Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

BoJay Horseman

La Procura di Milano indaga su plusvalenze Inter. Guardia di Finanza nella sede

Post in rilievo

9 minuti fa, Antonio79 ha scritto:

Poi capirono che allora era meglio concentrarsi solo sulla Juve altrimenti avrebbero riso tutti di certi personaggi o magari pianto per gli ennesimi soldi pubblici sprecati.

no peggio , il torino se non ricordo male fu inquisito per "commercio abusivo di farmaci" 🤣

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Adesso, capitangazzella ha scritto:

Inutile nasconderlo, fa piacere.

fa piacere perché probabilmente grazie a loro .. finirà in bolla di sapone anche la nostra inchiesta.

 

ora sui giornali si darà contro i magistrati cattivi che sprecano denaro pubblico.

 

 

anche se per noi ci sono carte segrete e soprattutto intercettazioni telefoniche ..oltre ad essere quotati in borsa.

 

per noi i magistrati hanno fatto bene si leggerà....

 

 

alla fine saremo sempre e solo noi i veri colpevoli....Inter Milan e le altre poverine sono sono state perquisite solo per dimostrare che loro sono puliti.

 

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 minuto fa, Gion Gis Kann ha scritto:

fa piacere perché probabilmente grazie a loro .. finirà in bolla di sapone anche la nostra inchiesta.

 

ora sui giornali si darà contro i magistrati cattivi che sprecano denaro pubblico.

 

 

anche se per noi ci sono carte segrete e soprattutto intercettazioni telefoniche ..oltre ad essere quotati in borsa.

 

per noi i magistrati hanno fatto bene si leggerà....

 

 

alla fine saremo sempre e solo noi i veri colpevoli....Inter Milan e le altre poverine sono sono state perquisite solo per dimostrare che loro sono puliti.

 

 

 

Da quando hanno cominciato a girare i nomi di Inter e Napoli, il caso ha iniziato a sgonfiarsi. Praticamente non se ne parla piu... oggi solo perchè la finanza è in sede dell'inter ma tempo 1 giorno e calerà di nuovo il silenzio.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Giusto per restare in tema di bilanci cartonati, ecco un articolo di calcioefinanza che racconta ciò che i finti moralisti hanno evitato di raccontarci. L'articolo è del 28 Ottobre di quest'anno, non di 2 anni fa, dunque decisamente recente:

 

Nonostante la perdita record nel bilancio, l’Inter al 30 giugno 2021 aveva un patrimonio netto positivo per 53,4 milioni di euro, sfruttando una norma di quello che viene chiamato DL Agosto (D.L. 104/2020, convertito nella Legge n. 126 del 13/10/2020), che permette di rivalutare a bilancio le immobilizzazioni immateriali. Una strada già sfruttata, ad esempio, dall’Udinese.

L’Inter ha così provveduto, tramite il giudizio di un perito indipendente, a rivalutare il marchio “Inter” e la Libreria Storica: una rivalutazione che ha avuto come effetto l’incremento del costo storico complessivo delle Immobilizzazioni immateriali per 212,141 milioni di euro, di cui 163,407 milioni riferibili al marchio “Inter” e 48,733 milioni riferibili alla Libreria Storica.

All’incremento di valore del marchio e della libreria storica, è stata così iscritta nel patrimonio del Gruppo una specifica riserva denominata “Riserva da rivalutazione ex art. 110 D.L. 104/2020” per 203,867 milioni di euro, al netto delle relative imposte differite (solamente per la quota imputabile all’IRAP), calcolate applicando l’aliquota fiscale in vigore alla data del presunto realizzo, pari a 8,273 milioni. Il club, infatti, ha scelto di non ha optare per il pagamento dell’imposta sostitutiva, ma versare la cifra complessiva.

 
 
 
 
 
 
 
In questo modo, quindi, l’Inter ha potuto iscrivere nel patrimonio netto una riserva che ha permesso di riportare in utile il patrimonio netto stesso. Inoltre, in tal senso ha avuto effetto positivo anche la rinuncia, da parte di Suning, al rimborso di finanziamenti soci per complessivi 132,1 milioni nel corso dell’esercizio, che sono stati convertiti e inseriti a patrimonio netto come “riserva versamento soci in c/futuro aumento di capitale”.
 

Complessivamente, quindi, dal patrimonio netto negativo per 36,949 milioni al 30 giugno 2020, l’Inter al 30 giugno 2021, nonostante il risultato consolidato negativo per 245,579 milioni, aveva un patrimonio netto positivo per 53,451 milioni grazie alla riserva di valutazione dal marchio e dalla libreria per 203,867 milioni e dalla riserva per rinunce ai finanziamento da parte di Suning per 132,112 milioni.

 

A che servono le plusvalenze?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 minuti fa, O' Rei David ha scritto:

Perfetto, ora abbiamo la certezza che non succederà nulla

Infatti. Questa è la garanzia estrema. 

Adesso, Roby76MJ ha scritto:

Paventi devastato su Sky...

Suppongo più per il fatto che ora non manderanno la Juve in serie B che per paura di eventuali sanzioni alla sua intoccabile Inda.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
25 minuti fa, Turellone78 ha scritto:

Hanno anche specificato che hanno perquisito la sede del Milan ma non hanno riscontrato irregolarità .sisi

:hysterical:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Quoto

FC Internazionale Milano conferma di aver fornito la documentazione richiesta relativa alle cessioni di taluni calciatori avvenute nelle stagioni 2017/2018 e 2018/2019.

La richiesta è pervenuta dalla Procura di Milano per verificare la regolare contabilizzazione delle relative plusvalenze.

I bilanci della società sono redatti nel rispetto dei più rigorosi principi contabili.

Nessun tesserato dell'Inter è indagato. Nessuna contestazione è stata formalizzata. Come recita il comunicato stesso della Procura, si tratta di indagini preliminari.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
28 minuti fa, Turellone78 ha scritto:

Hanno anche specificato che hanno perquisito la sede del Milan ma non hanno riscontrato irregolarità .sisi

Quindi questo vuol dire che, invece, nella sede dell'inda le hanno riscontrate 😏

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
31 minuti fa, velas ha scritto:

Questa è una bella domanda. Perché per poter fare le intercettazioni, bisogna aver raccolto materiale sufficiente a convincere un magistrato a procedere in tal senso. Nel caso dell'Inda (come peraltro del nostro) non sappiamo da dove nasce l'indagine, quale sia la notizia di reato, insomma. Però attenzione, quando la finanza è andata alla Continassa, le intercettazioni erano già partite. Potrebbe essere successo anche con l'Inter e ancora non lo sappiamo.

Per fare intercettazioni serve un reato di una certa gravità

(non è che si intercettano i ladri di galline)

Falso in bilancio supera questa soglia solo quando commesso da società quotata in borsa

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Quoto

Come si legge nell’ordine di esibizione di atti notificato dalla Guardia di Finanza all’Inter e alla Lega nazionale professionisti, alla quale le società depositano i contratti dei calciatori, in questo modo si sarebbe realizzata una operazione che ha alterato i bilanci dando una rappresentazione migliore delle condizioni della società al fine di "rispettare i parametri di fair play finanziario" richiesti dalla Uefa.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 minuto fa, dany-aq ha scritto:

Quindi questo vuol dire che, invece, nella sede dell'inda le hanno riscontrate 😏

L'indagine è a carico di ignoti..è già fuffa prima ancora di partire

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Questo articolo di Affariitaliani.it aveva denunciato le anomalie riscontrate dal Report di un advisor per una cordata di potenziali acquirenti del club.

 

Domenica, 25 aprile 2021

Inter, gli sponsor cinesi misteriosi. I ricavi dal Dragone "salvano" i conti.

 

Gli strani contratti di "sponsorship regionale" che hanno salvato l'Inter dalla morsa dell'Uefa.Il report di un advisor per una cordata di potenziali acquirenti.

 

La magia delle sponsorizzazioni cinesi all’Inter. Nella settimana della bolla della Superlega, circola un'analisi di un banker della City londinese che ha fatto da advisor a una cordata di potenziali acquirenti del club nerazzurro e che accende un faro sui ricavi della società del gruppo Suning nelle stagioni 2016-17, 2017-18 e 2018-19, contestandone la validità. Report che Affaritaliani.it pubblica e da cui emerge che sin dal primo giorno in cui ha preso il controllo, la nuova proprietà cinese è stata in grado di generare un flusso di entrate una-tantum “da sponsor regionali” per la sbalorditiva cifra di quasi 300 milioni di euro: il 27% del totale dei ricavi (includendo anche le plusvalenze da cessioni nel calciomercato), di cui 131,4 milioni sono arrivati direttamente da un contratto infragruppo Suning e 165,6 milioni da presunte “parti terze”. Flussi che l’advisor non esita a definire “di dubbia natura”, anomalie profonde che non hanno di fatto una spiegazione logica. A meno che, e questa è una delle supposizioni che si possono fare, quegli sponsor e quei contratti milionari “a tempo” siano serviti a uno scopo. Ovvero quello di sostenere l'attivo finanziario e bypassare la morsa dell’Uefa sul financial fair play. La condizione di equilibrio dei conti necessaria a poter scendere in campo. 

 

Non va dimenticato che l’Inter (con la Roma) era stata nel maggio del 2015 sanzionata dall’Uefa per il mancato rispetto dei parametri economico-finanziari. Da lì, un accordo con la stessa organizzazione europea, il cosiddetto settlement agreement, per rientrare nei parametri entro il 2019. Quando nel 2016 rileva l’Inter, Suning sa che incombe sulla testa della squadra lo spauracchio dei conti sotto sorveglianza. Occorre quindi disperatamente aumentare i ricavi, dato che sotto la sua gestione i costi continuano a correre. 

Suning non bada a spese in ingaggi e stipendi. I costi di calciatori e tecnici volano. Da 124 milioni del 2016 a 192 milioni nel 2019. Anche il resto dei costi operativi sale da 211 milioni nel 2016 a oltre 310 milioni del 2019. L’unico modo per calmierare le perdite rispettando l’accordo con l’Uefa è incrementare della stessa misura, se non di più, i ricavi. Quelli dei diritti Tv sono pluriennali e più di tanto non li si può far lievitare, gli incassi da gare sono nei bilanci delle società calcistiche la parte meno rilevante.

Restano i contratti da sponsor e le attività commerciali, l’unico ambito in cui si possono trovare e presto nuove fonti di ricavo. Et voilà, ecco che con Suning arrivano i famosi contratti di "sponsorship regionale" (cinesi). 87 milioni nel 2017 e poi altri 100 milioni negli anni successivi. È l’incremento più consistente nei ricavi totali dell’Inter. 

 

I bilanci parlano chiaro. Escludendo le plusvalenze dalle cessioni di giocatori ad altri club nel calciomercato, prima dell’era Suning i ricavi core nerazzurri, in un andamento piuttosto flat, raggiungono quota 176,1 milioni di euro per l’anno terminato al 30 giugno 2015 e 186 milioni nei 12 mesi successivi.

Il 28 giugno 2016 l’Inter cambia proprietà: complessivamente al termine dei tre esercizi di bilancio successivi (al 30 giugno 2017, 30 giugno 2018, 30 giugno 2019), il club è riuscito a realizzare “sponsorizzazioni cinesi” del valore di 297 milioni di euro, imprimendo una sorprendente crescita dei ricavi core del 46% (297 milioni su 651,5 milioni). Sono da rilevare però una serie di anomalie.

La prima: si tratta di società che con il calcio hanno poco a che fare. Il contratto da 10 milioni l’anno è con FullShare Holding un gruppo che ha attività in campo alberghiero e del turismo nel Sud est asiatico. Poi c’è il contratto con King Down Investment, meglio noto come Donkey Mother, un’agenzia di viaggi online con il marchio Ivmama. Poi c’è la società di marketing sportivo Beijing Advertising, meglio nota come iMedia. E, infine, una non specifica società cinese che assicura oltre alla fee di ingresso di 10 milioni, un contratto annuo da 25 milioni per pubblicizzare il marchio Inter in Cina, Malesia, Singapore e Indonesia (guarda caso la stessa nazione di provenienza della precedente proprietà, Thohir, a cui non viene in mente di ricorrere alla complessa architettura delle "sponsorizzazioni regionali” in area asiatica). Società di cui non si saprà mai l’intestazione sociale.

 

La seconda: i ricavi dalle “sponsorizzazioni regionali” fanno capolino letteralmente dal nulla nella stagione 2016-17 (87 milioni contro, alla stessa voce, i 351 mila euro dell'anno precedente nella gestione Thohir) e poi sembrano sparire all’improvviso tutti insieme (fra il 30 giugno e il 1° luglio) a metà 2019, nel momento cioè in cui il club mette a segno una performance migliore e può contare su alcuni giocatori superstar. I contratti “definiti in modo approssimativo” e non riscontrabili in pratiche simili da nessuno degli altri blasonati team del Vecchio Continente, fa notare l’advisor, sono in grado di fruttare flussi di pagamento superiori al valore nominale siglato grazie a un sistema di bonus aggiuntivi che si sono concretizzati durante l’esecuzione degli stessi.

 

La terza: ogni contratto prevede un’alta commissione d’ingresso, e nonostante questo gli sponsor regionali, solo 24 mesi dopo, non sembrano preoccuparsi di trovarsi di fronte a una risoluzione improvvisa del contratto (senza l’insorgere di cause legali), dovendo rinunciare all’elevato investimento iniziale (da far fruttare invece nel tempo). Alla fine nel 2019 questi contratti sono stati cancellati e l’Inter non ha potuto rimpiazzarli, trovando un altro compratore che subentrasse per la commercializzazione degli stessi diritti ("di denominazione", li definisce l'advisor).

E così dai contratti cinesi arrivano in un colpo solo giusto giusto quei 100 milioni all’anno che servono a tenere a bada l’aumento forte dei costi. Il gioco è fatto. L’Uefa nel maggio del 2019 decreta la fine della sorveglianza sui conti della squadra. Parametri rispettati grazie di fatto unicamente a quei provvidenziali contratti di “sponsorizzazione cinese” che Suning è riuscito a scovare in Cina. Tutto regolare, si dirà, sul piano contabile. Resta sullo sfondo quel tempismo perfetto. Magie del calcio. Affaritaliani.it ha chiesto spiegazioni sul documento all’Inter che non ha risposto.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
16 minuti fa, Antonio79 ha scritto:

Giusto per restare in tema di bilanci cartonati, ecco un articolo di calcioefinanza che racconta ciò che i finti moralisti hanno evitato di raccontarci. L'articolo è del 28 Ottobre di quest'anno, non di 2 anni fa, dunque decisamente recente:

 

Nonostante la perdita record nel bilancio, l’Inter al 30 giugno 2021 aveva un patrimonio netto positivo per 53,4 milioni di euro, sfruttando una norma di quello che viene chiamato DL Agosto (D.L. 104/2020, convertito nella Legge n. 126 del 13/10/2020), che permette di rivalutare a bilancio le immobilizzazioni immateriali. Una strada già sfruttata, ad esempio, dall’Udinese.

L’Inter ha così provveduto, tramite il giudizio di un perito indipendente, a rivalutare il marchio “Inter” e la Libreria Storica: una rivalutazione che ha avuto come effetto l’incremento del costo storico complessivo delle Immobilizzazioni immateriali per 212,141 milioni di euro, di cui 163,407 milioni riferibili al marchio “Inter” e 48,733 milioni riferibili alla Libreria Storica.

All’incremento di valore del marchio e della libreria storica, è stata così iscritta nel patrimonio del Gruppo una specifica riserva denominata “Riserva da rivalutazione ex art. 110 D.L. 104/2020” per 203,867 milioni di euro, al netto delle relative imposte differite (solamente per la quota imputabile all’IRAP), calcolate applicando l’aliquota fiscale in vigore alla data del presunto realizzo, pari a 8,273 milioni. Il club, infatti, ha scelto di non ha optare per il pagamento dell’imposta sostitutiva, ma versare la cifra complessiva.

In questo modo, quindi, l’Inter ha potuto iscrivere nel patrimonio netto una riserva che ha permesso di riportare in utile il patrimonio netto stesso. Inoltre, in tal senso ha avuto effetto positivo anche la rinuncia, da parte di Suning, al rimborso di finanziamenti soci per complessivi 132,1 milioni nel corso dell’esercizio, che sono stati convertiti e inseriti a patrimonio netto come “riserva versamento soci in c/futuro aumento di capitale”.
 

Complessivamente, quindi, dal patrimonio netto negativo per 36,949 milioni al 30 giugno 2020, l’Inter al 30 giugno 2021, nonostante il risultato consolidato negativo per 245,579 milioni, aveva un patrimonio netto positivo per 53,451 milioni grazie alla riserva di valutazione dal marchio e dalla libreria per 203,867 milioni e dalla riserva per rinunce ai finanziamento da parte di Suning per 132,112 milioni.

 

A che servono le plusvalenze?

Sarebbe divertente conoscere il nome del "consulente indipendente"...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 minuti fa, Verba volant ha scritto:

L'indagine è a carico di ignoti..è già fuffa prima ancora di partire

Beh in effetti di più ignoto della proprietà dell'inter non esiste niente ..

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
10 minuti fa, davjuve ha scritto:

Fuffa come su di noi.

Noi a bilancio non abbiamo iscritto sponsorizzazioni farlocche o altri magheggi come le immobilizzazioni immateriali fatte da un perito.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Adesso, BLACKEAGLE ha scritto:

Noi a bilancio non abbiamo iscritto sponsorizzazioni farlocche o altri magheggi come le immobilizzazioni immateriali fatte da un perito.

Procura di Milano:

 

maxresdefault.jpg

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.