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CR50

Le Monde: "Il calcio non recupera più il suo tempo perduto"

Post in rilievo

no al tempo effettivo, la morte del calcio.

Vanno punite le perdite di tempo e basta, ed essere severi su questo punto, il resto fa parte del gioco.

Invece i minuti di recupero vanno dati e non devono avere il braccino corto.Scattato il novantesimo minuto andrebbero assolutamente vietate le sostituzioni, i minuti di recupero (visto che sono un recupero) andrebbero giocati tutti . Il recupero potrebbe essere giocato anche col tempo effettivo

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1 ora fa, Yep ha scritto:

non capisco cosa abbia di tanto complesso stoppare il cronometro a gioco fermo, il conservativismo di alcuni è stucchevole.

perché lo rende un gioco a fasi fisse e non dinamiche. La differenza tra il football americano e il calcio non sta nel tempo effettivo o continuato, ma nelle situazioni di gioco generate dal fatto che si può fermare il tempo.
Nel football americano una situazione di attacco è quasi sempre solo di attacco. Può succedere che un difensore intercetti la palla e faccia contropiede, ma non è la norma come nel calcio, dove il contropiede è invece un'azione di tipo risolutivo (cioè che porta al goal) se non dominante, quanto meno dello stesso valore dell'azione costruita volontariamente per segnare. Nel football americano invece l'attaccante fa quasi sempre l'attaccante e il difensore fa quasi sempre il difensore.

Questo dipende sì dal fatto che schieri due squadre diverse a seconda della situazione di gioco, ma è resa possibile anche dal tempo effettivo, che ti permette di adoperare schemi a bocce ferme. Tutti si mettono a loro posto e ci si concentra solo sull'azione (o meglio su quella fase di gioco) e di meno sulla possibilità di ribaltamento.

Se dai la possibilità di organizzazione (perché fermi il gioco), il calcio diventa uno sport di fasi. Attenzione, già lo sta diventando (ed è quello che sottolinea il post de Le Monde) sui calci piazzati. Solo che adesso lo paghi in termini di tempo ridotto e quindi hai un incentivo alla rimessa in gioco entro 1 minuto, 1 minuto e mezzo (che resta un'eternità). Senza questo incentivo, i tempi si dilaterebbero ancora di più, come di fatto succede nel football americano.

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Al netto del Var, una partita di calcio è fatta anche di questi momenti. Non sono d'accordo nel definirli tempo perso

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Sembra che il post sia diventato un semplice sondaggio manicheo sull'introduzione del tempo effettivo: riguardo al secondo grafico invece cosa ne pensate?

Da esso risulta che la Serie A è il campionato dove si gioca di più (quasi 60') e la Liga quello dove le partite hanno il tempo reale inferiore (57' circa).
C'è altresì da dire che tale differenza è abbastanza piccola (3', ovvero ~5%)!

 

Nella stessa pagina da cui questa statistica è tratta abbiamo anche trovato quest'altro grafico (molto mal fatto da un punto di vista grafico, ma tant'è…) abbastanza sorprendente in quanto sfata un altro mito: quello dell'esageratamente spezzettato gioco della serie A (a causa degli arbitri e non solo).

 

Ebbene, risulta che Serie A e Bundesliga presentano il maggior numero di sequenze di gioco per partita (~107) rispetto alla Premier (~100). Qui la differenza è leggermente più importante (~7%), e potrebbe essere dovuta ad una maggiore velocità di gioco media in Inghilterra: qualcuno ha sotto mano dati su km percorsi e velocità medie in partite di Premier e Serie A?

fig3.png

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9 minuti fa, Fimow ha scritto:

perché lo rende un gioco a fasi fisse e non dinamiche. La differenza tra il football americano e il calcio non sta nel tempo effettivo o continuato, ma nelle situazioni di gioco generate dal fatto che si può fermare il tempo.
Nel football americano una situazione di attacco è quasi sempre solo di attacco. Può succedere che un difensore intercetti la palla e faccia contropiede, ma non è la norma come nel calcio, dove il contropiede è invece un'azione di tipo risolutivo (cioè che porta al goal) se non dominante, quanto meno dello stesso valore dell'azione costruita volontariamente per segnare. Nel football americano invece l'attaccante fa quasi sempre l'attaccante e il difensore fa quasi sempre il difensore.

Questo dipende sì dal fatto che schieri due squadre diverse a seconda della situazione di gioco, ma è resa possibile anche dal tempo effettivo, che ti permette di adoperare schemi a bocce ferme. Tutti si mettono a loro posto e ci si concentra solo sull'azione (o meglio su quella fase di gioco) e di meno sulla possibilità di ribaltamento.

Se dai la possibilità di organizzazione (perché fermi il gioco), il calcio diventa uno sport di fasi. Attenzione, già lo sta diventando (ed è quello che sottolinea il post de Le Monde) sui calci piazzati. Solo che adesso lo paghi in termini di tempo ridotto e quindi hai un incentivo alla rimessa in gioco entro 1 minuto, 1 minuto e mezzo (che resta un'eternità). Senza questo incentivo, i tempi si dilaterebbero ancora di più, come di fatto succede nel football americano.

premetto che non sono un esperto di entrambi li sport da te citati, quindi chiedo scusa in anticipo in caso di inesattezze..

nel Basket il gioco è continuo e non ci sono perdite di tempo, i giocatori rientrano subito in difesa, ciò che fa la differenza sono i time out..

 

il Football americano invece è uno sport che si ferma di continuo, non è paragonabile in nulla al calcio imo.

 

Detto questo, in caso di tempo effettivo nel calcio, andrebbe specificato che la ripresa del gioco deve essere il più veloce possibile, in caso contrario i giocatori vanno sanzionati.

 

In questo modo non vedo come possano effettivamente cambiare le dinamiche di gioco, stessimo parlando di time out o di ripresa del gioco ad ogni recupero palla capirei.. ma a me sembra che questo fattore venga ingigantito.

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Tempo effettivo. E ci siamo risolti il problema di tutte le manfrine di gente che si rotola a terra, di raccattapalle che scompaiono, di portieri che si allacciano sei volte la scarpa prima di rinviare e così via...

Col Chievo (il loro atteggiamento è stato oltremodo vergognoso) solo 51 minuti di gioco effettivo.

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32 minuti fa, Fimow ha scritto:

mettiamola così, con il tempo continuato, hai interesse a rimettere in gioco subito il pallone in situazione di pareggio o se sei sotto, e a perdere tempo se sei sopra, ma solo quando mancano diciamo almeno 20 minuti.

Con il tempo effettivo e fermo, non hai mai interesse a rimettere in gioco subito il pallone, paradossalmente.Io sono appassionato di un gioco con fasi di gioco fisse e tempo inesistente cioè il baseball. In una situazione sotto pressione, il lanciatore preferisce la concentrazione alla giocata repentina, prendendosi molto più tempo prima della messa in gioco.

Allo stesso modo, che tu debba segnare per recuperare o per passare in vantaggio o che tu debba difendere, prima di rimetterla in gioco aspetterai una migliore posizione dei tuoi giocatori, uno schieramento perfetto e funzionale all'azione che vuoi conseguire (difesa o attacco). In sostanza un calcio da fermo o una rimessa laterale prenderebbero paradossalmente molto più tempo morto. Vero, non viene "contato", ma questo tempo  morto aggiuntivo contribuirebbe a rendere il calcio un gioco sempre più di posizione come lo è il football americano. 

vedi sopra

Ma guarda che con il tempo effettivo non puoi stare più di un tot di secondo con il pallone tra le mani/piedi fuori dal campo

L'esempio può essere preso dal calcio a 5 , hai un tot di secondo per battere una rimessa , un rilancio dal fondo , un corner .

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2 minuti fa, Yep ha scritto:

premetto che non sono un esperto di entrambi li sport da te citati, quindi chiedo scusa in anticipo in caso di inesattezze..

nel Basket il gioco è continuo e non ci sono perdite di tempo, i giocatori rientrano subito in difesa, ciò che fa la differenza sono i time out..

 

il Football americano invece è uno sport che si ferma di continuo, non è paragonabile in nulla al calcio imo.

 

Detto questo, in caso di tempo effettivo nel calcio, andrebbe specificato che la ripresa del gioco deve essere il più veloce possibile, in caso contrario i giocatori vanno sanzionati.

 

In questo modo non vedo come possano effettivamente cambiare le dinamiche di gioco, stessimo parlando di time out o di ripresa del gioco ad ogni recupero palla capirei.. ma a me sembra che questo fattore venga ingigantito.

Però attenzione: il basket non ha solo il tempo effettivo e i time out, ma anche i 24'' max per ogni possesso — e questo fa tutta la differenza del mondo.

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30 minuti fa, Fimow ha scritto:

perché lo rende un gioco a fasi fisse e non dinamiche. La differenza tra il football americano e il calcio non sta nel tempo effettivo o continuato, ma nelle situazioni di gioco generate dal fatto che si può fermare il tempo.
Nel football americano una situazione di attacco è quasi sempre solo di attacco. Può succedere che un difensore intercetti la palla e faccia contropiede, ma non è la norma come nel calcio, dove il contropiede è invece un'azione di tipo risolutivo (cioè che porta al goal) se non dominante, quanto meno dello stesso valore dell'azione costruita volontariamente per segnare. Nel football americano invece l'attaccante fa quasi sempre l'attaccante e il difensore fa quasi sempre il difensore.

Questo dipende sì dal fatto che schieri due squadre diverse a seconda della situazione di gioco, ma è resa possibile anche dal tempo effettivo, che ti permette di adoperare schemi a bocce ferme. Tutti si mettono a loro posto e ci si concentra solo sull'azione (o meglio su quella fase di gioco) e di meno sulla possibilità di ribaltamento.

Se dai la possibilità di organizzazione (perché fermi il gioco), il calcio diventa uno sport di fasi. Attenzione, già lo sta diventando (ed è quello che sottolinea il post de Le Monde) sui calci piazzati. Solo che adesso lo paghi in termini di tempo ridotto e quindi hai un incentivo alla rimessa in gioco entro 1 minuto, 1 minuto e mezzo (che resta un'eternità). Senza questo incentivo, i tempi si dilaterebbero ancora di più, come di fatto succede nel football americano.

ma col tempo effettivo l'arbitro si limiterebbe a fermare il cronometro solo se il gioco è già interrotto, sfavorisce molto l'interruzione del gioco, e secondo me la regola del vantaggio troverebbe maggior applicazione . il senso di questa innovazione sarebbe opposto a quello che scrivi, cioè diminuire le perdite di tempo a gioco fermo. col tempo effettivo ,se si giocasse per 90 min, avresti sì più situazioni a gioco fermo, ma anche più contropiedi, più passaggi, più tiri, più tutto.

 

il problema del tempo effettivo è puramente estetico, che poi in realta sarebbe di per sé il punto fondamentale.

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20 minuti fa, forzarugani ha scritto:

Mai vista una partita di basket? C'è il tempo effettivo, e quando si riprende dal gioco fermo, con una rimessa da bordo campo, si hanno 5 secondi per eseguirla, se no c'è cambio possesso. Se nessuno si presenta a raccogliere la palla per rimettere (non capita praticamente mai) scatta il fallo tecnico. Basta mettere la norma e farla rispettare.

Si mette che chi deve rimettere in gioco o far ripartire da gioco fermo, deve farlo entro 5 secondi da quando l'arbitro ha fischiato. Se l'arbitro ravvisa che si perda troppo tempo tra raccattapalle e giocatori di una squadra, assegna il cambio di possesso. Fin troppo semplice.

per rimessa in gioco non intendo solo dal fondo, ma anche una rimessa laterale. Un campo di basket è grosso 15 volte in meno di un campo da calcio, se io spazzo la palla in touche a 90 metri da me durante una situazione di contropiede, devi dare almeno 10, se non 15, secondi prima del fallo tecnico.
Poi ripeto, il concetto che sottolineavo non era la velocizzazione della rimessa in gioco, ma una diversa concezione, più a "fase di gioco" che non a "fluidità della manovra". Lo vediamo già oggi con i calci da fermo che si sono affermati come situazione molto privilegiata, tant'è che a occhio e croce 1/3 dei goal ormai vengono da lì. Con il tempo effettivo non voglio dire che la metà dei goal sarebbe originata da calci da fermo, ma le "situazioni" o le "fase fisse" diventerebbero dominanti ai danni di azioni fluide come i contropiedi o le verticalizzazioni secche, ad esempio. Perché il tempo effettivo porta a un miglior "posizionamento", dal momento che allunga (o rende possibile allungare) i tempi di gioco

8 minuti fa, Yep ha scritto:

premetto che non sono un esperto di entrambi li sport da te citati, quindi chiedo scusa in anticipo in caso di inesattezze..

nel Basket il gioco è continuo e non ci sono perdite di tempo, i giocatori rientrano subito in difesa, ciò che fa la differenza sono i time out.

il basket si gioca su un campo 15 volte più piccolo di uno da calcio. Non è paragonabile il numero di "passi" fatti da un offendente per tornare in difesa sul parquet, rispetto a quelli che fa una mezz'ala dopo un'incursione per riprendere la posizione. Tanto che hanno fisici completamente diversi.

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un modo "poco invasivo" sarebbe quello di regolare il tempo di recupero sulla statitistica del tempo effettivo...

 

ad esempio si stabilisce che le partite debbano avere un tempo effettivo di gioco minimo di 60'...

 

Se al 90' ... il tempo effettivo giocato e' 55'... il tempo di recupero e' 5' + i minuti computati secondo i criteri tadizionali....

 

se invece il tempo effettivo di gioco e' pari o superiore a 60' ... recupero computato solo secondo i criteri tradizionali.

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Non serve nessun tempo effettivo che snaturerebbe il calcio ma semplicemente dare piu' recupero, cosa diventata essenziale con la VAR che fa perdere un sacco di tempo e per colpa degli arbitri che permettono che si perda troppo tempo per punizioni, calcio d'angolo e rimesse dei portiere.

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Ci vuole il tempo effettivo così i giocatori smettono di rotolarsi per terra, gli allenatori smettono di fare cambi al 93esimo e i raccattapalle di Napoli smettono di cercare il pallone...

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a me il tempo effettivo non piace per niente, mi sembra una cosa fredda

a volte può essere un fastidio enorme, ma il fatto che una squadra possa "gestire" il tempo a suo piacimento, per quanto discutibile, aggiunge pathos e umanità al calcio

naturalmente senza abusarne

ad esempio, se un giocatore sta a terra per + di 1-2 minuti l'arbitro lo deve far uscire dal campo e la squadra resta in 10 finchè non rientra o viene sostituito

 

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Non sono molto d'accordo con questa analisi. 
Una delle perplessità che accompagnarono l'introduzione della VAR era proprio lo spezzettamento del ritmo, le pause, in uno sport che era caratterizzato da uno solo intervallo a cavallo dei due tempi e che non contemplava i time out.

Adesso che hanno deciso di introdurla, direi che non possiamo fare altro che accettare i tempi della VAR, perché una VAR che sbagliasse per eccessiva fretta, per l'ansia di dover dissipare in 30 secondi un'interpretazione su un episodio dubbio, sarebbe più deleteria di una decisione arbitrale sbagliata prima dell'era della VAR.
In altre parole, se hai deciso di introdurre la VAR a supporto dell'arbitro, devi prenderti tutto il tempo necessario affinché la decisione finale sia ponderata e valutata nella maniera più accurata possibile.

Anche per il tempo che si perde per i calci piazzati dal limite, direi che c'è ben poco da fare: una buona parte se ne va via con l'arbitro che misura la distanza e disegna la linea con la bomboletta e che controlla che non avvengano disturbi tra gli uomini schierati in barriera. Possiamo eliminare questi adempimenti? Certamente no, sennò la sera apriti cielo... "Si vedeva a occhio nudo che la barriera era si è no a sette metri!".."C'è stata una spinta evidentissima dell'attaccante nei confronti della barriera che ha creato il buco dove è passato il pallone".

Quindi forse bisognerebbe cambiare la testa dei tifosi e auspicare un'accettazione serena dell'errore arbitrale (ovvero pura utopia).

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14 minuti fa, Juvecentus84 ha scritto:

a me il tempo effettivo non piace per niente, mi sembra una cosa fredda

a volte può essere un fastidio enorme, ma il fatto che una squadra possa "gestire" il tempo a suo piacimento, per quanto discutibile, aggiunge pathos e umanità al calcio

naturalmente senza abusarne

ad esempio, se un giocatore sta a terra per + di 1-2 minuti l'arbitro lo deve far uscire dal campo e la squadra resta in 10 finchè non rientra o viene sostituito

 

Infatti le perdite di tempo più fastidiose sono quelle per i finti infortuni. La soluzione sarebbe assai semplice: quando un giocatore rimane a terra l'arbitro ferma sì il gioco ma il giocatore deve stare fuori dal campo per 3 minuti. Infatti se l'infortunio è così grave da non far rialzare un giocatore vuol dire che per provare a rientrare in campo le cure necessarie richiederebbero veramente diversi minuti. Smetterebbero tutti di fingere immediatamente, per lievi traumi i giocatori andrebbero verso la panchina a farsi curare 

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1 hour ago, forzarugani said:

 

Ma che domande sono? Per iniziare in contemporanea funziona esattamente come i match normali. Per finire in contemporanea... nessuna partita finisce in contemporanea, neanche con le attuali regole, in quanto i tempi di recupero di primo e secondo tempo sono variabili, e spesse volte ci sono ritardi negli intervalli...

Ti sbagli proprio, i recuperi attuali sono minimi nel primo tempo, dunque si può far scendere i giocatori in campo per i secondi tempi allo stesso momento.

 

A fine partita, con 2-3 minuti di scarto massimo non puoi fare calcoli.

 

Col nuovo sistema, tutti perderebbero tempo per vedere come finisce l'altra partita. Ci potrebbero passare anche 10 minuti, lì i conti puoi farli eccome.

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3 ore fa, Sokol ha scritto:

Non saprei  ma di sicuro gli arbitri devono iniziare a intervenire quando ci creano situazioni chiare di perdita di tempo...

.quoto esempio il giocatore a terra che va fuori dal campo prima di rientrare deve aspettare almeno 5 minuti. Così Cacciatore non faceva la sceneggiata l'anno scorso e potevano dire di aver perso in 11(o erano già in 10 non ricordo .uhm )  tanto perdevano lo stesso sefz 

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3 ore fa, Rhyme ha scritto:

Per me il tempo effettivo sarebbe l'introduzione più intelligente mai inserita dal giorno in cui è stato inventato il calcio.

L'unica cosa sulla quale avrebbero dovuto ragionare.

Ma l'errore è proprio a monte nel creare questa quantità insensata di tempi morti.

Non ha senso nemmeno dare un tempo di durata di una partita se in media viene garantita la metà.

Non si possono vedere così tanti fattori esterni (come l'atteggiamento di un arbitro o la bravura nella perdita di tempo degli avversari o addirittura atteggiamenti anti sportivi).

Con maggior rigore ci sarebbe più spettacolo, più cultura sportiva, più merito, più sensatezza...più tutto.

Ma il tutto nasce proprio dagli atteggiamenti degli arbitri che sono inconcepibili in quanto consentono perdite di tempo evidenti senza intervenire duramente e danno recuperi ridicoli (dovrebbero essere di 10 minuti come minimo, a maggior ragione adesso con la var).

Il fatto è che praticamente tutti gli altri sport di squadra hanno un tempo effettivo o semi effettivo.

Posso essere d'accordo con una difficile pratica del tempo effettivo in ogni situazione, magari ci potrebbe essere la soluzione di un tempo semi-effettivo...ovvero lo stop del cronometro in occasioni dell'utilizzo del var, di un uomo a terra al fischio dell'arbitro, di un cambio, del fischio di un calcio di rigore. Di situazioni nette e delineate, insomma.

Ma è una discussione obbligatoria perché in parecchie occasioni lo sport del calcio diventa assolutamente ridicolo e insensato.

 

Comunque ho letto che gli organi del calcio intendono affrontare questa discussione per il futuro e che sarebbe stato il primo argomento affrontato dopo Russia 2018. Speriamo sia vero.

 

Spero proprio che sia vero. Il tempo effettivo è necessario per garantire che le partite abbiano la stessa durata, cosa che oggi non avviene ed è una palese irregolarità.

 

Poi c'è il discorso dello scorrimento del gioco che è una questione diversa. E qui, come suggerito nell'articolo, andrebbero inseriti i buzzer per:

rimessa in gioco del portiere,

falli laterali,

punizioni.

 

Tipo 8 secondi a disposizione dopo di che: Buzz... Se la palla non è rientrata in gioco, l'arbitro assegna il cambio palla.

Nelcaso di punizione con barriera da posizionare, oppure di giocatore  soccorso a terra, ecco che gli 8 secondi dovrebbero partire dopo che l'arbitro fischia la ripresa del gioco. 

Sarebbe piuttosto facile da applicare.

 

Non ho idea di quanto tempo ci vorrà coi parrucconi dell'ifab ma prima o poi succederà. È inevitabile

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10 minuti fa, RLP✰✰✰RLP✰✰✰ ha scritto:

 il giocatore a terra che va fuori dal campo prima di rientrare deve aspettare almeno 5 minuti.

Anche questa sarebbe una regola da applicare e che scaricherebbe l'arbitro da responsabilità che spetterebbero al quarto uomo.

E così, mettendoci anche il tempo effettivo, ecco che chi finge malori terminali non avrebbe alcun guadagno se non quello di riposare cinque minuti a bordo campo indebolendo la propria squadra. 

Anche qui andrebbe specificata bene la casistica. Perché in caso di medicazione visibile o di sostituzione ecco che il quarto uomo potrebbe far rientrare in campo il giocatore anche prima per non penalizzare la squadra che ha subito un danno chiaro e visibilmente dimostrabile

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3 ore fa, Roland Deschain ha scritto:

Ogni volta che leggo questa frase mi vengono i brividi. La dinamicità e la velocità del gioco del calcio non si sposano per nulla col tempo effettivo. Per altro vorrei vedere come applicarlo a tutti campionati, dalla A alle giovanili.

Guardatevi il basket se volete il tempo effettivo.

Bah...  Ho giocato per anni a calcio a 5 e,quando introdussero il tempo effettivo, si parla di fine anni 90, l'intensità aumentò di brutto. Fu una svolta clamorosamente positiva. 

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1 ora fa, RobertoDub ha scritto:

Col tempo effettivo, come si fa a far iniziare e finire diverse partite allo stesso tempo?

Giocare in contemporanea è necessario in varie occasioni...

 

giusta osservazione

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Ho inzuppato la mia madeleine nel tè... e ho ritrovato una manciata di minuti di recupero che avevo perso 😁.

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