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25 puntiPer me può fare il trequartista, la mezzala, il mediano o il libero. L'importante è che lo faccia altrove.
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23 puntiL'ha già fatto in carriera, anzi ha iniziato da difensore centrale. Potrebbe rilanciarsi... o affondare definitivamente ... ma tanto peggio di quanto fatto ultimamente Gatti Koop Kelly Ma se riesce... abbiamo uno che imposta alla Bonucci Unica cosa mi pare un pò lento nell'uno contro uno... occorrerebbe giocare con i due braccetti più bloccati per proteggere di più.
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9 puntiQuando ho cominciato l'attività giornalistica, 50 anni fa, pensavo di occuparmi soprattutto di un aspetto del calcio, quello più elementare, e cioè il gioco. Non avrei mai immaginato, col passare del tempo, di dovere documentarmi anche su altri argomenti, apparentemente extra-sportivi, come il teppismo, la moviola, l'economia, la finanza, e la giustizia. Ecco, appunto, la giustizia... Quella giustizia sportiva che, negli anni 70, è nota a tutti come un vanto del calcio. Nel senso che la maggiore celerità, rispetto alla giustizia ordinaria, la rende quanto mai efficace, e invidiabile, perché velocità non significa ancora fretta, superficialità, sospetto. Spesso, fra gli anni 70 e gli anni 90, mi capita di imbattermi in campionati, in cui la Juve viene accusata di abusare del potere della famiglia Agnelli, e della Fiat. In sostanza: dei suoi proprietari. Esistono finali di tornei ricchi di episodi controversi, come il famoso gol annullato Turone. Poi, con il nuovo secolo, avviene un autentico ribaltone. Tutto comincia con la scomparsa dell'avvocato Gianni Agnelli (2003), e del fratello Umberto Agnelli (2004). Non a caso, con la perdita di quello straordinario scudo protettivo, si scatena, nel 2006, il ciclone di Calciopoli. Per la prima volta nella storia, la Juve, considerata quasi intoccabile, si trova sul banco degli imputati. È il capovolgimento delle parti. Cade il sistema Moggi-Giraudo, che aveva suscitato tanta ostilità, da parte degli altri club: la loro grande competenza, ma anche la loro grande onnipotenza, che arrreca fastidio. E la giustizia sportiva, proprio sfruttando la prerogativa rappresentata dalla rapidità, spedisce la Juve in Serie B, revocando uno scudetto, e non assegnandone un altro. Ma quello, che sembra un cadavere bianconero esanime al suolo, sorprendentemente, si risveglia, ed è in grado, con Andrea Agnelli presidente, di vincere 9 scudetti di fila, suscitando altre evidenti antipatie. Questo atteggiamento si accentua, nel momento in cui lo stesso Agnelli compie un clamoroso autogol, e cioè tentare l'avventura della Superlega, che lo scredita nei riguardi dell'UEFA. In un clima totalmente sfavorevole, la Juve dà l'impressione a volte di difendersi, e a volte no, tanto da essere coinvolta in 8 casi di giustizia ordinaria o sportiva, in poco più di 30 anni, e cioè dall'avvento della Triade. Questo dossier non vuole proporsi come un museo degli orrori, per forza, di marca juventina, ma semplicemente ricordare una serie di errori, che potrebbe toccare a qualsiasi società, non sufficientemente attrezzata, dinanzi ai poteri forti del momento. In particolare, sono quanto mai sotto accusa le due velocità diverse, alle quali viaggiano giustizia sportiva e giustizia ordinaria, e soprattutto quante volte la giustizia sportiva assume decisioni affrettate, che poi vengono smentite dalla giustizia ordinaria. IL "CALVARIO" BIANCONERO La carrellata si apre con il commissario straordinario della Federcalcio Rossi, destinato a occuparsi, dal maggio all'agosto 2006, di Calciopoli. Un personaggio, che avendo fatto parte del Consiglio di Amministrazione dell'Inter, ed essendo molto vicino alla famiglia Moratti, per quanto professionista stimato, con i suddetti precedenti, non può dare garanzie di obiettività, ed equidistanza dalle parti. Carraro, allora presidente della Federcalcio, si accorge, pochi giorni fa, 19 anni dopo, che lo scudetto tolto alla Juve non andava attribuito all'Inter, ma anch'esso non assegnato. Quando, nel 2011, la palla passa alla giustizia ordinaria, il giudice, una donna, Teresa Casoria, smentisce la giustizia sportiva, e cioè la retrocessione in Serie B, la revoca di uno scudetto, e la non assegnazione di un altro, ai danni della Juve. Questo perché, fin dal primo grado del processo, afferma che "gli eventi accertati di frode sportiva non hanno determinato alcun mutamento nella classifica". Quindi, la gustizia ordinaria smentisce la giustizia sportiva. II procuratore Palazzi sostiene che sono da considerare prescritti i reati, che possono configurare un illecito sportivo da parte dell'Inter. La Juve, dunque, si ritrova completamente sola, nel dovere pagare le conseguenze delle intercettazioni telefoniche, nelle quali, però, non figurano soltanto voci di dirigenti bianconeri. Il presidente della Juve Andrea Agnelli, visto che la giustizia ordinaria assolve, di fatto, la Juve, si rivolge al Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, che, però, dichiara la propria incompetenza, in merito alla revoca dello scudetto 2005-2006. In pratica, quella giustizia sportiva, che ha giudicato colpevole la Juve, adesso, non è più in grado di giudicarla. Voltando pagina, nel 2019, Andrea Agnelli denuncia lui stesso una serie di anomalie in Curva, nel settore che ospita le frange estreme del tifo. Perciò, la Digos di Torino dà vita all'inchiesta Last Banner. Sulla base del filone, riguardante il bagarinaggio, la giustizia sportiva infligge la squalifica di un anno, paradossalmente, a carico proprio di colui che aveva denunciato i reati, e cioè Andrea Agnelli. La Juve, in quel periodo, appare, dunque, l'unica società d'Italia a vivere un fenomeno di questo genere, mentre è il segreto di Pulcinella il fatto che in tutta Italia, al contrario, esistano infiltrazioni malavitose di questo genere. Solo 6 anni dopo, a Milano, nell'inchiesta Doppia Curva, emergono i contatti fra la ndrangheta, e le società di Inter Milan. Nel 2021, il giudice Santoriello, membro del pool di magistrati che indaga sulla Juve, in merito all'inchiesta Prisma-plusvalenze, dichiara, pubblicamente, di essere tifoso del Napoli, e di essere soprattutto "anti-juventino", pronunciando in un convegno la frase: "Odio la Juventus". Sconcertante. Il Procuratore federale Chinè, sempre sul fronte delle plusvalenze, non attende, come dovrebbe, il rinvio a giudizio degli imputati, ma richiede e ottiene dalla magistratura intercettazioni che non gli spettano, non essendo ancora riconosciute come prove. Tratta severamente la Juve, che è costretta a saltare una stagione di Coppe europee, con gravi perdite economiche, ma non adotta altrettanta solerzia nell'affrontare il caso Osimhen. L'amministratore delegato della Juve Arrivabene viene squalificato dalla Giustizia Sportiva per 24 mesi, a causa di operazioni legate alle plusvalenze, ma il grave errore è che quelle imputazioni riguardano un periodo, nel quale lo stesso Arrivabene non aveva ancora assunto la carica. Sono necessari 4 anni perché la giustizia ordinaria determini il "non luogo a procedere" nei riguardi dello stesso Arrivabene, smentendo, per l'ennesima volta, la giustizia sportiva. Berruto, responsabile nazionale dello sport per il Partito Democratico, formula una richiesta di indagine conoscitiva sul tema della giustizia sportiva. Afferma che questo sistema, da riformare, è diventato ormai "una clava per demolire gli avversari delle governance federali, in fantomatici tribunali dove i giudici vengono scelti da chi dovrebbe essere giudicato". CONCLUSIONE Ciò, che ho raccontato, sarebbe una retrospettiva cronistica, e basta, se non servisse per sostenere una battaglia, che Andrea Agnelli sta combattendo non solo per la Juve, ma per tutto il calcio italiano. Infatti, il dirigente, per quanto riguarda il caso plusvalenze, ha patteggiato a livello di giustizia ordinaria, ma non lo ha fatto a livello di giustizia sportiva. Perché? Perché, di ricorso in ricorso, rimasto ormai solo in questa scalata, è arrivato sino alla Corte di Giustizia UE, in Lussemburgo, con il coinvolgimento, come auspicava, della Federazione Italiana Gioco Calcio. Agnelli chiede di valutare la compatibilità normativa della giustizia sportiva italiana con quella comunitaria. Se venisse accolta la tesi dell'ex presidente, sarebbe un altro ciclone, ma stavolta bianconero. La fine della Giustizia Sportiva italiana, per come l'abbiamo intesa, e ben poco apprezzata, in questi circa 25 anni. Sulla base di tanti macroscopici errori, infatti, sarebbe veramente il caso di riportare al passo con i tempi una istituzione, che è diventata inadeguata per dirimere i problemi del calcio, sempre più caratterizzato da enormi interessi economico-finanziari. Ripeto ancora: è una battaglia combattuta per il bene di tutti, cercando di non considerare coloro, che hanno avuto miglior fortuna rispetto alla Juve, e si sono salvati da ingiustizie, che vanno al di là delle divisioni del tifo. Che lo si voglia ammettere, o non lo si voglia ammettere. Amen.
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7 puntiMah... tanto le imbarcate le abbiamo prese lo stesso con Bremer. E una squadra messa malissimo in campo con tutta gente che la vera Juventus la potrebbe guardare solo dal divano di casa.
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6 puntiGradirei non vedere più la difesa a 3 ( che poi è a 5).
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6 puntiKalulu gatti Kelly . Esterno Joao mario
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6 punti
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4 puntiperfetto! Idem pensare, soprattutto per l'impiego in pianta stabile di Joao Mario
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4 puntiOrmai per far tornare l'Italia ai Mondiali non sanno più cosa inventarsi
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4 puntiPareggite,infortuni,tra poco ( domenica ) iniziano le sconfitte ... Praticamente siamo ancora nel 2024 e non lo sappiamo
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3 puntiE’ un intervento di routine .Rottura del menisco e’ un infortunio ricorrente in calciatori ( e sportivi ) professionisti . L’ipertrofismo muscolare semmai e’ un vantaggio per questo tipo di infortunio non un aggravante . Negli anni 60 si interrompevano carriere per una rottura del menisco, oggi dopo tre giorni dall’intervento esci dall ospedale con le tue gambe . quindi “ ad oggi “ e’ sicuramente molto ma molto anzi Infinitamente meglio rompersi il menisco che 30/40/50 anni fa ! Smettiamola con questa demonizzazione dello staff medico ( al j medical fanno regolarmente recupero atleti di altissimo livello come Sinner e Brignone ad esempio ) e sopratutto 6-8 settimane di stop e’ una perdita certamente per la squadra ma non una catastrofe . Si aspetta fine novembre e Bremer tornerà in campo . p.s. L infortunio di bremer non mette a rischio proprio nulla! 2 mesi di stop incidono poco su una stagione pure se si trattasse di Yldiz ! La Juve e’ da 3/4/5 posto, questo il suo valore di rosa : se dovesse arrivare quinta sarebbe in linea con le aspettative solo che vorrebbe dire che la Roma avrà fatto meglio ( Inter , Napoli e Milan sono avanti a noi come potenzialità .)
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3 puntiIl mio gatto farebbe meglio di lui, Non sa fare un tackle a centrocampo figurati in difesa, È lento, zero coordinazione, zero senso della posizione. In difesa andranno Locatelli e Rugani e purtroppo Kalulu nonostante l'emergenza sarà bruciato in fascia. Ragazzi è come con Motta, stagione andata, purtroppo abbiamo cannato ancora l'allenatore. Edit: 2/11/2025 : mai mi sarei aspettato di dover dire che forse su Koop difensore potrei essermi sbagliato (lo spero,). Ma aspettiamo gare più toste. Sull'allenatore Invece avevo visto giusto.
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3 puntiE non scordiamoci che anche la Coppa Uefa fu vinta dal Napoli in modo, diciamo, discutibile, visto che il gol di Laudrup al San Paolo era regolarissimo e avrebbe portato la Juventus a tre gol a zero nel computo totale della doppia sfida. Parlano di noi come dei ladri, ma alla fine tutto quel poco che hanno vinto è sporcato da episodi e situazioni irregolari.
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3 puntitutto sta nel valore del prodotto offerto e la serietta a (minuscolo) vale zero. ZERO.
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3 puntiLichsteiner, non lo metterei con i vari Cancelo, Caceres e Jarni... Era molto di più!
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2 puntiNon sapevo avesse iniziato come centrale. certo che le inventiamo tutte pur di non far giocare Rugani!
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2 puntil'annata 2018-2019 è l'annata che dobbiamo più rimpiangere, anche piu delle 2 finali, perchè se si passava quel turno, in semifinale c'era il Tottenham e poi in finale il Liverpool, difficile ma non ingiocabile, mentre Bayern e Real erano già fuori agli ottavi, e City e PSG erano ancora in costruzione, quando ti ricapita una combinazione del genere?
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2 puntiEh si, al pari di quella di Osimhen, visto che entrambe hanno aggiustato i bilanci 2019-2020-2021. "A mazzetti", ti credo, certamente scavando un minimo più a fondo, la pigra procura di Napoli ne avrebbe trovate di certo a mazzetti...se tanto mi dà tanto, probabilmente i bilanci "aggiustati" dal vostro presidentucolo de "lo scudetto degli onesti" sono ben più di 3. Purtroppo resterà un mistero, come tutto il resto d'altronde: si affonda la lama solo a Torino sponda bianconera, dove si cerca anche tra i peli del cul.o dell'ultimo dei magazzinieri...e se non si trova niente, si inventa. Come al solito. Avete rubato 2 scudetti, che con gli altri 2 della monetina e di Maradroga, restituisce perfettamente il quadro della tua squadra: il nulla cosmico. Ce ne fosse almeno uno pulito, zero su quattro. Poi vi offendete quando vi perculano che la Pro Vercelli ha più scudi di voi Almeno loro li hanno vinti onestamente. S Vi professate vittime da sempre, quando basterebbe leggersi un po' la storia del calcio per sapere quante porcate avete fatto (e continuate a fare, evidentemente). Quindi finiamo di fare le verginelle. Ne abbiam le palle piene.
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2 puntiChe qulo abbiamo avuto. Una volta ogni tanto ci va bene...
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2 puntiL'unico avversario che può tenerci testa. La politica. "In Italia ti perdonano tutto tranne una cosa... Il successo." Enzo Ferrari
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2 puntiPer la questione qui trattata per me la ricostruzione è molto semplice, ovvero qualcuno ha deciso che la Juve andava nuovamente punita. Ed è partito il piano, perchè tutto è stato pianificato per arrivare dove sono arrivati. Sapendo che per le plusvalenze non potevano condannare la Juve, altrimenti tutti sarebbero stati colpevoli, hanno agito scientemente sul punto Consob. Hanno chiamato la stessa Consob, chiedendo un indagine per via della quotazione in borsa, hanno poi chiamato la procura di Torino ( che oltre ad essere antijuventina e anche anti Agnelli ), e chiesto di spendere milioni di euro per intercettare tutto il mondo Juve sapendo che per la giustizia sportiva non richiede la prova, ma è sufficiente un "leggerissimo dubbio". Si sono quindi parati il cu.lo ( per il sentimento popolare e l'opinione pubblica), costruendo ben 18 fascicoli di accusa, con dentro tutto e di più. Chi sia stato non lo sò, ma sicuramente hanno costruito il tutto avendo ben presente quale sarebbe dovuto essere il risultato finale. Ed in Italia come fai a non trovare terreno fertile quando un politico di primo piano dice che voleva fare il ministro dello sport solo per punire la Juve e l'altro in procura a Torino che ammette di fare il suo lavoro in funzione di antijuventino. E sempre in Italia ci sono 25 milioni di tifosi, di cui due terzi antijuventini. Lo stesso gioco lo hanno fatto nel 2006. Soluzioni? La migliore, purtroppo non attuabile, andarsene in qualche altro campionato. Altre, una società con i controco-lioni, che lotta contro il sistema. Poi se tutti li juventini andassero al bar a vedere la partita, con la solita equazione no money- no party, forse si darebbe il bel segnale che i tifosi della Vecchia Signora pretendono giustizia e rispetto.
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