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Sylar 87

(Repubblica) Plusvalenze Napoli, spuntano le intercettazioni: "Non deve restare traccia". "È mio dovere metterti in guardia sui rischi di quest'affare". Ma Chinè ha già archiviato

Post in rilievo

8 minuti fa, Icarius ha scritto:

A me fanno ridere gli utenti che in questo topic rispondono e discutono con i tifosi napoletani, che fanno quasi tenerezza nel ridicolo tentativo di difendere la loro bieca società. 

Amen.

 

Senza entrare nel merito che quella tifoseria se ti vede camminare per strada nella loro città con mezzo braccialetto bianconero ti fa la battutina intimidatoria.

Senza entrare nel merito che loro in trasferta possono mettersi in tutti i posti, tifare regolarmente, se poi gli fai presente che forse è meglio evitare fanno i risentiti.

Senza entrare nel merito che da loro in casa non vedi mai mezza persona con la maglia/colori della squadra ospite.

Senza entrare nel merito che loro hanno il mare più bello, il cibo più buono, il clima ideale ma se poi a Ferragosto vai in Groenlandia li trovi pure lì (lamentandosi che da loro il mare è più bello, il cibo è più buono ed il clima è ideale).

 

PS: senza nulla togliere agli utenti presenti di altre squadre, ma a parti opposte sarebbe possibile fare una cosa del genere?

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15 minuti fa, Icarius ha scritto:

A me fanno ridere gli utenti che in questo topic rispondono e discutono con i tifosi napoletani, che fanno quasi tenerezza nel ridicolo tentativo di difendere la loro bieca società. 

La verità è che il Napoli non avrebbe mai avuto la forza economica per acquistare Osimhen senza questa porcata fatta con il Lille, vincendoci poi uno scudetto (visto il ruolo determinante del nigeriano quell'anno) e pagandosi in gran parte il mercato di quest'anno rivedendolo. Questa è la verità. 

Un individuo come De Laurentis, senza grosse disponibilità economiche e senza grandi qualità (a stento riesce a parlare un italiano decente e il suo intercalare è fatto perlopiù da parolacce), non avrebbe mai e poi mai potuto vincere uno scudetto a Napoli. 

Quindi per rispetto dell'intelligenza di chi legge, consiglierei di ignorare le disquisizioni dei tifosi napoletani ospiti del nostro forum. 

Se mai c’è stato un calciatore che il Napoli non poteva proprio permettersi, e che gli ha consentito in maniera decisiva di cambiare i propri destini e la propria storia, quel calciatore era argentino e riccioluto. Non di certo Osimhen.

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10 minuti fa, Icarius ha scritto:

A me fanno ridere gli utenti che in questo topic rispondono e discutono con i tifosi napoletani, che fanno quasi tenerezza nel ridicolo tentativo di difendere la loro bieca società. 

La verità è che il Napoli non avrebbe mai avuto la forza economica per acquistare Osimhen senza questa porcata fatta con il Lille, vincendoci poi uno scudetto (visto il ruolo determinante del nigeriano quell'anno) e pagandosi in gran parte il mercato di quest'anno rivedendolo. Questa è la verità. 

Un individuo come De Laurentis, senza grosse disponibilità economiche e senza grandi qualità (a stento riesce a parlare un italiano decente e il suo intercalare è fatto perlopiù da parolacce), non avrebbe mai e poi mai potuto vincere uno scudetto a Napoli. 

Quindi per rispetto dell'intelligenza di chi legge, consiglierei di ignorare le disquisizioni dei tifosi napoletani ospiti del nostro forum. 

1. Il Napoli "non poteva permetterselo"? Non è esatto.

Il punto non è mai stato che il Napoli non avesse la forza economica per Osimhen. Il problema era il valore del giocatore in quel momento. Nel 2020, dopo una sola buona stagione in Francia, nessuno lo valutava 70-80 milioni. Infatti, come riportato da diverse inchieste (es. Repubblica), il Napoli aveva fissato un tetto di spesa cash di 50 milioni di euro.

Il problema era dall'altra parte. Il Lille era in una crisi finanziaria disperata e sotto la lente della DNCG (l'organo di controllo francese). Aveva un bisogno vitale di iscrivere a bilancio una plusvalenza "monstre" per sanare i conti. Lo ha ammesso persino l'allora DG del Lille, Marc Ingla, che in un'intervista a Foot01.com disse che stavano dialogando con la DNCG per "trovare soluzioni".

La "soluzione" fu proposta proprio dal presidente del Lille, Gérard Lopez, in una mail agli atti dell'inchiesta:

“Questo vi permette di pagare un prezzo inferiore rispetto a qualsiasi altro club ma con un valore nominale necessario per chiudere.

Tradotto: "Aiutatemi a far sembrare l'affare da 70 milioni per i miei bilanci, anche se cash ne pagate meno". Il Napoli non si è tirato indietro, è vero, ma la spinta e la necessità venivano da Lille. La conclusione degli investigatori è chiara: "La costruzione dei valori da parte del Napoli era finalizzata al raggiungimento del valore nominale di 70 milioni quale corrispettivo per Osimhen richiesto dal presidente del Lille".

2. L'illecito non si giudica dalle sue conseguenze.

L'argomento che "con quei soldi ci avete vinto uno scudetto" è emotivo, ma logicamente debole. La gravità di un presunto illecito (in questo caso, il falso in bilancio) non si misura in base ai suoi risultati sportivi successivi.

Facciamo un parallelo: se una persona commette una frode finanziaria per ottenere un prestito, il reato è la frode in sé. Non importa se con quel prestito poi costruisce un casinò o se ci sperpera tutto al casinò. L'atto illegale non diventa "più grave" perché l'investimento ha avuto successo, né "meno grave" se fosse fallito.

Applicandolo al calcio: se Osimhen si fosse rivelato un flop colossale, l'operazione sarebbe stata meno "porcata"? Ovviamente no. La struttura dell'accordo, con le sue presunte irregolarità, resta identica. Giudicare la gravità dell'atto in base al fatto che il giocatore sia diventato un campione che ha trascinato la squadra allo scudetto significa confondere il piano legale/etico con il risultato sportivo. L'eventuale illecito sta nella costruzione dell'operazione, non nei gol che Osimhen ha segnato dopo.

In sintesi: la situazione è complessa e le responsabilità sono condivise. Ma addossare tutto al Napoli, dipingendolo come l'unico artefice di un piano per "vincere barando", significa ignorare le prove che indicano come il club si sia adeguato alle disperate richieste di un venditore con l'acqua alla gola.

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4 minuti fa, cirro ha scritto:

1. Il Napoli "non poteva permetterselo"? Non è esatto.

Il punto non è mai stato che il Napoli non avesse la forza economica per Osimhen. Il problema era il valore del giocatore in quel momento. Nel 2020, dopo una sola buona stagione in Francia, nessuno lo valutava 70-80 milioni. Infatti, come riportato da diverse inchieste (es. Repubblica), il Napoli aveva fissato un tetto di spesa cash di 50 milioni di euro.

Il problema era dall'altra parte. Il Lille era in una crisi finanziaria disperata e sotto la lente della DNCG (l'organo di controllo francese). Aveva un bisogno vitale di iscrivere a bilancio una plusvalenza "monstre" per sanare i conti. Lo ha ammesso persino l'allora DG del Lille, Marc Ingla, che in un'intervista a Foot01.com disse che stavano dialogando con la DNCG per "trovare soluzioni".

La "soluzione" fu proposta proprio dal presidente del Lille, Gérard Lopez, in una mail agli atti dell'inchiesta:

“Questo vi permette di pagare un prezzo inferiore rispetto a qualsiasi altro club ma con un valore nominale necessario per chiudere.

Tradotto: "Aiutatemi a far sembrare l'affare da 70 milioni per i miei bilanci, anche se cash ne pagate meno". Il Napoli non si è tirato indietro, è vero, ma la spinta e la necessità venivano da Lille. La conclusione degli investigatori è chiara: "La costruzione dei valori da parte del Napoli era finalizzata al raggiungimento del valore nominale di 70 milioni quale corrispettivo per Osimhen richiesto dal presidente del Lille".

2. L'illecito non si giudica dalle sue conseguenze.

L'argomento che "con quei soldi ci avete vinto uno scudetto" è emotivo, ma logicamente debole. La gravità di un presunto illecito (in questo caso, il falso in bilancio) non si misura in base ai suoi risultati sportivi successivi.

Facciamo un parallelo: se una persona commette una frode finanziaria per ottenere un prestito, il reato è la frode in sé. Non importa se con quel prestito poi costruisce un casinò o se ci sperpera tutto al casinò. L'atto illegale non diventa "più grave" perché l'investimento ha avuto successo, né "meno grave" se fosse fallito.

Applicandolo al calcio: se Osimhen si fosse rivelato un flop colossale, l'operazione sarebbe stata meno "porcata"? Ovviamente no. La struttura dell'accordo, con le sue presunte irregolarità, resta identica. Giudicare la gravità dell'atto in base al fatto che il giocatore sia diventato un campione che ha trascinato la squadra allo scudetto significa confondere il piano legale/etico con il risultato sportivo. L'eventuale illecito sta nella costruzione dell'operazione, non nei gol che Osimhen ha segnato dopo.

In sintesi: la situazione è complessa e le responsabilità sono condivise. Ma addossare tutto al Napoli, dipingendolo come l'unico artefice di un piano per "vincere barando", significa ignorare le prove che indicano come il club si sia adeguato alle disperate richieste di un venditore con l'acqua alla gola.

Mi sono fermato al "Napoli non poteva permetterselo? Non è esatto."

Non offendere la mia intelligenza con queste caxxate, dai... 

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34 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Se mai c’è stato un calciatore che il Napoli non poteva proprio permettersi, e che gli ha consentito in maniera decisiva di cambiare i propri destini e la propria storia, quel calciatore era argentino e riccioluto. Non di certo Osimhen.

I soldi per prendere Osimhen ce li avevano, ma non potevano/volevano andare oltre quei 50 milioni, come si legge fra le righe degli sfottò che si scambiano Pomilio e Giuntoli (SMS, WhatsApp, non ricordo: sono citati un po' dappertutto).

 

C'è differenza fra la situazione Napoli-Lille e quella della Juventus. Concordo. Il Napoli non avrebbe avuto bisogno di aggiustare i bilanci. Non era e non è una società quotata in borsa e, nel periodo De Laurentiis, non ha mai avuto problemi con il bilancio, essendo sempre dentro a quanto previsto dalle regole per l'iscrizione (cosa non sempre avvenuta per altre squadre importanti, che hanno dovuto fare salti mortali per rientrare, come per es. l'Inter).

 

Anche fare quel favore al Lille significa non rispettare le regole e non potersi dire "onesti". Questo bisogna ammetterlo, altrimenti non si ha il diritto di discutere, imho. De Laurentiis avrebbe fatto molto meglio a non vantarsi così tanto di essere stato sempre onesto. Essere onesti significa rispettare sempre le regole, anche quando sono a proprio svantaggio.

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Dico solo che è una vergogna.....gli atti sono arrivati a Chine' ad Aprile ed in tutto questo tempo non ha fatto nulla.

Il fatto grave che Chine',Gravina e&Co non capiscono (ma non c'è da meravigliarsi di questo,visto i personaggi) è che facendo figli e figliastri,amministrando la giustizia a proprio piacimento allontanano la gente dal calcio.....

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5 minuti fa, Vivafootball ha scritto:

Anche fare quel favore al Lille significa non rispettare le regole e non potersi dire "onesti". Questo bisogna ammetterlo, altrimenti non si ha il diritto di discutere, imho. De Laurentiis avrebbe fatto molto meglio a non vantarsi così tanto di essere stato sempre onesto. Essere onesti significa rispettare sempre le regole, anche quando sono a proprio svantaggio.

Ma se è per questo, anche l’affare Manolas (con Diawara ceduto alla Roma a cifre molto alte) “puzzava” enormemente. Pretendere assoluta e specchiata integrità in questo ambito (i “giochini contabili” esistono dai tempi delle Lire) è come aspettarsi che l’idraulico si presenti a casa tua con il Pos, suvvia. Nessuno è una verginella.

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14 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Ma se è per questo, anche l’affare Manolas (con Diawara ceduto alla Roma a cifre molto alte) “puzzava” enormemente. Pretendere assoluta e specchiata integrità in questo ambito (i “giochini contabili” esistono dai tempi delle Lire) è come aspettarsi che l’idraulico si presenti a casa tua con il Pos, suvvia. Nessuno è una verginella.

Sì, però, quando il Napoli ha preso Manolas, il giocatore greco era considerato un big del campionato e il Napoli credeva di aver sistemato la difesa con il suo arrivo e il sacrificio economico fatto per averlo, salvo rendersi conto che non era adatto al meccanismo di gioco del quale si immaginava dovesse essere un pilastro, rivelandosi invece un mezzo disastro. Per quanto concerne Diawara vale il discorso fatto già a suo tempo quando si è discusso ampiamente di plusvalenze e valori dei giocatori e la procura federale, se non vado errato, si rifece ai valori dei calciatori prendendo come riferimento Transfermarket e concludendo che tale valore non si può determinare/predeterminare con criteri obiettivi.

 

Non si pretende "assoluta e specchiata integrità" o di essere "verginelle", ma dichiarare a ogni piè sospinto che tu vinci "onestamente", quando hai comunque un piccolo scheletro nell'armadio, significa non essere "onesto" al 100%, è come minimo un po' ipocrita. Certo, poi l'eventuale rilevanza dell'infrazione alle regole si deve calibrare e la pena è proporzionale alla gravità del reato: un conto è rubare lo zaino al malcapitato di turno, un altro è organizzare una truffa milionaria, ma sempre di disonestà si tratta.

 

Questa è la mia idea di "onestà", non solo nel calcio, ma nella vita. Poi ognuno la pensa come gli pare.

 

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18 minuti fa, Icarius ha scritto:

Mi sono fermato al "Napoli non poteva permetterselo? Non è esatto."

Non offendere la mia intelligenza con queste caxxate, dai... 

Forse la * è che il Napoli "non poteva permettersi". Semplicemente non voleva. A quei tempi 70 per Osimhen era una valutazione folle! Per molti, anche su questo forum erano troppi pure 50. E dopo il primo anno a Napoli questi giudizi diventarono ancora più severi. Che il Napoli aveva strapagato per un pacco...

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50 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Ma giusto proprio per niente. 

Il Napoli non avrebbe potuto permettersi Osimhen? Ma dove, ma quando? Panzana colossale! Al Lille bastavano 50 milioni cash, se avesse avuto chi le offriva 70 cash, lo avrebbe dato ad altri. Gliene servivano 70 da far figurare, per problemi LORO di bilancio.

Osimhen decisivo per vincere lo scudetto? Uno scudetto vinto con 200 punti di vantaggio sulla seconda? E Osimhen non c’era nel 2020/2021, 2021/2022, 2023/2024? Dove sono quegli scudetti?

Con la sua cessione si è pagato l’ultimo mercato? Avvenuta un anno dopo gli investimenti che hanno permesso a Conte di vincere lo scudetto? 
 Ma per carità….chiudete l’internet, se questo è il livello cognitivo….

Ma resta il fatto, a cui nessuno non juventino riesce a darmi una risposta, che noi per lo stesso reato (con cifre assolutamente minori) siamo stati puniti e voi no?

 

Perchè?

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6 minuti fa, Vivafootball ha scritto:

Non si pretende "assoluta e specchiata integrità" o di essere "verginelle", ma dichiarare a ogni piè sospinto che tu vinci "onestamente", quando hai comunque un piccolo scheletro nell'armadio, significa non essere "onesto" al 100%, è come minimo un po' ipocrita. Certo, poi l'eventuale rilevanza dell'infrazione alle regole si deve calibrare e la pena è proporzionale alla gravità del reato: un conto è rubare lo zaino al malcapitato di turno, un altro è organizzare una truffa milionaria, ma sempre di disonestà si tratta.

 

Questa è la mia idea di "onestà", non solo nel calcio, ma nella vita. Poi ognuno la pensa come gli pare.

 

De Laurentiis non ha vinto scudetti senza pagare cartellini e stipendi. Poi, che abbia pagato “in nero” la signora delle pulizie di Castelvolturno, conta molto poco se permetti.

Di certo non è stato l’acquisto di Osimhen ad alterare l’equità competitiva del campionato, anche perché il Napoli lo scudetto lo ha vinto al terzo anno di Osimhen, ed al primo (col giocatore che pesava tantissimo a bilancio, anche per via della valutazione “gonfiata”) neppure è riuscito a qualificarsi in Champions League. Ma di che parliamo….

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8 minuti fa, Manne ha scritto:

Ma resta il fatto, a cui nessuno non juventino riesce a darmi una risposta, che noi per lo stesso reato (con cifre assolutamente minori) siamo stati puniti e voi no?

 

Perchè?

Ma siamo sicuri che si tratti esattamente dello "stesso reato"? Non c'erano anche altre storie, legate ai contratti dei calciatori, ai quali si facevano firmare contratti paralleli nei quali si impegnavano a essere pagati in forme diverse, o a rinunciare a determinate somme che invece erano previste nei contratti, per non gravare sui bilanci della società? A me pare di ricordare anche di un dissidio con C. Ronaldo proprio a proposito di tale situazione, perché il portoghese pretendeva di ottenere quanto scritto nel contratto ufficiale e con le stesse modalità? Mi pare di ricordare anche che uno dei problemi della Juventus fosse che era (e presumo sia ancora: non lo so, dico sinceramente) quotata in borsa e dunque un'alterazione dei bilanci per farli apparire migliori di quelli che sono si considera come un reato più serio, perché trae in inganno gli investitori. Ripeto, sono cose che ho sentito più volte alla radio e ne ho un vago ricordo. Tutta questa roba non c'entra niente con la faccenda delle condanne patteggiate e dei punti di penalizzazione? Non sono collegate? Penalizzazione e condanne sono collegate solo alle plusvalenze? Potrei fare una ricerca su Internet, ma mi farebbe piacere se me lo potessi riassumere.

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Giustizia sportiva usata come arma politica.

Mi pare evidente ormai da troppo tempo.

E si, fa passare la voglia.

 

Ok, se vogliono continuare così, a me non cambia nulla.

Il calcio perde sempre piu appassionati e credibilità. 

Non sarà certo il mio portafoglio ad essere impattato da tutto questo. 

Non lo è più, da tempo.

 

  • Grazie 1

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4 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

De Laurentiis non ha vinto scudetti senza pagare cartellini e stipendi. Poi, che abbia pagato “in nero” la signora delle pulizie di Castelvolturno, conta molto poco se permetti.

Di certo non è stato l’acquisto di Osimhen ad alterare l’equità competitiva del campionato, anche perché il Napoli lo scudetto lo ha vinto al terzo anno di Osimhen, ed al primo (col giocatore che pesava tantissimo a bilancio, anche per via della valutazione “gonfiata”) neppure è riuscito a qualificarsi in Champions League. Ma di che parliamo….

Sì, va be', ho capito, e posso anche concordare, però continui a girare intorno alla mia osservazione: uno che dichiara continuamente di essere "onesto" e poi si scopre che almeno in un'occasione non lo è stato, non è almeno un po' ipocrita? E andiamo, su! Un po' di sana franchezza non guasterebbe.

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1 minuto fa, Vivafootball ha scritto:

Sì, va be', ho capito, e posso anche concordare, però continui a girare intorno alla mia osservazione: uno che dichiara continuamente di essere "onesto" e poi si scopre che almeno in un'occasione non lo è stato, non è almeno un po' ipocrita? E andiamo, su! Un po' di sana franchezza non guasterebbe.

Assolutamente sì, ma è tutto il mondo del calcio ad essere falso e ipocrita… anche il Chievo della favola da “Mulino Bianco” si reggeva sulla finanza creativa… i veri “signori” erano gente come Mantovani, con i quali si ragionava per strette di mano, non certo gli squali degli ultimi trent’anni, i Berlusconi, Moratti, Tanzi, Cragnotti, Lotito…

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7 minuti fa, Vivafootball ha scritto:

Ma siamo sicuri che si tratti esattamente dello "stesso reato"? Non c'erano anche altre storie, legate ai contratti dei calciatori, ai quali si facevano firmare contratti paralleli nei quali si impegnavano a essere pagati in forme diverse, o a rinunciare a determinate somme che invece erano previste nei contratti, per non gravare sui bilanci della società? A me pare di ricordare anche di un dissidio con C. Ronaldo proprio a proposito di tale situazione, perché il portoghese pretendeva di ottenere quanto scritto nel contratto ufficiale e con le stesse modalità? Mi pare di ricordare anche che uno dei problemi della Juventus fosse che era (e presumo sia ancora: non lo so, dico sinceramente) quotata in borsa e dunque un'alterazione dei bilanci per farli apparire migliori di quelli che sono si considera come un reato più serio, perché trae in inganno gli investitori. Ripeto, sono cose che ho sentito più volte alla radio e ne ho un vago ricordo. Tutta questa roba non c'entra niente con la faccenda delle condanne patteggiate e dei punti di penalizzazione? Non sono collegate? Penalizzazione e condanne sono collegate solo alle plusvalenze? Potrei fare una ricerca su Internet, ma mi farebbe piacere se me lo potessi riassumere.

No sbagli siamo stati condannati per le plusvalenze e assolti per i presunti reati che tu scrivi.

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14 minuti fa, Manne ha scritto:

Ma resta il fatto, a cui nessuno non juventino riesce a darmi una risposta, che noi per lo stesso reato (con cifre assolutamente minori) siamo stati puniti e voi no?

 

Perchè?

Sul piano squisitamente giuridico ci sono dei “distinguo”, che sono stati evidenziati anche in questa stessa discussione.
Poi, è chiaro a tutti che quella è stata una punizione quasi totalmente di natura “politica”, architettata e agevolata da chi (e per quali scopi e convenienze) può essere argomento di altra discussione, non certo di questa.

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ognuno porta l'acqua al proprio mulino, tra poco la situazione diventera' ingestibile, vi sono dichiarazioni di dirigenti che 

affermano che senza le plusvalenze non si potrebbero chiudere i bilanci in regola e che bisogna aiutare le societa' amiche

che ne hanno bisogno. Quindi non servivano le intercettazioni per dimostrare il dolo, le societa' sapevano esattamente

quello che facevano. Se ha pagato solo la Juve significa che il sistema protegge tutti meno la Juve. Altre tifoserie che 

cercano di giustificare i farabutti che ci hanno condannato significa che fanno parte anche loro del sistema, si andassero

a vedere i numeri anche dei provvedimenti arbitrali perche' la matematica non e' un opinione.

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Ecco sono arrivate le truppe cammellate anzi inciuccite! I reati sui bilanci sono codificati da un articolo preciso che prevede solo pene pecuniarie porcozzio! La Juve ha una marea di squadre e giocatori professionisti incluse le women e le plusvalenze fatte nel periodo incriminato incidono per il 3,6% del bilancio totale!!!....mentre Ausilio e altri sistemavano i bilanci per cifre che incidevano fino al 50% del bilancio!!...ma come razzo ragionate popolo di santorielli?

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Ok, quindi la logica sarebbe questa, ammazzo 3 persone: ergastolo, ne ammazzo una: ma vediamo, vabbè era pure uno str...., non lo ha fatto soffrire, ecc..

 

Mah.

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Allora, il punto più interessante della ricostruzione, a mio parere, è il seguente: 
 

Il 17 luglio arriva la proposta del Lille per trovare la quadra. "Porteremo Karnezis (ai tempi 35enne, acquistato due anni prima dal Napoli per 2,5 milioni, ndr) al Lille per 20 milioni”.

 

Quindi (è tutto molto chiaro, dunque lo spiego solo a beneficio degli eventuali analfabeti funzionali) è il Lille che propone al Napoli di incassare 70 milioni, restituendone 20 per un portiere che ne vale sì e no 2, ed il Napoli a quel punto - per non farla troppo “sporca”, più di quanto già non sia - decide di inserire almeno tre giovanotti, accanto ad un portiere 35enne a fine carriera.

Ma l’affare, sulle cifre “reali”, è concluso, ed è il Lille che spinge affinché il tutto si chiuda in stile di finanza creativa.

Questo, per tutti coloro che “il Napoli non si poteva permettere Osimhen perché non aveva soldi” (il Napoli, ossia l’unica squadra ad avere liquidità e bilanci solidi nell’estate tragica del 2020).

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41 minutes ago, Vivafootball said:

Ma siamo sicuri che si tratti esattamente dello "stesso reato"? Non c'erano anche altre storie, legate ai contratti dei calciatori, ai quali si facevano firmare contratti paralleli nei quali si impegnavano a essere pagati in forme diverse, o a rinunciare a determinate somme che invece erano previste nei contratti, per non gravare sui bilanci della società? A me pare di ricordare anche di un dissidio con C. Ronaldo proprio a proposito di tale situazione, perché il portoghese pretendeva di ottenere quanto scritto nel contratto ufficiale e con le stesse modalità? Mi pare di ricordare anche che uno dei problemi della Juventus fosse che era (e presumo sia ancora: non lo so, dico sinceramente) quotata in borsa e dunque un'alterazione dei bilanci per farli apparire migliori di quelli che sono si considera come un reato più serio, perché trae in inganno gli investitori. Ripeto, sono cose che ho sentito più volte alla radio e ne ho un vago ricordo. Tutta questa roba non c'entra niente con la faccenda delle condanne patteggiate e dei punti di penalizzazione? Non sono collegate? Penalizzazione e condanne sono collegate solo alle plusvalenze? Potrei fare una ricerca su Internet, ma mi farebbe piacere se me lo potessi riassumere.

 

questa frase è lo specchio della società italiana

 

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1 hour ago, Vivafootball said:

I soldi per prendere Osimhen ce li avevano, ma non potevano/volevano andare oltre quei 50 milioni, come si legge fra le righe degli sfottò che si scambiano Pomilio e Giuntoli (SMS, WhatsApp, non ricordo: sono citati un po' dappertutto).

 

C'è differenza fra la situazione Napoli-Lille e quella della Juventus. Concordo. Il Napoli non avrebbe avuto bisogno di aggiustare i bilanci. Non era e non è una società quotata in borsa e, nel periodo De Laurentiis, non ha mai avuto problemi con il bilancio, essendo sempre dentro a quanto previsto dalle regole per l'iscrizione (cosa non sempre avvenuta per altre squadre importanti, che hanno dovuto fare salti mortali per rientrare, come per es. l'Inter).

 

Anche fare quel favore al Lille significa non rispettare le regole e non potersi dire "onesti". Questo bisogna ammetterlo, altrimenti non si ha il diritto di discutere, imho. De Laurentiis avrebbe fatto molto meglio a non vantarsi così tanto di essere stato sempre onesto. Essere onesti significa rispettare sempre le regole, anche quando sono a proprio svantaggio.

cioè, fatta una plusvalenza enorme per giocatori insulsi e la si qualifica come "favore al Lille"

serio?

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