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Fantomas

CorSera: Perché si diventa juventini? Dalle vittorie alla tradizione familiare alla passione per i suoi campioni. Il ruolo di Sivori negli anni '50

Post in rilievo

Ho scritto che Juventini si nasce per quello che rappresenta: cultura del lavoro, professionalità e rispetto. Non tifo Juve per eredità, tifo Juve perché mi rappresenta, è fonte d'isirazione, non è solo "pallone", il 2006 ha rafforzato questi sentimenti.

 

 

Condivido sicuramente, anche se non ho ben capito il senso del tuo post sai??

 

perchè se ti rappresenta per tutto quello che hai scritto, vuole dire che hai iniziato a tifare relativamente tardi con l'età....perchè ad esempio, mia figlia che ha 2 anni, tiferà Juventus (anche perchè altrimenti la sbatto fuori casa...asd) perchè le verrà tramandato da me che sono il padre (o come hanno scritto altri, per vari parenti o comunque per altre situazioni legate ad amici, compagni di classe, etc).....non certo dalla cultura del lavoro o dalla professionalità .

 

Queste ti rappresentano una volta che ne capisci il significato....e quindi bisogna essere un pò più grandicelli. :)

 

 

tutto comuq

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In ordine cronologico:

- per "colpa" di mia sorella,

- per Roberto Bettega,

- perchè ai mondiali di Argentina 78 (la competizione che mi fece innamorare del calcio) era più facile entusiasmarsi per Cabrini, Rossi, Scirea, Bettega, Tardelli e Zoff, rispetto a Bini, Selvaggi, Muraro, Buriani e Castellini.

- per Platini, Del Piero, Zidane, Sivori (visto solo su Youtube), Baggio.....devo continuare?

- perchè tifare Juve, ma Juve veramente, vuol dire essere contro,

- perchè basta guardare i due minuti e rotti di dialogo Del Piero-Dybala a Sky per non aver bisogno di aggiungere altro.

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Non riesco a ricordare il motivo per il quale sono diventato Juventino. Mio padre è tifosissimo dell'Inter e quando avevo 4 o 5 anni mi faceva sfogliare i cataloghi con i prodotti nerazzurri indossati da Berti, Klinsmann e Brehme. Invano.

Evidentemente sono nato col sangue bianco e nero.

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Condivido sicuramente, anche se non ho ben capito il senso del tuo post sai??

 

perchè se ti rappresenta per tutto quello che hai scritto, vuole dire che hai iniziato a tifare relativamente tardi con l'età....perchè ad esempio, mia figlia che ha 2 anni, tiferà Juventus (anche perchè altrimenti la sbatto fuori casa...asd) perchè le verrà tramandato da me che sono il padre (o come hanno scritto altri, per vari parenti o comunque per altre situazioni legate ad amici, compagni di classe, etc).....non certo dalla cultura del lavoro o dalla professionalità .

 

Queste ti rappresentano una volta che ne capisci il significato....e quindi bisogna essere un pò più grandicelli. :)

 

 

tutto comuq

 

Non ho cominciato a tifare tardi con l'età, già da piccolo tifavo Juve in ambiente misto, papà juventino, nonno interista, uno zio prescritto, un altro del toro (unico siciliano che conosco) e uno zio riommers. Da piccolo la maggior parte tifavano Milan e Inter con Juve in calo (sono dell'81). Ho contnuato a tifare Juve, non perché vincesse, con il tempo è arrivata la triade, l'autofinanziamento, la progettualità. Gli altri spendevano, noi prendevamo da Atalanta, Sampdoria, Padova ecc ... E vincevamo, vedevi in campo classe, ma anche intelligenza, voglia di sudare, grinta e voglia di sbranare gli avversari. Nessuna scusa per le sconfitte, neanche di fronte agli errori. Testa bassa e pedalare, questo è quello che mi ha fatto innamorare della Juve a 360 gradi, valori che ho apprezzato dall'adolescenza ad oggi.

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Forse sarà stato l'Heysel (ma ero così piccolo)

Ma io i primi ricordi fortemente bianconeri li ho vissuti in un periodo di vacche magrissime, compravo Hurrà Juventus quando le copertine erano dedicate a Rush e Tricella

Mio padre era milanista (ha smesso di seguire il Milan quando lo comprò Berlusconi)

Forse influì anche il fatto che il mio migliore amico delle elementari era juventino pure lui, ma penso che fu un sostegno reciproco

Erano begli anni, si tifava anche se si andava male, senza problemi.

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Vincere facile una *. Abbiamo dovuto sopportare 6 anni atroci, prima in b e poi con squadre oscene. Presi per il *, smantellati, umiliati. Sempre al centro dell attenzione e presi come capro espiatorio della fame nel mondo tra un po'.

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in famiglia siamo divisi equamente tra juventini e indaisti. Ma adoravo Baggio quando era da noi. Scelta scontata :d

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Grazie alla mamma @@

 

e sono diventato juventino negli anni post-platini... in cui non si vinceva un caspio.... quindi basta dire "perché è più facile"... col caspio.

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Sono juventino grazie a mamma (che ad una cena di lavoro a Torino mi aveva portato a casa foto ed autografo di Stefan Reuter :d ) e a Roberto Baggio di cui ero follemente innamorato (calcisticamente ovvio). Per anni mio papà ed un suo amico hanno provato a farmi diventare milanista, corrompendomi con regali vari, ma sono riuscito a resistere :risata3:

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amore a prima vista! in seconda elementare, mi fecero vedere gli stemmi di tutte le squadre di serie A(oltre alle partite).....fui colpito in modo anomalo da quello della Juve(stemma e squadra)! capi' anni dopo che fu amore a prima vista :)

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In una famiglia dove il calcio non era seguito, la fortuna volle che mi regalassero in prima elementare un astuccio riciclato con lo stemma di una squadra di serie A...indovinate quale? Da allora è stata la compagna fedele e vincente della mia ormai lunga esistenza.

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Fede tramandata da mio padre...nel periodo in cui ancora avevamo un buon rapporto

Vabbè almeno di questo lo ringrazio

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"Vincere facile" è la scusa più banale per denigrare un tifoso.

 

Seguo la Juve dalla serie B e l'amore per una squadra nasce (o c'è sempre stato) per motivi che vanno oltre queste stupidaggini.

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Ero piccolo (ancora andavo in seconda elementare), ero col mio "compagno del cuore" davanti al presepe fatto dalla nostra classe, lui mi chiese per quale squadra tifassi (lui era juventino), per compiacerlo dissi Juventus. Da quel momento mi sono innamorato dei nostri colori.

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Articolo cretino e falso. Io sono nato nel 1960 e diventato tifoso della Juventus facendo le figurine, perché mi piaceva la casacca bianconera, pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi con risvolti bianconeri, stop. Non seguivo il Campionato, non sapevo neppure se la Juve vincesse o meno scudetti, coppe e quant'altro, almeno fino al 1971/72, quando capitò che la Juve comprò Haller, giocatore tedesco che adoravo, in arrivo dal Bologna e in campo nella Finale Mondiale del 1966 a Londra con la sua Germania contro l'Inghilterra. Preso Haller ebbi il mio giocatore preferito in maglia bianconera e non chiedevo altro alla vita, in tempo per vedere la prima Finale Coppa dei Campioni persa, 1973 contro l'Ajax degli olandesi volanti, quelli veri !

Mio padre non seguiva il calcio, mia madre essendo io diventato juventino, simpatizzava per la Juve, ma fermati li, parenti e amici erano tutti laziali o romanisti, peggio a scuola e poi dopo, uno addirittura del St. Etienne ai tempi di quando ci giocava Platini ! Quindi niente emulazione, niente eredità, niente tifo per chi vince, niente di niente se non la nostra divisa, magnifica, unica e inimitabile (salvo quando ce la rovinano, ma questa è altra storia).

Esser juventini è facile ? Non mi pare. Qui a Roma, ma un pò ovunque, si deve essere quasi principi del foro, per esser pronti a difendere i nostri colori dalla feccia umana che ci butta fango addosso in ogni momento, sempre a combattere e a litigare, per strada, in ufficio, al bar, con gli amici, sui forum, sui giornali.....................e che ca..............!!!!! E per voi è facile essere juventini ? Ma va bene, molti nemici.............ecc. ecc.

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