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Pubblicate le motivazioni del Collegio di Garanzia del Coni sulle plusvalenze: impianto accusatorio considerato solido

Post in rilievo

2 minutes ago, LibeLibeccio said:

Non lo so.

Credo voglia sistemare tutto il prima possibile per poi sbolognare a qualcuno.

 

Vuoi o non vuoi, negli ultimi anni c’ha messo 700 mln di ricapitalizzazione.

 

Non credo e comunque se non fosse per il carrozzone Italiano che ci viene appresso e ci vuole affossare, la Juventus sarebbe un investimento perfetto: possiede Proprietà immobiliari e potenzialità non ancora del tutto esplorate a livello commerciale.

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10 minuti fa, davjuve ha scritto:

Ma a chi fa soldi veri non importa un fico secco di 'ste battagliucce di quartierino, zero, spesso se ne infischiano delle sentenze di tribunali "veri" figurarsi di sanzioni amministrative comminate da parte di tribunali che sembrano la versione comica dei tribunali di Roland Freisler. Importa solo ai tifosi che ci stanno giustamente male. Il calcio è uno sport in cui non fai affari seriamente. Il gioco non vale la candela.

Ma allora, di che gli importa?

Di vincere, no.

Dei soldi, neanche.

Di fare figure di merdà, neppure.

 

Mi sembra un po’ troppo semplicistica come ricostruzione.

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Adesso, bob70 ha scritto:

Se intercettano solo me e te per mesi, tranquillo che qualche stronzhata la trovano... tipo il "libro nero". 

Esattamente, è quello che intendevo io, se già sai di essere circondato da un fila di avvoltoi che non potendo batterti sul campo se ne inventa una ogni minuti per segarti in altro modo, almeno evita per quanto possibile di dargli spunti...

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1 ora fa, AlexDee ha scritto:

Molti lo dicono come una battuta ma per me, SUL SERIO, se dovesse arrivare Giuntoli, nel momento esatto in cui firmerà per la Juve, dopo 10 secondi verrà indagato per l'affare Osimhen. D'altronde fu lo stesso con Conte e il calcioscommesse...non appena mise piede alla Juve...TTACC !!! 

E' solo una questione di tempo, l'unica cosa è che devono trovare il modo di squalificare giuntoli ma lasciare intatto il napoli. Ma hanno un sacco di creatività

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2 minuti fa, osiris ha scritto:

Qualche pagina indietro, un utente ha segnalato il Bayern come esempio di amministrazione rigorosa, quindi ne deduco che secondo te il covid ci sia stato solo per noi...

il bayern ahahah che controlla tutto in germania

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7 ore fa, starveling ha scritto:

E quindi?

Il Tar sgretola il tutto.....

 

Nn é possibile mettere in subordine le norme costituzionali a un codice sportivo, da esso ne deriva il decesso dell'indipendenza del codice di giustizia sportiva.

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3 minuti fa, FreddieM ha scritto:

Non credo e comunque se non fosse per il carrozzone Italiano che ci viene appresso e ci vuole affossare, la Juventus sarebbe un investimento perfetto: possiede Proprietà immobiliari e potenzialità non ancora del tutto esplorate a livello commerciale.

Tutto è possibile, ma ho avuto un parere abbastanza qualificato sul fatto che una volta sistemati questi problemi e fatto delisting, provino a vendere.

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3 minuti fa, LibeLibeccio ha scritto:

Ma allora, di che gli importa?

Di vincere, no.

Dei soldi, neanche.

Di fare figure di merdà, neppure.

 

Mi sembra un po’ troppo semplicistica come ricostruzione.

Di affari e fare soldi che nel calcio attuale non si fanno. Gli unici che fanno soldi sono i poltronari come Ceferin, Infantino e giù a scendere fino ai Gravina e ai Tebas di turno. Pesci piccoli.

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Adesso, davjuve ha scritto:

Di affari e fare soldi che nel calcio attuale non si fanno. Gli unici che fanno soldi sono i poltronari come Ceferin, Infantino e giù a scendere fino ai Gravina e ai Tebas di turno. Pesci piccoli.

Benissimo, su questo sono pienamente d’accordo…ma ci sarà qualcosa che li lega a questa Maglia.

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1 minuto fa, LibeLibeccio ha scritto:

Tutto è possibile, ma ho avuto un parere abbastanza qualificato sul fatto che una volta sistemati questi problemi e fatto delisting, provino a vendere.

@@

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1 minuto fa, LibeLibeccio ha scritto:

Tutto è possibile, ma ho avuto un parere abbastanza qualificato sul fatto che una volta sistemati questi problemi e fatto delisting, provino a vendere.

Fai il delisting per trattare la vendita ad un prezzo più alto? perchè il delisting e la cessione? 

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10 minuti fa, osiris ha scritto:

Qualche pagina indietro, un utente ha segnalato il Bayern come esempio di amministrazione rigorosa, quindi ne deduco che secondo te il covid ci sia stato solo per noi...

Il bayern haha

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7 minuti fa, Markio ha scritto:

Che i ragazzi, soprattutto gli juventini in rosa (Fagioli, Locatelli e co) , si ricordino bene tutto questo per l’anno prossimo. Non ho paura di essere escluso dall’Europa.

Portiamo a casa i Rovella, promuoviamo definitivamente Iling, completiamo con quello che possiamo sui terzini e ci riprendiamo cio che ci toglieranno con gli interessi 

Ci riprenderemo con gli interessi ciò che ci han tolto per fare cosa?

 

Per rivivere lo stesso refrain? Sono le stesse parole che si leggevano durante farsopoli1 e farsopoli2

 

Non è l esclusione dall' Europa per un anno (o quanto in caso sarà) che fa paura 

 

Quel che davvero fa paura è che ogni tot anni un pinco pallino si sveglia con le palle girate e decide di azzerarci  

 

Quel che fa paura è il vedere la Juve sempre inerme in queste situazioni perché se decidono di farti fuori non c è nulla che si possa fare e non c è difesa che tenga come stiamo vedendo 

 

Fino a che non ci sarà un processo di "riabilitazione" da parte dei media comincio a pensare che la musica non cambierà

 

E siccome sto processo non avverrà mai da parte dei media, auguri...

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1 minuto fa, tv in bianco e nero ha scritto:

Fai il delisting per trattare la vendita ad un prezzo più alto? perchè il delisting e la cessione? 

Non sono molto competente in materia, ma credo che senza vincoli di borsa (e relativi paletti a livello di bilancio) una società del genere sia più appetibile.

 

Credo.

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48 minuti fa, Tommy Egan ha scritto:

ci ri-penalizzerebbero per aver falsato il campionato, slealtà sportiva

poco ma sicuro

 

non aspettano altro

Non mi può fare la formazione la Figc...e neppure chi posso fare giocare,stiamo scherzando?😆

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8 minuti fa, osiris ha scritto:

Qualche pagina indietro, un utente ha segnalato il Bayern come esempio di amministrazione rigorosa, quindi ne deduco che secondo te il covid ci sia stato solo per noi...

Io non voglio difendere la società a ogni costo, anche perché di minchiate ne sono state certamente fatte. Continuare a citare il Bayern, però, non ha molto senso... il Bayern è una realtà con un fatturato strutturale molto più alto del nostro, che gli deriva soprattutto dalla struttura societaria e dal fatto di essere la squdra più importante del paese europeo più ricco (senza altri competitor interni, tra l'altro). Noi, quando il covid è arrivato, eravamo in una situazione molto difficile a causa dell'investimento fatto su Ronaldo. Sarebbe comunque finito male, quell'investimento? Magari sì, ma è innegabile che il covid abbia fatto abortire il tentativo prima ancora di vederne i possibili risultati. Il Bayern non l'avrebbe mai fatto, mi si dice. Eh, grazie al *! Loro comunque hanno entrate paragonabili agli altri top club, non ne hanno alcun bisogno. Oltre al fatto, lo ricorderei sempre, che nessun club in Europa ha dovuto affrontare quello che abbiamo affrontato noi con farsopoli... 

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Ed io purtroppo lo sto dicendo già da qualche mese, le penalizzazioni arriveranno e dovremo fare i conti anche con quelle oltre che con la rivoluzione societaria già in atto.

 

Io penso e credo che il prossimo anno non faremo le coppe per colpa delle sentenze sportive, e questo mi dispiace ovviamente ma credo anche che, questo sia il momento di ricostruire una società, a partire dalla dirigenza e per finire con il parco giocatori.

Nuova Juve, nuovo ciclo... io rimango vigile ma ottimista, ma ci vorrà un po di tempo.

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12 minuti fa, LibeLibeccio ha scritto:

Tutto è possibile, ma ho avuto un parere abbastanza qualificato sul fatto che una volta sistemati questi problemi e fatto delisting, provino a vendere.

venderanno la juve quando a me ricresceranno i capelli

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10 minuti fa, LibeLibeccio ha scritto:

Benissimo, su questo sono pienamente d’accordo…ma ci sarà qualcosa che li lega a questa Maglia.

Esistono solo gli affari, non i sentimenti.

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12 minuti fa, messapicoprimitivo ha scritto:

Il Tar sgretola il tutto.....

 

Nn é possibile mettere in subordine le norme costituzionali a un codice sportivo, da esso ne deriva il decesso dell'indipendenza del codice di giustizia sportiva.

Come se non fosse già successo...

E noi dovremmo saperlo molto bene.

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Prima d sparare cose a vanvera leggetevi pure questo articolo di Cataldo Intrieri su Linkiesta

 

Quoto

 

Disordine sportivoLe strane motivazioni del Coni sulla Juventus e le prospettive di un caso ancora aperto

La sentenza rivela un paio di torsioni pericolose sul principio di legalità: una sul fair value e la liceità delle operazioni a specchio, l’altra sul fatto che il club è stato condannato per fatti diversi da quelli per cui era stato in origine incolpato

 

Criticare le sentenze che danno torto è uno degli hobby preferiti degli avvocati. Non serve a molto ma attenua l’ulcera, aiuta a capire gli errori – quando ce ne sono – e soprattutto l’aria che tira. Per la Juventus, bruttissima: il Collegio di garanzia del Coni, l’equivalente nel diritto sportivo della Corte di Cassazione per la giustizia ordinaria, ha pubblicato le motivazioni della sentenza con cui ha ratificato l’operato della Corte di Appello federale e del procuratore Giuseppe Chinè per quanto riguarda la colpevolezza del club torinese e dei suoi vertici in ordine a tutte le accuse mosse sul caso plusvalenze.

 

E dunque piena responsabilità, non solo per l’alterazione dei bilanci ma anche e soprattutto per violazione del principio di lealtà sportiva (il famoso e stracitato art. 4 del codice di giustizia sportiva).

 

Di più: ha tenuto a sottolineare, il collegio, in uno dei passaggi della sentenza, che vi è piena consonanza tra il codice adottato dal Coni e regolamenti delle singole federazioni, sicché è inutile confidare per i club “ribelli” in una qualche vaga differenza di posizioni per quanto riguarda la politica giudiziario-sportiva, un messaggio chiarissimo per darsi una regolata anche in futuro.

 
 

Tuttavia ad «una prima lettura» (come dicono i giuristi) la sentenza rivela un paio di torsioni pericolose che allontanano il diritto sportivo dal processo di progressivo avvicinamento – che sembrava volesse imboccare – ai principi che regolano il giusto processo e le sentenze delle corti europee in tema di tutela dei diritti individuali.

Due i punti delicati che investono il principio di legalità – cioè il diritto che gli stati democratici riconoscono ai propri cittadini di avere chiara la conseguenza eventualmente illecita delle proprie condotte prima di porle in atto.

Nel caso della Juventus, come noto, il punto cruciale era l’illiceità delle cosiddette operazioni a specchio di compravendita dei giocatori, quelle che consentivano – la pratica non sarà più possibile in futuro – di ammortizzare in più anni di bilancio il prezzo di acquisto di un giocatore altrui ma di portare subito in attivo il prezzo di vendita del proprio con immediato sollievo della contabilità. Il collegio di garanzia ha confermato che violano i criteri posti dal paragrafo 45 dello IAS 38 (International Accounting Standard) un protocollo di riferimento per i criteri di valutazione dei beni immateriali, come sono le prestazioni degli atleti.

 

La norma prevede che «il costo di tale attività immateriale è valutato al fair value (valore equo) a meno che a) l’operazione di scambio manchi di sostanza commerciale, o b) né il fair value (valore equo) dell’attività ricevuta né quello dell’attività ceduta sia misurabile attendibilmente. Se l’attività acquistata non è valutata al fair value (valore equo), il suo costo è commisurato al valore contabile dell’attività ceduta».

Messa così, una dichiarazione di puro principio (checché ne pensino alcuni giuristi della domenica sportiva), non applicabile alla valutazione di beni immateriali come le prestazioni sportive per cui il fair value non è possibile salvo prendere per Vangelo le valutazioni del Fantacalcio o dei siti sportivi.

 

Infatti, riconosce la stessa sentenza, la prima precisa definizione della illiceità delle operazioni a specchio è stata fornita da una delibera della Consob adottata dopo i controlli sulla contabilità che ha definito tali compravendite come vere e proprie «permute» che vanno contabilizzate a «costo zero» e non separatamente.

Aggiungiamo che la cosa era tutt’altro che pacifica, al punto da indurre il governo italiano – su impulso del ministro dello Sport – a varare in tutta fretta dentro il decreto “mille proroghe” una norma ad hoc poi ritirata per difetto delle condizioni di urgenza.

 

Dunque non esisteva alcuna espressa regolamentazione sulla valutazione degli scambi che potesse definire i contorni dell’illecito da plusvalenza prima che si pronunciasse la Consob, e oggi il giudice sportivo. Nel “mondo di fuori” una grave violazione di un principio fondamentale.

Il secondo punto altrettanto grave concerne il fatto che la Juventus, tramite una procedura di revisione di una prima sentenza di assoluzione, è stata condannata per fatti nuovi e diversi da quelli per cui era stata in origine incolpata.

Al club era inizialmente contestato un mero illecito amministrativo (1 comma art. 31) punito con la sola sanzione pecuniaria, trasformato poi in illecito sportivo dopo l’acquisizione degli atti di indagine della procura di Torino.

Il collegio riconosce tale mutamento, ma lo ritiene legittimo come espressione del diritto del giudice sportivo a dare una qualificazione giuridica autonoma dei reati anche se divergente dall’accusa formulata dalla procura.

Ebbene, con il dovuto rispetto, tale principio nel diritto ordinario è considerato come una violazione del diritto di difesa da almeno un decennio, allorché con nota sentenza (Drassich vs Italia) la Corte europea dei diritti umani sanzionò giudice italiano che aveva cambiato nel processo di appello il tipo di reato per il quale l’imputato era stato condannato. Si noti: in un giudizio di appello, mentre nel caso della Juve ciò è avvenuto addirittura in una procedura straordinaria di revisione.

Si dirà che tutto ciò è frutto del conclamato principio di autonomia dell’ordinamento sportivo rispetto a quello della giustizia ordinaria, ma qui il discorso si fa delicato e preannuncia futuri aspri contenziosi.

Sia il Tar sia il Consiglio di Stato – cui hanno preannunciato si rivolgeranno alcuni dei condannati – con diverse pronunce, di cui qui si è scritto, ha ribadito che (autonomia o no) tutti i vari ordinamenti particolari, compreso quello sportivo, devono rispettare i principio e i diritti fondamentali dei cittadini: il principio di legalità, oltre che quello di difesa, rientra nel novero.

Sul punto, la sentenza manifesta un qualche imbarazzo – se non un vero e proprio contrasto – tra i giudici del collegio che hanno accolto i ricorsi di Pavel Nedved ed altri amministratori sul presupposto che non sia provato che gli stessi fossero informati sulla natura illecita delle transazioni.

Eppure la pratica delle plusvalenze era diffusa e nota non solo nella Juventus – che pure è l’unica a risponderne. Difficile spiegare il doppio registro, se non come espressione di un dubbio che deve aver attraversato il collegio.

Incertezza che sembra investire la posizione della stessa società, cui si riconosce di avere predisposto un modello organizzativo anche se non avrebbe fornito dati sulla sua efficacia e con ciò aprendo una strada per il futuro ai club coinvolti per responsabilità dei propri tesserati in ordine all’allenamento del principio di responsabilità oggettiva.

È probabile che si siano volute attenuare le conseguenze sanzionatorie cercando un compromesso, magari differendo la punizione alla prossima stagione.

Insomma, il caso non è chiuso: oggi va registrato l’arroccamento dell’ordinamento sportivo su se stesso ed è facile intuire il messaggio in filigrana ai grandi club che volessero coltivare eccessive ambizioni di autonomia. È da vedere quanto la cittadella resisterà al mondo di fuori che bussa. E non è un discorso che possa limitarsi ai bilanci.

 

 

 

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25 minuti fa, LibeLibeccio ha scritto:

Ma allora, di che gli importa?

Di vincere, no.

Dei soldi, neanche.

Di fare figure di merdà, neppure.

 

Mi sembra un po’ troppo semplicistica come ricostruzione.

Esatto. Non sa' di calcio? Eh vabbeh... che deve sapere lui.. Non mostra passione? Eh vabbeh, lui è proprietario mica tifoso... Vengono fatti errori gestionali? Eh vabbeh... lui non amministra... mica è un operativo... quindi un proprietario e' uno che quando gli chiedono soldi li mette, se ce n'e', e fate vobis, quando ce n'è di meno non li mette, e fate vobis. Poi, ogni tanto, due paroline di facciata. Oooook. Bellissima idea di proprietà, di una qualunque azienda...

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Tranquilli... Come al solito.. La calzetta dello sport..(come accadde nel 2006)...ha già emesso l'eventuale sentenza... nuova penalizzazione ed esclusione dalle coppe Europee.. Tutto questo si chiama pressione giornalistica con evidente accanimento nei confronti della tanta "odiata" juventus.... VERGOGNOSI... 

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