lo coltivò ed accompagnò anche in età matura, anche perchè, è notorio, qualunque sia " l'ambito di riferimento ", IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI ! E se è pur vero che " da grande ", la sconfisse nella finale di Coppa dei Campioni, nei confronti della " Vecchia Signora ", sempre e comunque, nutrì sentimenti di grande rispetto. Tant'è che, il desiderare di voler alzare al cielo la “ Coppa dalle grandi orecchie ” del 1973, indossando la maglia bianconera, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, ne fu la " Prova Certificata ". Johan Cruijff ha sempre amato la Juventus, e quando essa tornò tra le grandi d’Europa, non si fece di certo pregare per esaltarla. .. tratto da " Vavel " del 22 Maggio 2015 - a firma di - Paolo Leone .. Il “Profeta del gol”, interrogato sulla “Vecchia Signora” dai connazionali del De Telegraaf, ha dichiarato: “Ammiro quello che ha fatto la Juventus in questa stagione. Fino a non molto tempo fa era in serie B, ma è tornata forte, ha costruito un nuovo progetto che sta andando bene. Anche lo stile di gioco ha contribuito: ha capito che ai tifosi non piace solo il calcio basato sui risultati. Il successo non è in vendita, ma si crea e si conquista. La Juventus in Italia ha creato un modello unico: hanno costruito lo stadio, che è sempre pieno, e vivono il calcio in maniera totalmente differente dal resto dei loro avversari in patria. E in più propongono uno stile di gioco attraente, cosa che in Italia raramente si è percepita. Poi hanno Pirlo, un giocatore esperto che mostra che anche il gioco semplice può essere affascinante". .. a questo punto, come " piacevole aperitivo ", vi consiglio questo breve ma, dal punto di vista prettamente emotivo, assai intenso video, video " magnificato " .. alla .. " massima potenza " dalle sue fantasmagoriche giocate .. E soprattutto, anche a " puntate ", godetevi questo " MERAVIGLIOSO .. DOCU-FILM " , ne vale veramente la pena : è il mio sincero " CADEAU " a voi ed alle vostre famiglie per le prossime " Festività Pasquali " ... ( al minuto " 50 " il cosiddetto " Gol Impossibile " ) - ( in questo " corposo " video, oltre al " Profeta del Gol ", troverete un altro grande, anzi, " GRANDISSIMO FUORICLASSE " .. ergo .. IL MAI DIMENTICATO .. " SANDRO CIOTTI " .. COME LUI NESSUNO .. UN MIX DI STILE - COMPETENZA - INNATA CLASSE - Caro Sandro, quanto mi manchi, anche perchè, ai giorni nostri, la maggior parte di coloro che tentano di emulare le tue raffinate doti di " Eccelso Professionista dell' Emisfero Calcio e dintorni ", altro non sono che miseri e squallidi " QUAQUARAQUA' .. a .. 360° " B ) E proseguendo in quello che fu, e che tuttora è, il mio empatico ed inossidabile percorso a fianco della " Vecchia Signora ", fin dagli albori della " LEGGENDA BIANCONERA ", assai mi sarebbe garbato di poter godere " DE VISU " di quelle che, ai tempi, furono le mirabolanti performances calcistiche di una più che cospicua aggregazione di Uomini/Calciatori che, in un modo o nell'altro, seppero e vollero, fortissimamente vollero, onorare ed esaltare la " MITICA & FIABESCA MAGLIA BIANCONERA .. della .. JUVENTUS FOOTBALL CLUB 1897 " ( ma, poichè non nacqui " Uno & Trino ", mio malgrado, per questioni prettamente " anagrafiche ", mi limito a citarne solo alcuni, anche se, molti, ma molti altri, a pieno titolo e con merito, dovrebbero essere ricordati per la determinazione e l'affetto che, con smisurata abbondanza, spesero e nutrirono per l'amata .. " JUVENTUS " ) - HIRZER FERENC - Nato a Budapest (Ungheria ) il 21 Novembre 1902 - Giunse alla Juventus nell' Estate del 1925 - Fondamentale per il suo arrivo a Torino fu il supporto di altri due ungheresi , e cioè : YENO KAROLY ( nella su veste di allenatore del " Club Bianconero " ) .. & .. JOZSEF VIOLA .. ( in un ruolo di quello che, più o meno, a quei tempi, venne definito come " centromediano metodista " ) - Il " Danubiano ", così come "parzialmente tratto e riportato da " La Storia della Juventus " ( di Perrucca - Romeo - Colombero ) , è un fuoriclasse autentico, sicuramente, la prima delle tante stelle del pallone che, in seguito, indosseranno la " Maglia Bianconera ". Palleggio, scatto, dribbling, e un tiro preciso e potente sono le caratteristiche che ne fanno ( sin dall'inizio della sua " Avventura Bianconera " - sotto la Mole - ) l'autentico beniamino del " Campo di Corso Marsiglia " ( " campo " sul quale la Juventus era da poco approdata ) - - 50 GOL IN 42 PARTITE - gli valsero il soprannome di " GAZZELLA " - A Torino, Hirzer, purtroppo, si fermerà per solo due stagioni. A partire dal 1927, alle " squadre italiane " non sarà più concesso tesserare giocatori stranieri ( sono ammessi .. solo ed esclusivamente .. i cosiddetti .. " rimpatriati " .. che .. anni dopo .. verranno definiti .. " oriundi " ) . Hirzer tornerà in Ungheria. Egli, indossando la " Maglia della Nazionale Magiara ", ritornerà in Italia per confrontarsi la " Nazionale Azzurra ". La prima volta fu il 25 MARZO del 1928, la seconda, il 13 DICEMBRE del 1931. IN QUEST'ULTIMA OCCASIONE, CON I GRADI DI CAPITANO, GIOCA A TORINO CONTRO LA NAZIONALE ITALIANA. E, PROPRIO DA QUELLA PARTITA, DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE, VENNE E VIENE TRAMANDATO IL CELEBERRIMO MOTTO .. " GOL IN ZONA CESARINI " .. ( si, perchè, proprio al 9O° minuto di gioco, Cesarini mise a segno il gol della vittoria. Definire che la " gioia fu immensa " è un vero e proprio eufemismo, anche perchè, in quegli anni, il " CALCIO UNGHERESE " era, con merito assoluto, considerato tra i più celebrati al mondo ) Va altresì rammentato che, grazie anche e soprattutto a HIRZER, nella stagione calcistica 1925/26, in 25 presenze sul " terreno di gioco ", mise a segno 35 gol - gol che furono fondamentali per l'assegnazione del " 2° Scudetto " .. al .. " Club Bianconero " .. ( il 1° Scudetto fu quello datato " 1905 " - ed altri scudetti avrebbero potuto aggiungersi nella " Bacheca Bianconera " .. ma .. per vicissitudini assurde e dolosamente avverse nei confronti della " Juventus " .. ciò non avvenne ) Tratto da " Il Pallone racconta " : Campionato 1926/27 - Hirzer disputa la sua ultima partita di campionato indossando la " Maglia Bianconera " - 10 Luglio 1927 : JUVENTUS vs MILAN 8 - 2 // L'Ungherese metto a segno 3 gol - è l'ultimo regalo ai supporters bianconeri .. e si narra che .. in quel giorno .. avvenne un " qualcosa " di talmente speciale che, negli anni a seguire, segnò, con accezione più che positiva, il futuro " cammino " del Club Bianconero - a cosa mi riferisco ? A questo ... IL10 luglio 1927, giorno del commiato, Hirzer ha in serbo un regalo speciale per il pubblico juventino. Il Milan viene sommerso sotto un pesante 8-2 e il gioiello bianconero batte per 3 volte il portiere Rossoni: a bordo del campo di via Marsiglia, sceso dalla Fiat 509 Torpedo, tenuto per mano dal nonno, c’è un bambino che fa “oooh”. Ha 6 anni e si chiama Gianni Agnelli e da quel giorno rimarrà folgorato dalla Juve, dal bianconero, ma soprattutto da Hirzer, il prodigioso. E che dire dello " JUVENTINISSIMO " ... ... CARLO BIGATTO ? ALLA " JUVENTUS " dal 1918 al 1931 " - A PIENO TITOLO E CON MERITO RIENTRA TRA LE " 5O STELLE BIANCONERE " - INCREDIBILE MA VERO .. NON VOLLE .. FORTISSIMAMENTE NON VOLLE ESSERE MAI RETRIBUITO .. - VINSE 2 SCUDETTI : 1925/26 .. & .. 1930/31 - SEMPRE E COMUNQUE LEGATO DA " PROFONDO AFFETTO " .. NEI CONFRONTI DELLA .. " VECCHIA SIGNORA " .. ACCOLSE CON ORGOGLIO E PROFONDA PASSIONE L'INVITO DEL " CLUB BIANCONERO " DI SOSTITUIRE L'ALLENATORE CARLO CARCANO ( allenatore che, con la Juventus, fu l'artefice di ben " 4 Scudetti " di fila - il 10 Dicembre del 1934 la squadra verrà " Ufficialmente " affidata a CARLO BIGATTO .. con il supporto del " Dirigente Bianconero - Benedetto Gola " L'Esonero di Carcano, da ciò che narrano le " cronache ", non fu dovuto a " questioni " strettamente legate al terreno di gioco .. ma .. bensì .. secondo " voci di corridoio ", per comportamenti personali non in linea con lo " Stile Juventus " ) Tratto da " La Stampa " del 10 Dicembre 1934 : - E, sotto la sua " Guida ", il Campionato " 1934/35 ", venne ancora vinto dalla " JUVENTUS " - si trattò di una " SPLENDIDA CINQUINA " .. da tramandare ai posteri .. " IN SAECULA SAECULORUM " ( peccato però che, destino vigliacco ed avverso, impedì che a quella " manita " altri scudetti potessero oltremodo incrementare il, peraltro già assai cospicuo, numero di successi. 7 IN TOTALE : 1905 - 1926 - 1931/32/33/34/35 ) - /// - E perchè ciò avvenne ? Perchè, a causa di tragico e letale incidente, venne a mancare colui che rese " GRANDISSIMA ", sotto ogni punto di vista, la " VECCHIA SIGNORA " .. ai tempi .. ancora .. " GIOVIN SIGNORA " .. e cioè .. .. EDOARDO AGNELLI .. - NOTA A MARGINE - MI SONO ACCORTO ADESSO CHE .. CRUIJFF/SANDRO CIOTTI/CARLO BIGATTO .. NEL CORSO DEL LORO PIU' CHE ONOREVOLE & DIGNITOSO " PERCORSO " SUL NOSTRO PIANETA .. FURONO " LEGATI ".. DA UN .. " MINIMO COMUNE DENOMINATORE " .. E CIOE' .. L'INSANA DIPENDENZA DAL TABACCO ( si narra di .. Decine/Decine/Decine/Decine/Decine .. ed ancora .. Decine/Decine/Decine di sigarette al giorno .. " Ad Personam " .. ) C) Ora vado un po' a braccio : per questioni anagrafiche non posso di certo affermare di averli potuti apprezzare di persona in quella che fu la loro veste di " Calciatori della Juventus F.C.1897 " ( in compagnia del mio mentore bianconero .. ergo .. mio padre .. il mio esordio sugli spalti di uno stadio avvenne il giorno " 6 Aprile 1958 " - ero un " pargolo " che, lo confesso, già soffriva - gioiva - ma soprattutto - amava in maniera viscerale la " JUVENTUS " - La città ROMA - lo stadio, " Stadio dei 100.000 ", che diverrà " OLIMPICO " nel 1960 per le " Olimpiadi " // Il Risultato finale : 1-4 per i bianconeri : 3 gol di Charles .. ed .. 1 gol di Sivori // Ogni volta che il pallone entrava nella " metà campo bianconera ", abbassavo la testa e mi mettevo le mani sugli occhi, e ciò avvenne 7/8 volte di fila . Mio padre, visto e considerato l'improprio ed inusuale comportamento, mi chiese .. " Perchè Stefano continui a piegare il collo ed a metterti le mani sugli occhi ? " Ed io, che ero poco più di un infante, gli risposi .. " Perchè ho paura che il pallone possa entrare nella porta della Juve " .. CIAO PAPA' .. OVUNQUE TU SIA .. anche se, mi sbaglierò, ma credo proprio che tu sia comodamente assiso sui seggiolini di quelle " Tribune " sospese tra nuvole e cielo per sostenere la tua .. anzi .. nostra amatissima .. " JUVENTUS " .. ) però assai mi garba rendere il dovuto e doveroso " Omaggio " a costoro ... FELICE BOREL .. ergo .. " FARFALLINO " Il cosiddetto " Trio di Ragionieri " : COMBI - ROSETTA - CALIGARIS - ( da sx .. a .. dx : ROSETTA - COMBI - CALIGARIS - ecc.ecc.ecc. - vinsero tutto ciò che, ai tempi, si potesse vincere nella veste di calciatori - finanche il " Mondiale del 1934 " ... ma ... inspiegabilmente, l'allenatore Pozzo, pur avendolo convocato, non fece mai scendere in campo Caligaris // affermare che Caligaris non la prese affatto bene, è un vero e proprio eufemismo ) KARL AGE PRAEST ... si invaghì così tanto della " VECCHIA SIGNORA " che, quando tornò in Danimarca, davanti alla sua abitazione, ogni giorno issava al cielo la " BANDIERA BIANCONERA " ... RINALDO MARTINO ITALO-ARGENTINO // TALENTO SOPRAFFINO .. UN MIX DI QUALITA' E QUANTITA' .. UNO DEGLI ARTEFICI DELLO SCUDETTO VINTO NEL CAMPIONATO 1949/50 // UNA SQUADRA TALMENTE FORTE CHE, GIAMPIERO BONIPERTI, DEFINI' ESSERE LA PIU' FORTE DI SEMPRE ( e ciò, nonostante il " 1-7 " del Milan al Comunale di Torino - una giornata che, più " storta " di così, non avrebbe potuto essere .. tant'è che, anche il validissimo Parola, perse la trebisonda e venne espulso ... ma ... da lì in poi ... la Juventus ritrovò la " retta via " ) Peccato però che Martino rimase a Torino solo per una stagione - E perchè ciò accadde ? Perchè la moglie, preda di profonda ed incurabile nostalgia, volle, fortissimamente volle, tornare in Argentina. Anni dopo, Rinaldo Martino ebbe a dichiarare che sbagliò a lasciare l'Italia ..e.. di conseguenza .. la .. Juventus - ... AND THE LAST BUT NOT THE LEAST ... CARLO PAROLA - UNO DEI PIU' GRANDI (come venivano definiti in quegli anni ) CENTROMEDIANI DELLA " STORIA DEL CALCIO " - GLI INGLESI, NEL 1949, DOPO AVER VISTO CARLO PAROLA GIOCARE A " WEMBLEY " CON LA MAGLIA DELLA NAZIONALE ITALIANA , RIMASERO TALMENTE ESTERREFATTI DELLE SUE DOTI BALISTICHE CHE FECERO DI TUTTO E DI PIU' PER PORTARLO NEL LORO CAMPIONATO - MA - SEPPUR ONORATO DA TANTO APPREZZAMENTO - EGLI RISPOSE CHE MAI AVREBBE LASCIATO LA SUA AMATA JUVENTUS ! Buona Pasqua a tutti voi ed alle vostre famiglie, Stefano ! P.S. - la mia più grande delusione fin da quando seguo la " Vecchia Signora ", fu costui ... IAN RUSH Probabilmente venne in Italia perchè aveva " dei conti " da regolare con il " Pescara " : tra Campionato e Coppa Italia mise a segno 7 gol .. per il resto .. il nulla assoluto. Rispedito a Liverpool ritrovò la " retta via " ... ergo ... " violare la porta " degli avversari. E pensare che un altro " Grandissimo Gallese " .. ergo .. .. JOHN CHARLES .. ebbe a dichiarare : «Ian è più bravo di me e segnerà di più. Non esiste al mondo un cannoniere che conosca come lui l'arte di andare in rete» .. e .. vabbè .. mettiamola così : non tutte le ciambelle riescono con il buco ..
  14. 29 punti
    Statistiche degli ultimi 10 minuti: 8 infarti 68 bestemmie 15 anni di vita persi 3 punti
  15. 28 punti
    STARS A6AIN | JUVENTUS WOMEN CAMPIONESSE D'ITALIA! Tre fischi, ben distinti, e poi la gioia incontenibile. La Juventus Women ha vinto il sesto Scudetto della sua storia. La Juventus Women è tornata a brillare. La Juventus Women è di nuovo campione d'Italia. Sì, di nuovo, dopo i cinque campionati vinti consecutivamente tra la stagione 2017/2018 e la stagione 2021/2022. Questo trionfo, però, ha un sapore speciale, diverso dagli altri, perchè tornare a vivere certe emozioni non era scontato – nonostante sia sempre questo l'obiettivo indossando una maglia prestigiosa come quella bianconera – e, dunque, ora è ancora più bella la sensazione, più dolce, unica. Si tratta di un'emozione che va oltre il semplice risultato sportivo. UN VIAGGIO EMOZIONANTE Questo Scudetto è il punto di arrivo di un viaggio fatto di passione, sacrificio e determinazione. Le nostre bianconere, in questi mesi, hanno saputo brillare con la grinta di un gruppo estremamente unito che aveva un desiderio chiaro in mente: tornare a vincere. Ogni gol, ogni parata, ogni contrasto e anche ogni caduta – seppure rara – sono stati tutti tasselli fondamentali di un mosaico perfetto che ha portato oggi – venerdì 18 aprile 2025 – alla conquista del titolo. Un titolo vinto con il giusto insieme di elementi: dall'esperienza delle veterane all'ambizione delle più giovani, sempre più presenti all'interno di questo straordinario gruppo. UN ANNO DI GRANDI CAMBIAMENTI Al triplice fischio le lacrime di gioia si sono mescolate ai sorrisi, gli abbracci si sono stretti in un coro di felicità. Questo titolo è di queste ragazze straordinarie, guidate magistralmente da un altrettanto straordinario condottiero come Massimiliano Canzi che ha saputo tirare fuori il meglio da ognuna di loro, sotto tutti i punti di vista. Questo titolo, però, è anche di tutti noi e di tutti voi, un regalo speciale per ogni tifoso bianconero. È stato un anno di grandi cambiamenti che hanno contribuito in maniera netta a questo trionfo, perchè di trionfo dobbiamo parlare.
  16. 26 punti
    Nico da quando è arrivato Tudor sembra un altro giocatore, fatico a capire la critica sinceramente
  17. 25 punti
    Motta ti ha messo a pisciare sulla bandierina del calcio d'angolo come uno yorkshire. Tudor ti utilizza come un dieci. Oggi ha giocato sempre in torno a vlahovic. I due erano sempre molto vicini. Il serbo non era costretto a lottare da solo contro una difesa intera mentre yldiz poteva sfruttare il suo lavoro di sponde, protezione palla, conquista dello spazio, profondità e riaggressione. Non serviva un genio. Serviva un allenatore che conosce i fondamenti del calcio: 1) le punte per dialogare devono stare vicine 2) il dieci va fatto giocare come un dieci, ossia deve cercarsi gli spazi. 3) Bisogna giocare nella metà campo avversaria e non passare 80 minuti a fare torello nella nostra area. 4) si deve verticalizzare e la punta deve saper giocare spalle alla porta. 5) Se vuoi mettere pressione alla difesa avversaria bisogna aumentare i ritmi e la velocità di giocata. Il tika taka a ritmo mazurka di periferia è inutile quanto deleteria. L'azione che ha portato al gol di yldiz è l'esatto opposto di quanto professato da Motta. Il gol è stato fatto con tre verticalizzazioni nello spazio di 10 metri. Non ci sono stati passaggi orizzontali. Il tutto fatto a grande velocità. Il tiro di yldiz è stato un colpo da biliardo. Vlahovic ha fatto una sponda perfetta. Kenan ha avuto tutto il tempo per guardare la porta, vedere il piazzamento del portiere e con un piatto destro indirizzare il pallone all'angolino. Se al posto di Dusan ci fosse stato un altro attaccante forse avrebbe protetto la palla e avrebbe cercato il tiro. Dusan invece ha visto l'arrivo di yldiz e ha notato che aveva molto spazio per tirare in porta. Classica sponda da pivot nel calcio a cinque. Ma in questo forum vlahovic è una pippa. Vlahovic è un grande attaccante se fatto giocare da attaccante, cosi come yldiz è un'ottimo dieci se fatto giocare da dieci. Certo che se si vuole che vlahovic torni a centrocampo a rubare i palloni e partecipare al torello tra difensori e centrocampisti in porta non ci arriviamo mai. E quando ci arriviamo ormai i giocatori sono con la lingua di fuori e poco lucidi.
  18. 24 punti
    Pancrazio anche no che rimanga pure dov'è... ma poi, nemmeno fosse rimasto l'unico allenatore in tutto il globo terracqueo vistoche ci viene spesso accostato! Avanti senza se ne ma con Tudor, il quale, dovesse centrare la qualificazione va riconfermato! Anche per il sol fatto che, oltre ad avere un non indifferente DNA bianconero, si è dimostrato un vero eroe nell'aver accettato una situazione del genere per soli 3 mesi! Quest'uomo avrà per sempre la mia gratitudine e rispetto!
  19. 24 punti
    ...'sta roba dell'inter sta diventando un'ossessione comunque (tra l'altro Bellanova mi pare giocasse nell'inter all'epoca). Non è che se alcuni dei nostri sono talmente scemi da scommetetre sullo sport allora bisogna vedere sempre chissà che mega-macchinazioni dietro. Tra l'altro é inevitabile che, derivando dall'analisi dei telefonini di Fagioli e Tonali queste indagini, i calciatori "scoperti" siano quelli vicini ai due (infatti compagni di squadra e di Under 21).
  20. 24 punti
    Buonasera sono stato autorizzato da @Lev ho una persona all’ interno dello staff di conte che conosco da anni e mi ha assicurato che conte si sente spesso in questi ultimi due mesi con un dirigente della juventus(che conosce anche lui personalmente) e che è molto tentato di tornare a casa
  21. 23 punti
    Lo dico? La preparazione atletica non si cambia in due settimane. Stiamo subendo la preparazione del precedente allenatore. Il gioco di Tudor è quello del primo tempo e richiede una preparazione personalizzata a quel tipo di gioco. La rosa di oggi è abituata ai ritmi del precedente
  22. 22 punti
  23. 20 punti
    Ottimo nome per rimpolpare un reparto che verrà sventrato. Come riserva nulla da dire. Se Adzic verrà girato al Lecce, mi raccomando: nessuna formula differente dal prestito secco. Senza ma né se.
  24. 20 punti
  25. 20 punti
    Normalmente.... in realtà alcuni potrebbero rischiare di più, a causa della maglia.
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