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    Parzialmente tratto da .. " Astigiani - Storia e Storie di Monferrato .. Langa & Roero " .. a firma di .. Tosetti Flavio " ... Primo scudetto della Juve, il centroavanti è di Rocchetta - Luigi Forlano, fondatore e bomber del club bianconero La storia di Luigi Forlano percorre come una meteora l’epopea del calcio italiano che tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento vede crescere e diffondersi un nuovo gioco a squadre nato nei college inglesi. A Torino attorno alla panchina dove un gruppo di studenti discutono del nuovo sport c’è anche un giovanissimo di Rocchetta Tanaro che sarà tra i fondatori della Juventus e che con la maglia bianconera giocherà come centroavanti fino alla conquista del primo scudetto nel 1905. Forlano parteciperà poi alla scissione che vedrà nascere il Torino calcio nel 1906 e sarà nuovamente protagonista delle cronache sportive due anni dopo con il Milan come autore del gol che fece vincere ai rossoneri il primo derby della storia contro l’internazionale. Il campione si trasferirà poi a Stresa, dove contribuirà alla nascita del calcio locale. La sua vita finirà nel 1916 sull’altopiano del carso, caduto in combattimento alla guida di un reggimento dei bersaglieri. - LUIGI FORLANO - E' il 3° GIOCATORE TRA I 5 IN - PRIMA FILA - E CIOE' - QUELLI SEDUTI SUL TERRENO DI GIOCO - - Mi sembra giusto e doveroso citare anche il nome di tutti gli altri giocatori : - Da sinistra, in alto : Gioacchino Armano, Domenico Durante, Oreste Mazzia; al centro: Paul Arnold Walty, Giovanni Goccione, Jack Diment; in basso: Alberto Barberis, Carlo Vittorio Varetti, Luigi Forlano, James Squair, Domenico Donna. - DOMENICO MARIA DURANTE FU .. .. COME EGLI SI CERTIFICA IN QUESTO AUTORITRATTO .. " CAMPIONE DI CALCIO ET PITTORE " - - Tratto da " Memorie del pallone " : Domenico Maria Durante - Nato a Murazzano (CN) il 17 dicembre 1879 -Morto a Canale (CN) il 21 ottobre 1944 - Testo e ricerca di Giovanni Arbuffi ... Il “portiere-pittore” inizia a giocare nella Ginnastica di Torino. Giunge alla Juventus nel 1901 e disputa con la squadra bianconera 10 stagioni da titolare, vincendo il primo scudetto della storia della Juventus nel 1905. E’ notoriamente un personaggio eccentrico, in campo litiga continuamente con l’arbitro e incita a gran voce il pubblico. Fuori dal terreno di gioco è un apprezzato pittore ritrattista. Studia all’Accademia Albertina di Torino, della quale diviene Socio Onorario. Espone i suoi dipinti in varie mostre italiane, ottenendo svariati riconoscimenti. E’ professore di belle arti ma continua a collaborare con la Juventus, disegnando per la Società manifesti pubblicitari firmandosi “Durantin”. Tra le sue opere figura un bizzarro autoritratto in maglia bianconera, con il suo viso non più giovanissimo e senza i pittoreschi baffi di cui si é sempre fregiato. Dopo il decesso avvenuto a Canale, le sue spoglie sono state inizialmente tumulate nella tomba di famiglia dei conti Malabaila, in attesa di essere traslate a Torino, traslazione avvenuta qualche anno dopo nella tomba di famiglia della moglie, appartenente al casato Murari dalla corte Bra, nella quale é sepolto anche il suocero di Durante, Vittorio Murari. - .. dopo il doveroso " Omaggio " a Domenico Maria Durante .. torniamo a LUIGI FORLANO - - È un nome che ai più non dirà nulla, ma la sua storia merita di essere conosciuta e riscoperta. Una vicenda che attraversa i decenni d’esordio e affermazione del gioco del calcio in Italia, a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. IL giovane Forlano, originario di Rocchetta Tanaro, è entrato nella storia del calcio italiano come uno dei giovanissimi soci fondatori della Juventus. Fu anche il centravanti del primo scudetto bianconero nel 1905 . - Luigi Forlano nasce a Rocchetta Tanaro il 5 luglio del 1884, figlio di Pietro e Luigia Bresso. Della famiglia si sa poco se non che i genitori decidono di mandare a studiare il giovane Luigi a Torino. È un ragazzo esuberante e allegro e frequenta le compagnie studentesche. Tra queste un gruppo di allievi del liceo classico “Massimo d’Azeglio” che in quegli anni di fine Ottocento stanno scoprendo un gioco di “moda” arrivato dall’Inghilterra: il foot-ball. Un campo, un pallone, due porte e 22 giocatori, undici per squadra. Quel numero 11 pare derivi dal fatto che nei collegi inglesi le camerate erano composte da 10 studenti più l’assistente e le prime sfide furono tra camerate dello stesso college. -A Torino quei liceali e i loro amici, in età tra i 14 e i 17 anni, si ritrovano su una panchina non distante dalla loro scuola, di fronte alla pasticceria Platti. Discutono, come tutti i ragazzi, di amori e di sport e nel novembre 1897 danno vita ufficialmente a un club sportivo che, dopo contrastata votazione, prende il nome di “Sport Club Juventus” (gli altri nomi in lizza erano Società Via Fort, oppure Società sportiva Massimo d’Azeglio). - Una formazione della Juventus in tenuta rosa precedente al 1903, anno in cui viene adottata la maglia bianconera Forlano compare tra i nomi ufficiali dei fondatori della società sportiva. Non si sa se frequentasse il liceo d’Azeglio, visto che più avanti lo ritroveremo impiegato come geometra, ma è certo che per la sua grinta e la stazza fisica conquista da subito il ruolo di centroavanti nella formazione juventina che giocò i primi anni con la camicia rosa e i calzoncini neri. Allora gli attaccanti si definivano forwards, cioè gli avanti, le punte e avevano un ruolo di sfondamento delle difese avversarie. - MA - SIAMO ALLE SOLITE : C'E' CHI SOSTIENE CHE LA " MAGLIA BIANCONERA VENNE ADOTTATA NEL 1903 " .. E CHI .. INVECE .. ( fonte : Luca Fornara ) E' PIU' CHE CERTO CHE " IL BATTESIMO INDOSSANDO LA MAGLIA BIANCONERA " AVVENNE IL GIORNO : 8 DICEMBRE DELL' A.D.1901 - SI TRATTO' DELLA " AMICHEVOLE - MILAN vs JUVENTUS - " CAMPO .. TROTTER " - FU IL PRIMO CAMPO " CASALINGO " PER I ROSSONERI - CAMPO CHE VENNE UTILIZZATO PER LE PARTITE CASALINGHE DEL MILAN FINO AL 1902 - UBICATO IN " PIAZZA ANDREA DORIA " .. 5 MINUTI A PIEDI DALLA STAZIONE CENTRALE DI MILANO. PER LA NOSTRA AMATA " VECCHIA SIGNORA" .. PIU' CHE UNA " DEBACLE " .. FU UNA VERA E PROPRIA .. " WATERLOO " : IL MILAN PREVALSE PER " 7 - 0 " ! ( Piazza Andrea Doria che diverrà Viale Andrea Doria dopo la costruzione della Stazione Centrale ) - Torino è tra le città dove il gioco del calcio si diffonde più rapidamente, finanziato da industriali svizzeri e inglesi. Anche la nobiltà sabauda se ne interessa: il Duca degli Abruzzi è nel 1891 il primo presidente dell’Internazionale Torino. - Forlano ha la foga e la forza dei giovani appassionati e diventa presto un pilastro della neonata Juventus. Il suo nome risulta in formazione come centravanti tra il 1900 e il 1905: 17 presenze e 4 gol in sei campionati. Poca roba, verrebbe da dire: ma bisogna ricordare che questi primi tornei si giocavano ad eliminazione diretta e vi partecipavano poche squadre, da quattro a otto, tutte del Nord, concentrate nel triangolo tra Torino, Milano e Genova. Il primo campionato si era svolto sempre a Torino nel 1898 in occasione dell’Esposizione internazionale per i cinquant’anni dello Statuto Albertino ed era stato vinto dal Genoa Football club. Una curiosità. Nelle statistiche ufficiali juventine Luigi Forlano occupa il secondo posto nella classifica del debutto in prima squadra più precoce. Scese in campo che aveva 15 anni, 9 mesi, 5 giorni (il giovane Moise Bioty Kean, grande speranza della Juve, è al sesto posto avendo giocato per la prima volta in serie A a 16 anni e 8 mesi). - La vicenda sportiva di Forlano dopo aver vinto lo scudetto del 1905 ha una prima svolta. Forlano fa probabilmente parte di quel gruppo di dissidenti che lasciano la Juventus e guidati dal presidente uscente, l’industriale tessile svizzero Alfredo Dick, in una birreria di via Pietro Micca il 3 dicembre 1906 stringono alleanza con i torinisti del Fc Torinese, dando vita al Football club Torino. La nuova società cambia i colori sociali. I giocatori torinisti scendevano in campo con la maglia gialla a righe nere. Da allora scelsero il granata, pare per imitare la squadra svizzera del Servette di cui era tifoso Dick, oppure, secondo altre fonti, in omaggio ai colori della Brigata Savoia. - IL " passaggio " di cui sopra, a mio opinabile parere è un po' ambiguo .. e/o .. se vogliamo edulcorare un po' la " pillola diciamo che non v'è certezza alcuna di cosa realmente avvenne in quella birreria, anche perchè, .. leggete un po' qui .. - Non risultano però partite ufficiali disputate da Forlano con la nuova formazione. Di lui le cronache sportive tornano a parlare nel 1908, anno in cui si trasferisce al Milan: una sola presenza in campionato (17 gennaio 1909, US Milanese- Milan 3-1), ma un gol “storico” in Milan-Inter 2-1, il primo derby di sempre, disputato in forma amichevole in terra svizzera. -Motivi professionali che le fonti non consentono di precisare (in famiglia, peraltro, gli sarà costantemente rimproverato di anteporre l’attività sportiva agli impegni lavorativi) lo inducono in seguito a trasferirsi a Stresa, sul lago Maggiore, dove continua a giocare e soprattutto a divulgare la sua passione per il calcio. Una storica firma di “Tuttosport”, Vladimiro Caminiti, intervistando negli anni Sessanta l’avvocato Bino Hess, uno dei fondatori della Juve, rievocò la figura di Forlano giocatore. Hess ricordava così i primi compagni: «Luigi Forlano, il centravanti, un macigno, giocava con la lingua e con i muscoli, quando era in vena lui si vinceva sempre, quando non era in vena dipendeva dal fatto che non aveva potuto dormire. Il fratello non ammetteva di dovergli dare i soldi per il football, e il sabato sera non gli apriva la porta di casa. Luigi dormiva sulle scale, prendeva l’umidità della notte, ci toccava andare all’alba a massaggiarlo per ore finché era ben sveglio. Ce ne accorgevamo quando apriva gli occhi e si strizzava i baffetti. Dovevamo massaggiarlo per bene, quel furbone. Poi gli davamo da mangiare e finalmente era pronto per partire con noi».- E ancora: «Simpatico al pubblico, l’uomo più lunatico del mondo, che ora fa mirabilie, ora si accontenta di lavorare con la lingua, lanciando rimproveri ai compagni, al tempo, a sé stesso. Fortunatamente il pubblico non riesce a sentire il rosario, e si accontenta di ammirare in lui lo slancio e l’abilità con cui supera la difesa avversaria…». Caratterialmente un centravanti nato, conclude Caminiti, che vestì con orgoglio la maglia bianconera, la nuova divisa che era giunta da Nottingham nel 1903, dopo aver indossato la camicia rosa delle origini juventine. .. ed anche qui sopra si ripresenta " L'Affaire : La Juventus indossò la - Maglia Bianconera " per la prima volta - nel 1901 .. e/o .. nel 1903 " ? .. Sono andato a " ripescare " un mio topic datato - 10 Agosto 2018 - questo è il titolo .. 8 dicembre 1901: per la prima volta nella sua ineguagliata storia, la Juventus scende in campo con la maglia bianconera : tratto da "Il Corriere dello Sport – La Bicicletta" del 9 dicembre 1901 Il primo match della stagione Chi ben comincia è a metà dell'opera, il Milan Club può essere orgoglioso della vittoria ottenuta ieri contro la Juventus che, a buon diritto, è reputata una tra le più forti società che eserciti in Italia il gioco della palla al calcio. Il terreno veramente non era molto favorevole ad un regolare svolgimento di un'importante partita: il sole aveva sgelato la ottima pelouse di piazza Doria rendendola un campo di fango ove la palla sdrucciolava più che non corresse e ove i giocatori di necessità imitavano la palla quando lo sdrucciolone non li conducevano a misurare il terreno. Ma procediamo con ordine. Con gentile pensiero i torinesi avevano aderito all'invito della direzione della società milanese e ieri alle 14 si trovavano sul campo del Trotter Italiano sfoggiando i nuovi colori non più bianco e rosa ma bianco e nero. Le previsioni, che per i profani io ho tutte favorevoli per i giocatori milanesi, erano molto dubbie per coloro che avevano seguito con interesse il lavoro delle due squadre: si sapeva il club Juventus era assai bene allenato mentre d'altra parte il team del Milan Club si presentava assai mutato dall'anno scorso: molti vuoti si erano in caso prodotti e i nuovi giocatori non avevano avuto tempo di affiatarsi convenientemente. - E naturale mi sorge un dubbio : anche il grande, anzi, immenso Vladimiro Caminiti ( visto e considerato che venne a mancare il giorno 5 Settembre del 1993 ) non era a conoscenza di questa informazione, in quanto, con ogni probabilità essa venne alla luce solo dopo la sua dipartita verso " Lidi " a tutti noi sconosciuti. Ciò che mi lascia perplesso è il fatto che la " Società Juventus " non sia mai intervenuta per chiarire e specificare come si svolse quella " vicenda " .. vicenda che .. definire surreale .. è un proprio e vero eufemismo - anche perchè stiamo " ragionando " di un Club, anzi, comunque la si metta, del " CLUB PIU' PRESTIGIOSO AL MONDO .. E CIO' E' CERTICATO ED ACCLARATO DALLA SUA INEGUAGLIATA STORIA " - E ritorniamo al buon Forlano : In quella Juve di dilettanti (studenti, impiegati e perfino un pittore, il portiere Durante), che gioca al Velodromo di corso Re Umberto e vince il suo primo scudetto nel 1905, il non ancora ventunenne Forlano è il bomber, «forte e irruente come un toro… irresistibile quando è in giornata, Generoso sempre» secondo lo scrittore Renato Tavella. Nella stagione del primo scudetto juventino segna tre gol nelle quattro partite del girone finale a tre squadre: due vittorie contro l’US Milanese, 4-1 e 3-0, e due pareggi per 1-1 contro il Genoa detentore del titolo. A sorpresa l’US Milanese il 9 aprile ferma il Genoa sul 2-2: i bianconeri apprendono di essere diventati neo campioni d’Italia grazie a un telegramma. Classifica finale: Juventus 6 punti, Genoa 5, US Milanese 1. A venticinque anni Forlano chiude con il calcio ad alto livello. Il lavoro e la famiglia (sposa nel 1910 Chiara Bolongaro dalla quale ebbe tre figli) lo portano a Stresa. Giocherà ancora ma soprattutto diventerà l’anima del movimento sportivo della cittadina, contribuirà alla costruzione del primo campo da calcio e organizzerà per anni il torneo di Stresa (qualcuno lo chiamava Torneo di Forlano), che a settembre segnava l’apertura ufficiale della stagione calcistica. Un commosso ricordo a lui dedicato nel 1922 da un cittadino stresiano che si firma soltanto “G.” lo definisce «l’apostolo e il divulgatore dello Sport inteso come educazione fisica in mezzo a noi!», dopo aver ricordato che prima del suo arrivo «la tradizione sportiva di Stresa, eccettuatene le consuete gare a remi di autunno, non andava al di là della corsa nel sacco e dell’albero della cucagna!». Gli anni del calcio pionieristico passano. Il clima politico in Europa sta peggiorando. La Grande Guerra si porta via decine di protagonisti dell’alba del calcio italiano. Ad alcuni di loro sono intitolati i nostri stadi: al genoano Luigi Ferraris lo stadio di Marassi (sotto la porta ai piedi della Gradinata Nord fu sotterrata la sua Medaglia d’Argento al Valore Militare), al giovane portiere della Cremonese Giovanni Zini quello di Cremona, ad Alberto Picco, primo capitano e primo marcatore della storia dello Spezia Calcio, il terreno di gioco dei bianconeri liguri. Anche Luigi Forlano è tra i caduti della Prima Guerra Mondiale. Si era arruolato come volontario e come diplomato fu inquadrato come giovane ufficiale dei Bersaglieri. Muore da capitano del IX Reggimento sul Carso, in località Oppachiasella, nella notte del 16 luglio 1916. Il Milan nel Dopoguerra lo ricorda tra i suoi giocatori che hanno dato «la vita per la Patria». Lo stadio “Luigi Forlano” si trova oggi a Stresa dove i biancoblù locali, che i tifosi chiamano “i Blues”, disputano oggi gli incontri casalinghi del campionato di Eccellenza Piemontese. Alla sua memoria è stato intitolato il labaro della sezione Bersaglieri di Rocchetta e Cerro Tanaro. Una tragica sequenza farà sì che uno dei suoi figli, Bruno, ripercorra lo stesso destino, seguendo le orme paterne: giocò nel Novara e morì anche lui in guerra, la Seconda, durante la campagna italiana in Russia. L’U.S. Rocchetta Tanaro (colori sociali rossoblu), confluito dal giugno 2011 nella nuova società U.S. San Domenico Savio – Rocchetta, ha avuto come presidente della squadra Vincenzo Forlano detto Jack, che è stato sindaco del paese ed è anche un lontano parente del primo bomber juventino e tifoso juventino egli stesso. Il labaro dell’associazione Bersaglieri ricorda il Forlano eroe sul Carso, ma non c’è in paese traccia o memoria sportiva di questo rocchettese che sulle foto dell’epoca appare sorridente, con un bel paio di baffoni e ci riporta all’epoca mitica del calcio giocato con allegria e passione Una lacuna che andrebbe colmata a suon di gol. NON RIESCO AD INGRANDIRE L'IMMAGINE DI QUANTO RIPORTATO NELL'ARTICOLO DI CUI SOPRA ... ONDE PER CUI ... CON LENTE DI INGRADIMENTO ED AFFINI VI RIPORTO IN MANIERA PIU' CHIARA E COMPRENSIBILE IL " CONTENUTO " DI QUESTO RESOCONTO IN CUI VIENE MESSO IN RISALTO " IL PRIMO SCUDETTO BIANCONERO " .. ANZI .. " DUE SCUDETTI " " FOOT-BALL " - IL CAMPIONATO NAZIONALE - " IL F.C. JUVENTUS - CAMPIONE D'ITALIA " - Le gare per il " Campionato Italiano di Foot - Ball " sono terminate e la squadra di Torino ha vinto entrambe le categorie. E' questo l'ottavo anno che si disputa il Campionato, e mai come quest'anno, detta gara destò tanto interesse e sollevò tanto entusiasmo. Nel mese di Febbraio ebbero luogo le gare eliminatorie; in Marzo ed Aprile si ebbe il " girone finale " tra Torino, Milano e Genova. Per il " CAMPIONATO DI PRIME SQUADRE " E' DICHIARATA VINCITRICE LA - PRIMA SQUADRA - del " F.C.JUVENTUS " di TORINO con 6 punti, 9 goals fatti, e 3 perduti. IL " Genoa F.C. , con 5 punti, 7 classificati e 3 perduti, tiene il secondo posto. Diamo a " Titolo d' Onore ", i nomi dei giocatori della squadra " JUVENTUS ": BARBERIS - VARETTI - FORLANO - SQUARI - DONNA - WALTY - GOCCIONE - DIMET - ARMANO - MAZZIA - DURANTE - La "Società Torinese " entra in possesso per un anno del magnifico " Challenge " in argento massiccio, opera dello scultore De Albertis di Genova : vince pure una Coppa ed una Targa della " Federazione Italiana del Foot Ball ", e undici medaglie d'oro e diplomi ai giocatori. Per il " CAMPIONATO DI SECONDE SQUADRE " , vince pure un'altra " coppa d'argento " la " seconda squadra " della stessa Società di Torino. Ricordiamo i nomi dei componenti : AYMONE I° - AYMONE II° - BERTINETTI - DICK - UGO ( ? ) - CORBELLI - NIZZA - BARBERIS - SERVETTO - LUNGO - HESS - Da sempre e per sempre " FORZA JUVE " , mai come adesso hai bisogno di avvertire la vicinanza e l'affetto di chi, senza se e senza ma alcuno, ti ha voluto e ti vorrà sempre bene. Stefano !
  2. 18 punti
    Gatti difensore assolutamente sottovalutato. Contrasta, anticipa, toglie la palla in scivolata, Italiano, maglia cucita addosso. Non so davvero cosa altro volere.
  3. 16 punti
    ANALISI TATTICA IN 10 PUNTI DI ATALANTA-JUVENTUS 1) la fase difensiva, rispetto alla scorsa stagione, pare in netta crescita, soprattutto grazie alle distanze migliori e al seguire sempre l'altezza palla in fase di non possesso. Questo consente di non abbassarsi troppo in fase di possesso consolidato avversario e al contempo di non essere troppo sbilanciati se si perde palla alti (il famoso "scappare all'indietro" che, ancora una volta dopo il Borussia, anche stavolta non s'è mai visto, il che è un'ottima notizia ) 2) dietro, si conferma come Kelly sia di fatto uno schema umano per Tudor. Al di là del valore o dis-valore del calciatore, Kelly fa spesso partire la prima azione e dà costante supporto, per quanto modesto tecnicamente, in posizione 5 offensiva, consentendo ad Yildiz e Cambiaso di venire dentro al campo come amano fare. Poi, confermo che il giocatore, pur con determinati pregi e pur sempre molto serio ed applicato, ha alcuni limiti anche "banali", quasi da scuola calcio (ad esempio: nei primissimi minuti, quando "mura" bene Scamacca in area, ma il tutto nasceva da una sua dormita e nell'aver fatto rimbalzare il pallone sulla nostra trequarti difensiva, cosa che un difensore non deve mai far accadere, specialmente poi quando si è in preventiva..) 3) sempre in merito alla difesa, Gatti dà certamente più fisicità e spesso anche più accorcio in avanti rispetto a Kalulu, ma il francese è molto meno disordinato e soprattutto molto più "pulito" sia negli interventi che in fase di spinta. Credo che il titolare lì debba essere Kalulu, con Gatti dentro laddove in quella zona operi un grande colpitore di testa. Di certo comunque Kalulu, come dimostra il gol di Samardzic, il braccetto sinistro non dovrebbe farlo. Il che, ancora una volta, fa sì che Kelly, oltre che per le ragioni tattiche di cui al punto al 2), al momento sia basilare anche per una ragione piuttosto terra-terra e cioè: la mancanza di rimpiazzi da quella parte del trio difensivo. 4) Bremer è ovviamente fondamentale, ma altrettanto ovviamente non è ancora il vero Bremer, vuoi per naturali ragioni fisiche, ma anche psicologiche e di disabitudine alla partita. Chiaro che il suo recupero sia fondamentale per noi, ma è chiaro anche che per vedere il vero Gleison ci vorrà ancora un pochino di umana e sacrosanta pazienza 5) per chiudere col discorso difensivo, siccome nel calcio non si inventa mai niente, ma invece si reintrepreta sempre tutto, ecco che Juric spesso ha fatto la "marescata" di alternare la difesa a 3, 4 o 5, a seconda di scivolamenti e situazioni di gioco. Noi invece siamo rimasti fedeli al solito pattern, per cui si difende a tre ma, se ci si abbassa, allora si passa "fondamentalmente" a 5 (almeno in 8/9 situazioni su 10) piuttosto che a 4, mentre invece a 4 qualche volta ci costruiamo, cosa che si era già intravista col Borussia 6) ho letto che incuriosiva molto la mediana Koop - Thuram. In realtà Thuram è la solita bestia che già conosciamo, per cui niente di nuovo su questo fronte. Koop invece è diversissimo nell'interpretazione del ruolo rispetto a Locatelli. Ora, al di là della prova del calciatore, che io considero "decorosa" e applicata, ma nulla di più e comunque sempre meglio degli ultimi trascorsi, è proprio come accennavo l'interpretazione del ruolo ad essere diversissima. Koop non abbassa mai il baricentro e si butta molto più dentro l'area o al limite dell'area avversaria in fase di possesso consolidato, fa molta meno regia rispetto a Locatelli e soprattutto tende a difendere più grazie alla posizione (per capirci e, per l'amor di Dio fatti i dovuti paragoni senza equivoci inutili, un po' come faceva Khedira) piuttosto che "di contrasto e accorcio" come fa un Loca o lo stesso Predator; ma comunque difende. Poi è ancora troppo timido e lento nel dare via la palla e nel (non) cercare mai la giocata un po' più sopra le righe, ma sicuramente il suo futuro alla Juve è quello e io condivo al 200% il "progetto Koop" attualmente messo in opera da Tudor 7) altro tema caldo, quello di un eventuale "tridente" David+Kolo+David. Interessante e stuzzicante, certo. Qui va detto che però a quel punto starebbe fuori Chico che, per come usciamo noi dalla nostra metacampo, fa un lavoro basilare nel venire incontro, tentare la giocata, allungare gli avversari, accentrarsi, prendere fallo, ecc.. anche qui: al di là della passione o meno che si può avere o non avere per il singolo calciatore, è il compito tattico di Chico (un po' come avviene per altri versi con Kelly) quello che conta e, in questo senso, Chico fa un lavoro che difficilmente puoi fare col tridente Yildiz-Kolo-David 8 ) venendo proprio a David: il giocatore ha certamente piede, capacità di dialogo e soprattutto intelligenza calcistica ma, al di là del fatto che appare ancora appesantito (ma già meglio che col Dortmund), però su una cosa bisogna che "facciamo a capirci": ok dialogare, venire incontro, ecc.. ma poi bisogna anche fare i movimenti della prima punta, sia per se stesso e cercare il gol, ma soprattutto per un motivo tattico e cioè: allungare la squadra avversaria. Poi il giocatore è forte, ha fatto un gran bel gol, ecc.. niente da dire insomma "sul singolo" (per carità 😉 ) ma se vuole giocare così, allora o gli si mette davanti un socio come Kolo (o chi per lui), oppure c'è bisogno che qualcuno, quando David svaria, vada ad attaccare la posizione offensiva 3; altrimenti giochiamo col famoso "centravanti che è lo spazio", ma per di più uno spazio non attaccato da nessuno. A un certo punto ad esempio, nel primo tempo, fa bene sponda, scarica su Yildiz (che stava largo.. ops..) e invece di portare via l'uomo, andare in profondità, allungare la difesa bergamasca, ecc.. resta lì a mezzo metro da Kenan (penso per palleggiare ancora.. boh..). Ma, così facendo, intasa gli spazi, non dà una vera ipotesi B al turco e soprattutto non allunga l'Atalanta e non copre la sua posizione 3 di centravanti e infatti quell'azione "muore male" nonostante i protagonisti (Kenan e David) fossero due di alto livello tecnico... Come detto: ottimo avere un centravanti che gioca di squadra, che palleggia, che scambia, ecc.. dico davvero.. ma poi lo spazio della punta lo devi prendere, soprattutto quando a un certo punto il possesso si consolida o come, nel caso che ho raccontato, DEVI buttarti sulla palla che avevi scaricato a Kenan, non portargli tu l'uomo, restando a due metri da lui.. in questo senso non è un caso (nel calcio non è mai un caso..) se in queste 4 partite di una Juve che "gira bene", Vlahovic da "centravanti classico" ne abbia approfittato per fare 3 gol perfino da separato in casa e invece David solo uno. Sia chiaro: questo non toglie che David sia un grande acquisto e che abbia già fatto intravedere delle potenzialità importanti (a dir poco); ma per fare il centravanti nella Juve, per di più attualmente da "unica punta", io credo che debba essere (appunto) più "punta vera", attaccare di più lo spazio e la porta, soprattutto dopo essersi reso utile ad inizio azione con le sue doti di scarico, ma poi facendo subito il suo mestiere principale che è, o dovrebbe essere, proprio quello dell'attaccante centrale. 9) Yildiz, appunto, checchè se ne dica, continua a giocare centro sinistra, in posizione 4 che qualche volta diventa 5 e raramente viene a fare il trequartista puro, ruolo che quasi quasi fa più Chico. A me STA BENISSIMO, perchè finchè non lo si metterà nell'esatto suo ruolo (cioè quello alla Del Piero di seconda punta che parte da centro sinistra), il meglio per lui è proprio questo. Ma chi lo vede "accentrato" o trequartista puro, basta che si guardi anche solo i primi 10 minuti di Atalanta-Juve (se ha poca pazienza per guardarsela tutta..) per notare che i primi 8 palloni su 8, Kenan li tocca da esterno sinistro quasi puro e, ripeto, al momento va benissimo così e per me fa bene Igor a metterlo lì, soprattutto nel contesto di un 3-4-2-1 dove solo lì puoi collocare Yildiz in modo adeguato 10) Nico si impegna, fa anche l'assist del gol, ma lì a tutta fascia destra, come ormai ben noto, non è cosa sua. Per info, guardare cosa fa lui in 80 minuti e cosa fa Joao Mario in soli 10' in quel ruolo. Per la serie: quando è o non è il tuo mestiere. CONCLUSIONI Altra gara interessante della Juve, che ormai pare stare oliando determinati meccanismi tudoriani, soprattutto in fase di non possesso palla, con buonissima copertura delle 5 posizioni difensive, degli spazi sia in ampiezza che in lunghezza, dell'attenzione generale e nel non abbassarsi mai troppo. Davanti invece, quel che si vede di costruito è certamente l'uscita palla in fase di pressione avversaria, scaricando a turno su uno dei tre davanti (in particolare col passaggio diagonale-verticale tipico di Kelly su uno di quei tre, cosa interessante ma che prima o poi gli avversari impareranno a schermare se non avremo anche un piano B) e il discorso, anche questo ben noto, delle catene, con la solita preferenza per quella mancina che funziona certamente bene (purchè sia fatta dai titolari..). Ciò detto, è chiaro che manca ancora parecchio in fase di ricambi (ennesima cosa risaputa) e che, soprattutto davanti, il solo gioco di catena non possa essere sufficiente e che in questo contesto qualcosa in più vada richiesto, ad esempio, anche ai quinti (che in effetti ci stanno pure provando) e al centravanti, che un po' il centravanti dovrà pur farlo, oltre a svariare in fase di aiuto ad inizio azione.
  4. 15 punti
  5. 9 punti
    Cioè questo ha messo Pinsoglio titolare e voi gli rispondete seriamente
  6. 9 punti
    Buona Juve Vittoria che dedichiamo a Pippo Baudo R.i.p
  7. 8 punti
    Joao Mario mi pareva un ottimo acquisto e queste partite me lo confermano. Ha buona tecnica, visione, precisione passaggi e spunto palla al piede. Difensivamente vediamo, non mi pare così male come si dice. Ieri anche Koop bene, sarebbe importantissimo recuperarlo. Conceiçao invece continua a fare scelte da centrocampista di fascia o ala senza acume laddove servirebbe ultimo passaggio: dribbling e torno indietro perché mi recuperano in velocità, dribbling e cross, dribbling e tiro, dribbling e perdo palla in un contrasto. Queste sono le quattro opzioni possibili. Servirebbe un titolare al suo posto, O’Riley sembra avere tutto ciò che manca a lui: key passes, scelte intelligenti, inserimenti, gioco di prima e concretezza in zona gol ma non ha dribbling palla al piede e viene da una stagione no. Non faccio più il nome del francesino del Monaco perché pare inarrivabile, ma insomma, per fare il salto di qualità servono calciatori di quel tipo. E son d’accordo pure con chi dice che mancano giocatori di personalità, quindi direi che anche Donnarumma e Tonali dovrebbero essere delle priorità. Per il momento bravo Tudor, vedo ancora un po’ di anarchia e giocatori che si pestano i piedi invece di mantenere le distanze reciproche ma la difesa regge, facciamo un buon pressing, la squadra è unita e riesce a creare ghiotte occasioni da gol negli spazi che si vengono a creare.
  8. 8 punti
    Nico verso l atletico madrid gazzetta dello sport
  9. 8 punti
    Ma e possibile Che ogni volta che la Juve compra uno rapido e che salta il uomo commentate che deve giocare solo gli ultimi 20 minuti?? Ma Che mentalita e questa ? Mai vista Nelle altre squadre . Ho visto Questi commenti da 10 anni ,Cuadrado doveva giocare solo gli ultimi 20 minuti Secondo voi . Ma per 8 anni e stato titolare fisso
  10. 8 punti
  11. 7 punti
    Conceicao oltre a essere fenomenale nel creare superiorità numerica corre come un matto tutta la partita, si sacrifica tantissimo in fase difensiva e questa dote e' fondamentale nel calcio moderno Deve migliorare la qualita' delle scelte negli ultimi 30 mt ma e' un giocatore importantissimo pagato pochissimo visti i prezzi attuali
  12. 7 punti
  13. 7 punti
    Non capisco perché si parli male di Conceicao adesso che effettivamente sta migliorando come giocatore e sta smussando i difetti rispetto allo scorso anno che tutti erano impazziti di lui ma che effettivamente era troppo “veneziano”. Ma forse so perché, perché adesso e’ nostro
  14. 6 punti
    Scommetto in prestito con buona parte dell'ingaggio pagato dalla Juve. Ma sperare in qualcosa di meglio era pura utopia.
  15. 6 punti
  16. 6 punti
    A chi pensa che queste cifre siano troppo alte, li inviterei a vedere quanto sono stati pagati attaccanti del calibro del francese, in giro per l'Europa. Forse credevate che il PSG potesse regalare un attaccante pagato 90 milioni solo 2 anni fa? Kolo costa quella cifra, altrimenti bisogna virare su altri profili, ma non saprei chi possa fare meglio del francese spendendo magari 30 milioni.
  17. 6 punti
    e per quale assurdo motivo dovremmo fare questo scempio tattico ?
  18. 6 punti
    Rivisto il gol di JD e mi ha fatto venire in mente uno di Trezeguet col Real su sponda di Ibra. Bene bene
  19. 6 punti
  20. 5 punti
    Secondo me se va realmente al Gremio, risolve il contratto. Vediamo! E' esattamente come dici tu
  21. 5 punti
    Ora non si scherza, ora si fa mercato vero pure di domenica Le priorità sono chiudere Kolo, chiudere la partenza di DL, capire se ci danno O'Riley. E poi vediamo tutti gli altri incastri
  22. 5 punti
    Leggere il forum, ultimamente e non solo, è deprimente: “Questo fa schifo.”, “Quello è un fenomeno.” Fine. Motivazioni? Zero. Analisi? Siamo nei numeri negativi. Approfondimento? E chi siete voi per meritarlo? Complimenti ragazzi ed adulti, come me, state rivoluzionando il dibattito sportivo, il nulla cosmico spiegato con la stessa sicurezza con cui mia nonna leggeva il piatto con l’olio per togliere il malocchio. Almeno al bar uno ti dice: “è scarso perché ha sbagliato due passaggi”, qui invece no, qui si va di verità assolute stile imperativo categorico. Un consiglio: se volete fare gli opinionisti senza spiegazioni, apritevi un canale su YouTube intitolato “Sentenze calcistiche ad mentula canis”. P.S. Anche a me, ogni tanto scappano giudizi assoluti ma se qualcuno me lo fa notare non ribatto con uno ancora più assoluto.
  23. 5 punti
    Oh e le 48 ore mica potevano mancare. Quelle di Miretti sono scadute da settimane
  24. 5 punti
    Chiudete tutto!! Scappiamo!! ho paura!!!
  25. 5 punti
    Ovviamente tolto da dazn il tiro a giro pericoloso di yildiz.
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