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Scudetto 2006, Palazzi: l'inter ha commesso illecito sportivo!

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Gli azzeccagarbugli interisti sono al lavoro, adesso si stanno attaccando al fatto che la "morte del reo estingue il reato"...

 

Ci vuole del coraggio. Ma tanto, eh.

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Scudetto 2006, Inter salva ma il titolo è attaccabile

 

 

Nerazzurri salvi solo con la prescrizione. Per Palazzi è emerso «un forte potere di condizionamento anche a livello di regalini». E’grave pure la posizione del Milan

 

L'EDITORIALE di P. De Paola

 

ROMA, 5 luglio - Per Palazzi Calciopoli è «col­pevoli tutti», anche Moratti e Fac­chetti, anche l’Inter; più di quanto sanzionato nel 2006 anche il Milan di Meani. Colpevole di illecito sportivo grave l’Inter, avrebbe rischiato la pre­vista retrocessione all’ultimo posto in classifica (altro che scudetto degli one­sti) e la B fosse finita con Juve, Milan, Lazio e Fiorentina nel calderone pro­* del 2006.

 

PRESCRIZIONE SALVIFICA In­vece è salva, l’Inter, per prescrizione anche se - proprio Palazzi lo ricorda nella sua relazione ieri consegnata e da oggi in mano al consiglio federale - alla prescrizione «si può rinunciare». A pagina 61 delle 72 vergate dal pro­curatore federale, con la collaborazio­ne fattiva dei suoi vice Squicquero, Ricciardi, Tornatore e del sostitu­to Avagliano, la chiave illustrativa di che sorta di danno ha subìto il calcio italiano dai ritardi e omissioni della giustizia ordinaria e sportiva nel 2006: «Violazione dell’articolo 1 e del­l’articolo 6 (quello sull’illecito sportivo, ndr) in quanto le condotte dell’Inte­r-nazionale F.C. nella persona del suo defunto presidente, Facchetti, erano certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica in favore del club, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di al­terità, terzietà, imparzialità ed indi­pendenza che devono necessariamen­te connotare la funzione arbitrale. Ol­tre alla responsabilità dei singoli tes­serati, ne conseguirebbe (se non ci fos­se la prescrizione, ndr) anche la re­sponsabilità diretta e presunta dell’Inter ai sensi dell’articolo 6».

 

LA JUVE, L’INTER La stessa for­mula, quella usata, che fu pietra qua­si tombale sulla Juventus nel 2006: responsabilità diretta e presunta, co­me capitò alla Juve con Moggi e Gi­raudo. Perché l’illecito juventino era strutturato e prevedeva anche parti­colari come le sim non indifferenti dal punto di vista di Palazzi (tutti colpe­voli), ma non gli interventi diretti sul designatore - non solo per indirizzare le gri­glie. «Una portata decisiva l’assu­me la circo­stanza - scri­ve Palazzi a pagina 58 ­che le con­versazioni intervengo­no in prossi­mità delle gare che do­vrà disputare l’Inter e che og­getto delle stesse sono proprio gli arbi­tri e gli assistenti impe­gnati con tale squadra. Fac­chetti in relazione a ciò si pone come interlocutore privilegiato dei designa­tori » facendo inserire nomi in griglia (per Palazzi il «metti Collina » è risol­to anche dalla dichiarazione di Berga­mo: Facchetti fu decisivo, al di là di chi pronunciò per prima il nome) e ri­cevendo da Bergamo «rassicurazio­ni » sul fatto che il singolo arbitro ve­nisse «predisposto a svolgere una buo­na gara», espressioni nelle quali Pa­lazzi legge - come nel caso dello score di Bertini, ovvero il 5-4-4 - un «forte potere di condizionamento», anche a base di cene e a «non meglio precisa­ti regalini». E’ emersa, per Palazzi, «l’esistenza di una rete consolidata di rapporti, di natura non regolamenta­re » volti a minare la «terzietà degli ar­bitri ». Insomma: «Un rapporto privi­legiato, quanto meno rispetto alla ge­neralità delle altre società, che l’Inter poteva vantare, all’epoca, col mondo arbitrale in molte sue componenti», perché Moratti e Facchetti parlano, cenano e s’incontrano con Bergamo, Pairetto, Lanese, Mazzei e l’arbi­tro De Santis.

 

ATTENZIONATI Quando Facchet­ti chiede «una particolare attenzione», richiesta alla terna arbitrale questa «non può che assumere un significa­to di un trattamento di favore, come costantemente affermato nelle deci­sioni di Giustizia sportiva». Non esi­me dal reato sportivo il fatto che «Mo­ratti abbia detto nell’au­dizione che, alla luce di molteplici episo­di negativi ripe­tuti nel tempo a danno dell’In­ter, era venu­ta meno la fi­ducia che i problemi si sarebbero potuti risol­vere in ambi­to istituziona­le ». Insomma: troppi torti, allo­ra si prova col fai­ da- te. E con il «rad­drizzamento della situa­zione » di cui parla Bergamo a Facchetti. E Pairetto non è creduto quando ricordando la telefonata sul Trefoloni «messo in forma» prima di un Inter-Roma 2-0.

 

ERRORE NUCINI A proposito di questo, ampio lo spazio dedicato an­che alla vicenda Nucini: Palazzi si rifà alla sentenza della Disciplinare del 2008 sulle schede sim in cui si sen­tenzia che «sui rapporti tra Nucini e Facchetti non sono stati accertati fat­ti al riguardo censurabili». Non era censurabile per Artico e per quelli che hanno radiato Moggi, il fatto che Nucini fosse «cavallo di t****» per spiare De Santis, Moggi e Fabiani (tutti tesserati come lui), quando era «cavallo» interista - sottolinea Palaz­zi -. Nucini fu quarto uomo «per la ga­ra Inter-Parma» e che ha avuto grazie a Facchetti «alcuni colloqui di lavoro» anche «con la Popolare di Milano nel­la persona dell’attuale amministrato­re delegato dell’Inter, Ernesto Paolil­lo ». Moratti ha confermato di non aver fatto alcuna denuncia alla pm Bocassini, ma ha scaricato su Fac­chetti la circostanza «di una presa di contatti senza presentare formale de­nuncia, come richiestogli dal magi­strato. Dopo l’incontro preliminare (omessa denuncia e violazione della clausola compromissoria? ndr) Fac­chetti tornò da me e io lo sconsigliai di presentare formale denuncia, atteso che pensavo si trattasse di una trap­pola diretta a danneggiare l’Inter». Era una trappola anche lo spionag­gio Telecom connesso all’affaire Nuci­ni? Insomma: il comportamento di Facchetti appare «presentare notevo­li e molteplici profili di rilievo discipli­nare ». Condotta «di rilievo disciplina­re » anche per Moratti che rassicura Bergamo sul fatto di andare a salu­tare un arbitro ( Gabriele) prima di una gara, anche se i profili a suo carico sono «di gravità decisamente infe­riore », anche se Moratti sapeva quel che faceva il suo presidente Facchetti.

 

LO SCUDETTO Palaz­zi a pagina 57 fa presen­te, dopo essersi giustifi­cato per il ritardo con cui è partita l'indagine e che ha regalato all'Inter la chance prescrittoria, che «è appena il caso di rilevare che le condotte dell'Inter presentano una notevole rilevanza disciplinare e che risulta, inoltre, l'unica società (l'Inter) nei cui confronti possano, in ipotesi, derivare concrete conse­guenze sul piano sportivo, anche se in via indiretta rispetto al procedi­mento disciplinare». Insomma: i tes­serati e i club se la cavano, ma lo scu­detto 2006 è attaccabile. Tutto sareb­be attaccabile se si rinunciasse alla prescrizione come consiglia a pagina 67, il procuratore.

 

AEROPLANINO Resta la questio­ne dell’esposto Juve e della memoria Inter: Palazzi conclude sostenendo che può pronunciarsi solo la Federa­zione, seguendo quanto indicato dai tre saggi del 2006, «ma sussiste per­ché fondato e ragionevole l’interesse della Figc, proprio per valutare l’am­missibilità della richiesta della Juve». Il problema, ora, è il pezzo di carta? Quel comunicato vergato da Rossi e neanche firmato, un comunicato stampa - fanno sapere interlocutori di diritto sportivo - non varrà come documento appellabile all’ Alta Corte. «Ci fanno l’aeroplanino di carta, con quel comunicato».

Nerazzurri salvi solo con la prescrizione. Per Palazzi è emerso «un forte potere di condizionamento anche a livello di regalini». E’grave pure la posizione del Milan

 

L'EDITORIALE di P. De Paola

 

ROMA, 5 luglio - Per Palazzi Calciopoli è «col­pevoli tutti», anche Moratti e Fac­chetti, anche l’Inter; più di quanto sanzionato nel 2006 anche il Milan di Meani. Colpevole di illecito sportivo grave l’Inter, avrebbe rischiato la pre­vista retrocessione all’ultimo posto in classifica (altro che scudetto degli one­sti) e la B fosse finita con Juve, Milan, Lazio e Fiorentina nel calderone pro­* del 2006.

 

PRESCRIZIONE SALVIFICA In­vece è salva, l’Inter, per prescrizione anche se - proprio Palazzi lo ricorda nella sua relazione ieri consegnata e da oggi in mano al consiglio federale - alla prescrizione «si può rinunciare». A pagina 61 delle 72 vergate dal pro­curatore federale, con la collaborazio­ne fattiva dei suoi vice Squicquero, Ricciardi, Tornatore e del sostitu­to Avagliano, la chiave illustrativa di che sorta di danno ha subìto il calcio italiano dai ritardi e omissioni della giustizia ordinaria e sportiva nel 2006: «Violazione dell’articolo 1 e del­l’articolo 6 (quello sull’illecito sportivo, ndr) in quanto le condotte dell’Inte­r-nazionale F.C. nella persona del suo defunto presidente, Facchetti, erano certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica in favore del club, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di al­terità, terzietà, imparzialità ed indi­pendenza che devono necessariamen­te connotare la funzione arbitrale. Ol­tre alla responsabilità dei singoli tes­serati, ne conseguirebbe (se non ci fos­se la prescrizione, ndr) anche la re­sponsabilità diretta e presunta dell’Inter ai sensi dell’articolo 6».

 

LA JUVE, L’INTER La stessa for­mula, quella usata, che fu pietra qua­si tombale sulla Juventus nel 2006: responsabilità diretta e presunta, co­me capitò alla Juve con Moggi e Gi­raudo. Perché l’illecito juventino era strutturato e prevedeva anche parti­colari come le sim non indifferenti dal punto di vista di Palazzi (tutti colpe­voli), ma non gli interventi diretti sul designatore - non solo per indirizzare le gri­glie. «Una portata decisiva l’assu­me la circo­stanza - scri­ve Palazzi a pagina 58 ­che le con­versazioni intervengo­no in prossi­mità delle gare che do­vrà disputare l’Inter e che og­getto delle stesse sono proprio gli arbi­tri e gli assistenti impe­gnati con tale squadra. Fac­chetti in relazione a ciò si pone come interlocutore privilegiato dei designa­tori » facendo inserire nomi in griglia (per Palazzi il «metti Collina » è risol­to anche dalla dichiarazione di Berga­mo: Facchetti fu decisivo, al di là di chi pronunciò per prima il nome) e ri­cevendo da Bergamo «rassicurazio­ni » sul fatto che il singolo arbitro ve­nisse «predisposto a svolgere una buo­na gara», espressioni nelle quali Pa­lazzi legge - come nel caso dello score di Bertini, ovvero il 5-4-4 - un «forte potere di condizionamento», anche a base di cene e a «non meglio precisa­ti regalini». E’ emersa, per Palazzi, «l’esistenza di una rete consolidata di rapporti, di natura non regolamenta­re » volti a minare la «terzietà degli ar­bitri ». Insomma: «Un rapporto privi­legiato, quanto meno rispetto alla ge­neralità delle altre società, che l’Inter poteva vantare, all’epoca, col mondo arbitrale in molte sue componenti», perché Moratti e Facchetti parlano, cenano e s’incontrano con Bergamo, Pairetto, Lanese, Mazzei e l’arbi­tro De Santis.

 

ATTENZIONATI Quando Facchet­ti chiede «una particolare attenzione», richiesta alla terna arbitrale questa «non può che assumere un significa­to di un trattamento di favore, come costantemente affermato nelle deci­sioni di Giustizia sportiva». Non esi­me dal reato sportivo il fatto che «Mo­ratti abbia detto nell’au­dizione che, alla luce di molteplici episo­di negativi ripe­tuti nel tempo a danno dell’In­ter, era venu­ta meno la fi­ducia che i problemi si sarebbero potuti risol­vere in ambi­to istituziona­le ». Insomma: troppi torti, allo­ra si prova col fai­ da- te. E con il «rad­drizzamento della situa­zione » di cui parla Bergamo a Facchetti. E Pairetto non è creduto quando ricordando la telefonata sul Trefoloni «messo in forma» prima di un Inter-Roma 2-0.

 

ERRORE NUCINI A proposito di questo, ampio lo spazio dedicato an­che alla vicenda Nucini: Palazzi si rifà alla sentenza della Disciplinare del 2008 sulle schede sim in cui si sen­tenzia che «sui rapporti tra Nucini e Facchetti non sono stati accertati fat­ti al riguardo censurabili». Non era censurabile per Artico e per quelli che hanno radiato Moggi, il fatto che Nucini fosse «cavallo di t****» per spiare De Santis, Moggi e Fabiani (tutti tesserati come lui), quando era «cavallo» interista - sottolinea Palaz­zi -. Nucini fu quarto uomo «per la ga­ra Inter-Parma» e che ha avuto grazie a Facchetti «alcuni colloqui di lavoro» anche «con la Popolare di Milano nel­la persona dell’attuale amministrato­re delegato dell’Inter, Ernesto Paolil­lo ». Moratti ha confermato di non aver fatto alcuna denuncia alla pm Bocassini, ma ha scaricato su Fac­chetti la circostanza «di una presa di contatti senza presentare formale de­nuncia, come richiestogli dal magi­strato. Dopo l’incontro preliminare (omessa denuncia e violazione della clausola compromissoria? ndr) Fac­chetti tornò da me e io lo sconsigliai di presentare formale denuncia, atteso che pensavo si trattasse di una trap­pola diretta a danneggiare l’Inter». Era una trappola anche lo spionag­gio Telecom connesso all’affaire Nuci­ni? Insomma: il comportamento di Facchetti appare «presentare notevo­li e molteplici profili di rilievo discipli­nare ». Condotta «di rilievo disciplina­re » anche per Moratti che rassicura Bergamo sul fatto di andare a salu­tare un arbitro ( Gabriele) prima di una gara, anche se i profili a suo carico sono «di gravità decisamente infe­riore », anche se Moratti sapeva quel che faceva il suo presidente Facchetti.

 

LO SCUDETTO Palaz­zi a pagina 57 fa presen­te, dopo essersi giustifi­cato per il ritardo con cui è partita l'indagine e che ha regalato all'Inter la chance prescrittoria, che «è appena il caso di rilevare che le condotte dell'Inter presentano una notevole rilevanza disciplinare e che risulta, inoltre, l'unica società (l'Inter) nei cui confronti possano, in ipotesi, derivare concrete conse­guenze sul piano sportivo, anche se in via indiretta rispetto al procedi­mento disciplinare». Insomma: i tes­serati e i club se la cavano, ma lo scu­detto 2006 è attaccabile. Tutto sareb­be attaccabile se si rinunciasse alla prescrizione come consiglia a pagina 67, il procuratore.

 

AEROPLANINO Resta la questio­ne dell’esposto Juve e della memoria Inter: Palazzi conclude sostenendo che può pronunciarsi solo la Federa­zione, seguendo quanto indicato dai tre saggi del 2006, «ma sussiste per­ché fondato e ragionevole l’interesse della Figc, proprio per valutare l’am­missibilità della richiesta della Juve». Il problema, ora, è il pezzo di carta? Quel comunicato vergato da Rossi e neanche firmato, un comunicato stampa - fanno sapere interlocutori di diritto sportivo - non varrà come documento appellabile all’ Alta Corte. «Ci fanno l’aeroplanino di carta, con quel comunicato».

 

tuttosport.com

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Gli azzeccagarbugli interisti sono al lavoro, adesso si stanno attaccando al fatto che la "morte del reo estingue il reato"...

 

Dimmi che è vero, dimmi che questa è la loro linea difensiva.

Non riesco a pensare a niente di più disonorevole.

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Beha:

 

"fa effetto ripensare come per 5 anni moratti abbia sparato su Moggi e sullo scandalo del calcio sapendo di muoversi nello stesso modo"

 

...e ci risiamo...niente da fare, proprio non ce la fa nessuno a dire che l'Inter si muoveva nettamente PEGGIO.

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comunque secondo me palazzi(ma in realtà la figc) sono dei senza palle... hanno deciso di nascosto non in favore della giustizia ma cercando di dare un piccolo contentino ad entrambi in modo tale da non scatenare un putiferio... all' inter hanno dato la prescrizione(cosa assurda se ci pensate xchè è vero che c'è dopo 2 anni ma voi vi rendete conto del cataclisma e delle metamorfosi che hanno avuto qll decisione del 2006... dovevano prendere una decisione straordinaria x la troppa importantza e non concedere la prescrizione) e a noi hanno dato il contentino dello scudetto tolto a loro... ma sinceramente da juventino ma soprtt da amante della giustizia come diavolo faccio a d essere contento? gli tolgono lo scudetto? e cacaci il c***o(scusate ma nn riesco ad esprimerlo in un altro modo)ci mancherebbe con tutto quello che hanno fatto! la verità è che tolto il cartone è solo fumo tanto comunque nn gli fanno nnt... ma d' altronde questa è la decisione che fa meno male ai +... xchè se nn avessero fatto cosi ci sarebbe stata sicuramente qualche rivolta popolare... ma a me da juventino qste decisioni nn soddisfano affatto

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Beha:

 

"fa effetto ripensare come per 5 anni moratti abbia sparato su Moggi e sullo scandalo del calcio sapendo di muoversi nello stesso modo"

 

Grande Beha,uno dei pochi a non essersi piegato a 90°..ma a quel "muoversi nello stesso modo" aggiungerei un "se non peggio".

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Ci vuole del coraggio. Ma tanto, eh.

Incredibile, quando fa comodo a loro la giustizia sportiva è una cosa diversa da quella penale, ora però invocano norme di diritto penale per scongiurare conseguenze sportive...Che dementi! .doh

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comunque secondo me palazzi(ma in realtà la figc) sono dei senza palle... hanno deciso di nascosto non in favore della giustizia ma cercando di dare un piccolo contentino ad entrambi in modo tale da non scatenare un putiferio... all' inter hanno dato la prescrizione(cosa assurda se ci pensate xchè è vero che c'è dopo 2 anni ma voi vi rendete conto del cataclisma e delle metamorfosi che hanno avuto qll decisione del 2006... dovevano prendere una decisione straordinaria x la troppa importantza e non concedere la prescrizione) e a noi hanno dato il contentino dello scudetto tolto a loro... ma sinceramente da juventino ma soprtt da amante della giustizia come diavolo faccio a d essere contento? gli tolgono lo scudetto? e cacaci il c***o(scusate ma nn riesco ad esprimerlo in un altro modo)ci mancherebbe con tutto quello che hanno fatto! la verità è che tolto il cartone è solo fumo tanto comunque nn gli fanno nnt... ma d' altronde questa è la decisione che fa meno male ai +... xchè se nn avessero fatto cosi ci sarebbe stata sicuramente qualche rivolta popolare... ma a me da juventino qste decisioni nn soddisfano affatto

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E intanto già adesso dal sito giornale rosa è sparito ogni riferimento alla prescrizione, all'art.6, a Moratti ecc/etc.

 

Meglio glissare e parlare di mercato. Poi voglio proprio vedere se faranno almeno 5 o 6 titoli come hanno fatto per la juve! Voglio proprio pvedere se per loro esiste il pari trattamento.

 

EDIT: Correggo c'è l'editoriale del direttore... ma il resto delle notizie che dovrebbero essere centrali tanto quanto lo furono a suo tempo quelle delle juve ora non ci sono più.

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navigando sul forum delle mer.de ho notato che molti utenti chiedono a gran voce la rinuncia di moratti della prescrizione...questo dimostra che siamo riusciti a dividerli e a renderli meno sicuri...

molti altri però affermano che facchetti "telefonava solo per difendersi" dal sistema di manovramenti inventato da moggi... .doh ma come si fa negano l'evidenza!!

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Dimmi che è vero, dimmi che questa è la loro linea difensiva.

Non riesco a pensare a niente di più disonorevole.

Questa è la linea dei tifosi che ho letto sul loro forum per 5 minuti, dopodichè sono dovuto correre in bagno...

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navigando sul forum delle mer.de ho notato che molti utenti chiedono a gran voce la rinuncia di moratti della prescrizione...questo dimostra che siamo riusciti a dividerli e a renderli meno sicuri...

molti altri però affermano che facchetti "telefonava solo per difendersi" dal sistema di manovramenti inventato da moggi... .doh ma come si fa negano l'evidenza!!

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E intanto già adesso dal sito giornale rosa è sparito ogni riferimento alla prescrizione, all'art.6, a Moratti ecc/etc.

 

Meglio glissare e parlare di mercato. Poi voglio proprio vedere se faranno almeno 5 o 6 titoli come hanno fatto per la juve! Voglio proprio pvedere se per loro esiste il pari trattamento.

 

....d'altronde lo facciamo anche noi, su questo sito e altrove...figuriamoci se non lo fanno loro.

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Gli azzeccagarbugli interisti sono al lavoro, adesso si stanno attaccando al fatto che la "morte del reo estingue il reato"...

Io non ho studiato legge e in generale la detesto, quindi non mi pronuncio.

 

Ma chiedo a chi è competente fra voi: la morte del reo estingue il reato del reo o anche quello della società di appartenenza?

 

E, soprattutto, questa è una norma del codice di giustizia sportiva o solo ordinaria?

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Io non ho studiato legge e in generale la detesto, quindi non mi pronuncio.

 

Ma chiedo a chi è competente fra voi: la morte del reo estingue il reato del reo o anche quello della società di appartenenza?

 

E, soprattutto, questa è una norma del codice di giustizia sportiva o solo ordinaria?

 

A me viene da ridere solo a sentirla, questa specie di difesa.

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Io non ho studiato legge e in generale la detesto, quindi non mi pronuncio.

 

Ma chiedo a chi è competente fra voi: la morte del reo estingue il reato del reo o anche quello della società di appartenenza?

 

E, soprattutto, questa è una norma del codice di giustizia sportiva o solo ordinaria?

Rispondo con una domanda: Se facchetti fosse vivo le penalizzazioni sarebbero state inflitte solo a lui o anche alla società?

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navigando sul forum delle mer.de ho notato che molti utenti chiedono a gran voce la rinuncia di moratti della prescrizione...questo dimostra che siamo riusciti a dividerli e a renderli meno sicuri...

molti altri però affermano che facchetti "telefonava solo per difendersi" dal sistema di manovramenti inventato da moggi... .doh ma come si fa negano l'evidenza!!

 

 

ridicoliiiiiiiii

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A questo punto la strada della riabilitazione e dell'apertura del processo sportivo,

passa inesorabilmente dal commissariamento della federazione, questo è quanto mi

auguro, immagino che al Coni qualcuno non sia contento di quanto successo e di come è

stata gestita la vicenda in FIGC, attendiamo fiduciosi :8

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Rispondo con una domanda: Se facchetti fosse vivo le penalizzazioni sarebbero state inflitte solo a lui o anche alla società?

Appunto, ad onor di logica... però la legge non è logica, spesso e volentieri.

 

Per questo la detesto.

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