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Fantomas

Manfredi (Antimafia): "Le accuse alla Juve traballano. L'intercettazione? Non si trova. Se esistesse, dimostrerebbe contatti Agnelli-'Ndrangheta"

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Manfredi, membro dell'Antimafia: "Le accuse alla Juve traballano"

 

TORINO, 25 marzo 2017 - Buongiorno Manfredi, ci vuole spiegare il "giallo dell’intercettazione” citata dal procuratore federale presso la Commissione Antimafia, ma di cui non sembra esserci traccia nelle carte del processo?

«Vorrei premettere che i processi sia giudiziari che sportivi si celebrano nelle aule e non sui giornali, tuttavia sto osservando che nel frattempo qualcuno inonda le redazioni di intercettazioni che non centrano con la vicenda e sono dei "falsi scoop". Se chi diffonde le intercettazioni volesse davvero innescare uno scoop, allora dovrebbe tirare fuori l'intercettazione riferita nelle audizioni presso la commissione (quella raccontata da Pecoraro) e che non riusciamo a trovare da nessuna parte e che, qualora fosse autentica, potrebbe dimostrare i contatti fra il presidente della Juventus e la 'Ndrangheta. Se esistesse, naturalmente, perché finora non l'abbiamo trovata e il castello traballa».

 

Dove può essere finita?

«La risposta ce la darà la Procura di Torino che è l'unica depositaria della, diciamo, verità, visto che l'inchiesta è stata fatta da loro e la procura federale ha semplicemente ereditato le loro carte, che per altro sono anche a disposizione della Juventus e dell’Antimafia, in quelle carte non c'è, ora la presidente Bindi ha chiesto alla Procura di Torino se per caso esiste del materiale che non d è stato inviato. Aspettiamo una risposta in tempi brevi e si farà chiarezza».

 

Nel frattempo non si può desecretare l’intervento di Pecoraro all’Antimafia per conoscere il contenuto di questa famigerata intercettazione?

«L'ho chiesto personalmente alla presidente Bindi, ma al momento non è stata presa una decisione. Vedremo nei prossimi giorni, soprattutto vedremo se esiste questa intercettazione».

 

Ma è un'intercettazione così importante?

«Se fosse autentica, si dimostrerebbe la consapevolezza da parte di Andrea Agnelli del coinvolgimento di Dominello con la 'Ndrangheta. Insomma, sarebbe qualcosa di abbastanza pesante. Ma la cosa strana è che questa intercettazione non risulta neppure negli atti del deferimento del procuratore federale (Pecoraro ndr) per il processo sportivo. lnsomma, un piccolo mistero oppure tanta confusione in chi ha messo mano sulle carte di Torino».

 

Intanto di intercettazioni ne circolano due.

«La prima è quella nella quale alcuni media hanno confuso Dominello con Grancini, uno dei leader della curva a cui Agnelli fa riferimento come un personaggio che "uccide". Ora, al di là di qualsiasi considerazione su Grancini che a mio parere è uno di quei personaggi di cui bisognerebbe ripulire le curve, non si tratta apparentemente di un affiliato legato alla N'drangheta e non si tratta della telefonata in questione. Oltretutto mi sembra che in quel dialogo si evinca che la Juventus non sia propensa al dialogo con queste figure e mi sembra un atteggiamento giusto».

 

Nella seconda intercettazione circolata si parla dell’arresto dei fratelli di Dominello.

«Esatto. E, intanto non è Agnelli che parla, ma è D'Angelo che dialoga con l'ex direttore marketing Calvo che rimane per lo più in silenzio meravigliato. La telefonata risale alla scorsa estate, quando la Juve era intercettata e scattano i primi interrogatori, a fatti già avvenuti. E anche in questo caso mi sembra un dialogo che testimo ni la buona fede dei protagonisti. D'Angelo è sorpreso e preoccupato dell'arresto dei fratelli di Dominello, come a significare che non c'e ra consapevolezza delle sue possibili connessioni con la N'drangheta. E sottolinea come loro hanno "sempre parlato con quello incensurato". Insomma, neppure questa è l'intercettazione di cui tanto si paria e non aggiunge nulla in quanto si svolge a fatti avvenuti».

 

Nel frattempo, tuttavia, la Juventus continua a essere associata aila Ndrangheta...

«Cosa che al momento non è assolutamente vera. E' iniziato il processo penale e in quella sede i dipendenti della Juventus sono entrari come testimoni e ne escono come testimoni. E non esistono riscontri per affermare il contrario».

 

Fonte: Tuttosport (Guido Vaciago)

 

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Non sapevano davvero come attaccare la Juve e si sono "appiccicati" a questa str*nzata dei biglietti. Sembra l'abbiano cercata con il lanternino, con famigerata intercettazione fantasma a seguito. E intanto il danno d'immagine della Juventus e di Andrea Agnelli non fa altro che aumentare. Tutto questo per qualche biglietto di una curva, ma ci rendiamo conto di quello che stanno facendo questi?

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Buongiorno Manfredi, ci vuole spiegare il "giallo dell’intercettazione” citata dal procuratore federale presso la Commissione Antimafia, ma di cui non sembra esserci traccia nelle carte del processo?

«Vorrei premettere che i processi sia giudiziari che sportivi si celebrano nelle aule e non sui giornali, tuttavia sto osservando che nel frattempo qualcuno inonda le redazioni di intercettazioni che non centrano con la vicenda e sono dei "falsi scoop". Se chi diffonde le intercettazioni volesse davvero innescare uno scoop, allora dovrebbe tirare fuori l'intercettazione riferita nelle audizioni presso la commissione (quella raccontata da Pecoraro) e che non riusciamo a trovare da nessuna parte e che, qualora fosse autentica, potrebbe dimostrare i contatti fra il presidente della Juventus e la 'Ndrangheta. Se esistesse, naturalmente, perché finora non l'abbiamo trovata e il castello traballa».

 

Ma è un'intercettazione così importante?

«Se fosse autentica, si dimostrerebbe la consapevolezza da parte di Andrea Agnelli del coinvolgimento di Dominello con la 'Ndrangheta. Insomma, sarebbe qualcosa di abbastanza pesante. Ma la cosa strana è che questa intercettazione non risulta neppure negli atti del deferimento del procuratore federale (Pecoraro ndr) per il processo sportivo. lnsomma, un piccolo mistero oppure tanta confusione in chi ha messo mano sulle carte di Torino».

 

Intanto di intercettazioni ne circolano due.

«La prima è quella nella quale alcuni media hanno confuso Dominello con Grancini, uno dei leader della curva a cui Agnelli fa riferimento come un personaggio che "uccide". Ora, al di là di qualsiasi considerazione su Grancini che a mio parere è uno di quei personaggi di cui bisognerebbe ripulire le curve, non si tratta apparentemente di un affiliato legato alla N'drangheta e non si tratta della telefonata in questione. Oltretutto mi sembra che in quel dialogo si evinca che la Juventus non sia propensa al dialogo con queste figure e mi sembra un atteggiamento giusto».

 

Nel frattempo, tuttavia, la Juventus continua a essere associata alla Ndrangheta...

«Cosa che al momento non è assolutamente vera. E' iniziato il processo penale e in quella sede i dipendenti della Juventus sono entrati come testimoni e ne escono come testimoni. E non esistono riscontri per affermare il contrario».

 

Ecco. Almeno leggetevi sto sunto .ok

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Un conto è toccare terze persone, e la Società per, all'epoca di farsopoli, nebulosi giochi di potere.

Stavolta, a parte i nuovi interessi e progetti in gioco (Continassa, eccetera) hanno direttamente toccato la Famiglia.

O questa fantomatica intercettazione salta fuori, oppure i legali degli Agnelli interverranno in modo pesante.

E ho idea che vedremo cadere parecchie teste

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Se l'intercettazione non esiste subito partire con querele

In primis un certo "giornale" che ha subito cavalcato l'onda come "ai bei tempi" di farsopoli

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In effetti chi sta fornendo queste intercettazioni ai giornali ha dei motivi poco chiari, visto che non c'entrano nulla con l'inchiesta e non dimostrano niente.. l'unica intercettazione che devono trovare è quella che il Pecoraro ha riferito alla commissione antimafia. Se non la trovano vuol dire che ha mentito. Punto.

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Un conto è toccare terze persone, e la Società per, all'epoca di farsopoli, nebulosi giochi di potere.

Stavolta, a parte i nuovi interessi e progetti in gioco (Continassa, eccetera) hanno direttamente toccato la Famiglia.

O questa fantomatica intercettazione salta fuori, oppure i legali degli Agnelli interverranno in modo pesante.

E ho idea che vedremo cadere parecchie teste

E questo accadrà,stanne certo.

 

Questa vicenda diventerà un boomerang per chi voleva infangarci. Ne usciamo pulitissimi e quelli che ci accusano dovranno pure chiedere scusa.. sefz

Senza contare i prossimi dispetti di mercato che faremo.

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la situazione sembra mettersi bene

speriamo però che questa intercettazione non esista davvero, e non si tratti di un errore di procedura

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??????

 

Ora l'intercettazione fantasma non è più quella tra Calvo e D'Angelo ma un'altra ancora? Ho capito bene?

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troppo clamore intorno a questa fantomatica intercettazione. che poi se esistesse ci sarebbe da chiedersi come mai la procura di torino non l'ha ritenuta rilevante.

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Una cosa che mi fa stare relativamente tranquillo è che se davvero questa intercettazione esistesse, il pecoraio NON avrebbe potuto NON allegarla al deferimento. Sarebbe stata la "prova regina", impossibile che se la sia dimenticata.

Sarebbe come se in un caso di omicidio il PM avesse in mano la foto dell'assassino mentre uccide la sua vittima e non la allegasse all'atto di accusa, limitandosi a dire "esiste poi una foto dove si vede A che ammazza B"...

 

Dai, non è possibile!

Se non c'è vuol dire che non esiste e che quanto riferito dal pecoraio all'antimafia o è frutto di una semplice deduzione personale estrapolata, oppure è un taglia e cuci farlocco, che in entrambi i casi non potrebbero passare come prove davanti al giudice federale (motivo per il quale non è stata allegata al deferimento).

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