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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 03/10/2023 in tutte le aree
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2 puntiCiao a tutti, grazie ai poteri concessi da VS, posso riordinare un pò questa sezione sempre con la supervisione di @garrison al quale ho il piacere di dare una mano. ANNO DI NASCITA, STATUS CONTRATTUALI E POSSIBILITA' DI DIVENTARE CTP DEI NOSTRI RAGAZZI (ultimo aggiornamento 09/04/2024, rinnovo Sekulov) ************************************************************************************************************************************************ STATISTICHE GENERALI DEI NOSTRI RAGAZZI. ULTIMO AGGIORNAMENTO 7 GIUGNO DOPO CARRARESE - JUVENTUS NEXT GEN ************************************************************************************************************************************************ CALENDARIO E RISULTATI. ULTIMO AGGIORNAMENTO 7 GIUGNO DOPO CARRARESE - JUVENTUS NEXT GEN ************************************************************************************************************************************************ CLASSIFICA GIRONE B. ULTIMO AGGIORNAMENTO 12 MAGGIO DOPO PESCARA - JUVENTUS NEXT GEN. CLASSIFICA REGULAR SEASON FINALE STORICO: Stagione 2020/21 Stagione 2021/22 Stagione 2022/23
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1 puntoSolo in est primo anello c'è il baby park dove i bambini fino ai 5 anni possono stare a colorare, disegnare senza annoiarsi alla partita C'è la casa di Jay dove possono fare la foto ricordo Truccabimbi e qualche gioco ma forse per bambini più grandi. Forse nel centro commerciale c'è una piccola area per bambini con 2/3 giochini ma niente di più
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1 puntoinizio penoso, salvo solo yldiz che cmq deve dimostrare ancora molto e il difensore olandese sperando che si riprenda un po e hasa... il resto non ha chance di fare nemmeno un amichevole in prima squadra... avrebbero dovuto prendere 3/4 elementi di qualità
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1 puntoe quindi? la Juve è stata la società che non ha calato le braghe, pur essendo in seria difficoltà (niente coppe, molti meno soldi) secondo me abbiamo dato una dimostrazione di grande forza nella gestione di questo mercato avevamo 2 giocatori forti e futuribili (intendo GIA' forti, non auspicabilmente forti) e ce li siamo tenuti: Chiesa e Vlahovic. Abbiamo ceduto solo Rovella (che non è che stia facendo le onde alla Lazio) e gli altri sono sempre nostri cosa volevate in più da Giuntoli non lo so
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1 puntoSegnalo alcuni 2008 molto interessanti, sui quali i club stanno già lavorando (e quindi mi aspetto anche la Juve): - Viktor Bjarki Dadason del Fram Reykjavik (Islanda): prima punta centrale di 193 cm, non particolarmente veloce ma diventa potente quando servito nello spazio, allunga la squadra con scatti nella profondità ed è anche utile da riferimento offensivo e nel lavoro dorsale. Solido nell'assorbimento del contatto fisico (anche se è ancora esile e secco), lavora bene nelle rifiniture. E' in prova al Copenaghen. Noi abbiamo Kaba, di cui parlo da tempo, per cui non sembra un profilo su cui lavorare per il futuro, però questo ragazzo è davvero interessante e molti club europei gli sono già addosso. - Egil Orri Arnarsson del Thor Akureyi (Islanda): terzino sinistro di oltre 180 cm con grande fisicità e gamba, utilizzabile anche da quinto di un 1-3-5-2 per resistenza aerobica e intensità. Eccellente negli inserimenti in guida-palla, disattiva più linee di pressione con conduzioni potenti e insostenibili per gli avversari, rifinisce con cross o filtranti. Sbaglia tempi del contrasto, ma ha una velocità tale nel lungo che esegue recuperi importanti. A mio parere uno dei primi 3 interpreti del ruolo a livello Europeo nella fascia di età. Assolutamente top. - Tristan Panduro del Copenaghen (Danimarca): già segnalato ad agosto qui, avendolo visto al NGT U16 di Salisburgo, devo confermare quanto scritto perchè l'ho analizzato anche nella nazionale danese U16 in 3 partite dove peraltro ha agito sia da trequartista, da mezzala di possesso-invasione oltre che da mediano di regia a 3. E' un centrocampista multidimensionale ed elegante, dotato di una notevole fisicità (credo sia già sui 185/188 cm) a cui lega un ottimo primo controllo orientato, visione di gioco e doti balistiche dalla distanza (attitudine di regia e rifinitura, oltre che finalizzazione). Non è veloce ma ha una buona progressione nel lungo, é devastante quando parte in conduzione, regge e porta il contrasto, ma non particolarmente solido nella pressione. In generale mi ricorda il primo Dominik Szoboszlai come tipologia e nel nostro roster serve. Questo é davvero interessante. - Bertil Gronkiaer Pedersen dell'Aalborg (Danimarca): portiere di circa 195 cm, molto abile nella costruzione dal basso, lucido nella gestione della palla e nelle verticalizzazioni. Ha una buona apertura alare delle braccia con forza esplosiva verticale, comunica con i compagni e detta gli ordini, ottimo nel tuffo in leva gamba con spinta, glaciale nei tiri ravvicinati. Ottimo portiere con margini. - Julian Zakrzewski Hall del New York Red Bull (USA, con passaporto polacco): attaccante centrale o esterno potente e intenso, ha addirittura esordito in MLS a soli 15 anni. Nel club in U16 e in MLS Next Pro gioca da attaccante seconda punta di un 1-4-3-1-2 (dove tende ad allargarsi a sinistra) mentre con la nazionale U15 gioca da esterno offensivo sinistro a piede invertito. Intraprendente e devastante in campo aperto, conduce in guida-palla con tagli diagonali poderosi, è abile nell'1vs1 e nel creare superiorità.
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1 puntoA me non sembra sia andata così male oggi visto che giocavamo contro la prima in classifica a punteggio pieno e non è che loro abbiano combinato molto. Forse discutibile la scelta di non schierare Hasa quando già mancava Yildiz.. (giustificata dal timore verso gli avversari, ma un po' troppo rinunciataria ..) segnali positivi anche da Nonge che nelle ultime uscite era sembrato un po' in crisi.
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1 puntoSu Linus secondo me si è ampiamente esagerato, ha detto un po' di fregnacce di tanto in tanto, ma chi non l'ha fatto? Io qui ne leggo a carrettate tutti i giorni. Detto questo chi se ne frega se non partecipa. Dirò di più, ma chi se ne frega dell'evento. Se avessero avuto un minimo di amor proprio avrebbero organizzato un evento simile, ma allo stadium e gratuitamente, voglio proprio vedere se non lo riempivano. Sarebbe stato anche carino inventarsi un sistema per assegnare gli accrediti, magari trovando un modo per valutare la juventinità delle persone. Avrebbero creato hype e attesa.... e invece no, al pala alpitour a prezzi da finale di champions. A me pare una pagliacciata.
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1 puntoVerissimo. Poi dicamolo, nel campionato primavera non ci sono nuovi pep Guardiola. Alla fine conta la squadra (Ad esempio con Bonatti nel 2021 giocavano titolari Miretti, Soule, De Winter, Barrenechea e Iling, 5 giocatori arrivati in Serie A)
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1 puntoUn po' di letture di quest'anno. Non impegnatissime, ma sono contento di aver tenuto un buon ritmo, che sembra perdurare tuttora. Per altro mi rendo conto che quest'anno ho ricominciato ad aprile... Le otto montagne (Cognetti): Il libro con cui ha vinto lo Strega. Trasuda legame con la montagna da ogni riga, la storia è amara e colpisce al cuore chi, come me, ama quei luoghi. The Every (Eggers): Il seguito de "Il cerchio", ancora più estremo e senza speranza. Un'amara riflessione sulla tecnologia, la sua presenza nella nostra vita e quanto siamo disposti a cedere della nostra vita per la comodità e per la standardizzazione umana. Il tempo invecchia in fretta (Tabucchi): Il libro è strutturato come una raccolta di racconti, dove i vari protagonisti vedono scorrere il tempo nelle proprie vite, portando a diverse riflessioni, sia esplicite che lasciate al lettore. Amaro. La felicità del lupo (Cognetti): Un amore vissuto in montagna, tra due persone in fondo diverse, con profondi traumi, ma che lì trovano un unicum che non si sanno spiegare, e che di fatto nemmeno vogliono spiegare. L'arminuta (Di Pietrantonio): Libro decisamente noto, e meno male che conosco il pescarese come il veneto. Un bello spaccato di vita povera, entrato come un fulmine nella vita di una ragazzina, abituata a ben altro, senza che lei ne capisca il perché, se non quasi alla fine. Tormenti, rapporti con fratelli e sorelle troppo diversi ma comunque legati dal sangue. Senza mai arrivare in cima (Cognetti): Terzo libro della trilogia, stavolta non è un racconto, ma lo spaccato di un viaggio in himalaya, in quello che, come tutti quelli che si sono stati, è un percorso dentro di sé prima ancora che tra le cime. Borgo Sud (Di Pietrantonio): Seguito de L'arminuta, racconta il legame tra le due sorelle. Meno riuscito del primo, ma sicuramente ben scritto. Shatter me (Mafi): Mamma mia che pippone simil harmony. Affrontato come una trilogia del distopico, lascia quella realtà molto sullo sfondo, per passare gran parte del tempo a narrare i tormenti della protagonista, dotata come tutti i personaggi del libro di poteri paranormali, dei quali ancora non conosce tutte le potenzialità. Mi ha lasciato un grande dubbio: temo che i libri scritti da donne con protagoniste donne alla fine prendano tutti la piega "romance", impressione che ho avuto anche con Alaska (vedi dopo). Il selvaggio (Vidotto): Primo libro di Vidotto sulla montagna, stile molto "adolescenziale", come ammesso da lui stesso. È un'opera giovanile che ha voluto fosse pubblicata così. La storia di una persona che, dilaniata da un lutto, trova nella montagna, e in particolare una piccola baita, il suo rifugio lontano da tutto e tutti. Il buio oltre la siepe (Lee): Decisamente famoso, non mi dilungo sulla trama. Sinceramente, non l'ho trovato così "epocale", ma probabilmente lo è stato quando è uscito e soprattutto dove. Pesanti e francamente poco utili le prime 80 pagine, che potevano essere tranquillamente 50 in meno. Alaska/La serie (Novak): Tetralogia su una psichiatra finita in alaska, a studiare gli psicopatici più famosi del paese in una struttura voluta da lei, e in fondo anche per affrontare il grosso trauma che si porta dietro, sbattuto in faccia subito. Evitabile il quarto libro, decisamente scollato dagli altri ed evidentemente scritto su spinta del successo dei libri precedenti. Non male il tema, anche l'effetto "romance" più di qualche volta si fa sentire. Per le strade di Tokyo (Bradley): Una ragazza entra in uno studio di tatuaggi, per farsi disegnare sulla schiena l'intera pianta di Tokyo. Da lì inizia una serie di episodi, tutti legati tra loro in qualche modo, uniti dalla presenza di una gatta calico... Scorrete lacrime, disse il poliziotto (Dick): Solito libro "visionario", anche se meno del solito. Jason Taverner, uomo da 30 milioni di spettatori, si ritrova improvvisamente in un mondo in cui nessuno lo conosce. Il luogo delle ombre (Koontz): Classico thriller del "piccolo King". Carino per spendere qualche giorno in lettura. Holly (King): Libro (conclusivo?) sulla detective comparsa in Mr. Mercedes. King ha sempre detto che sentiva il bisogno di chiudere il cerchio su alcune vicende di Holly Gibney, soprattutto personali. Sullo sfondo, una brutta storia di persone rapite... e non aggiungo altro. Sto ultimando "I sogni non sono in discesa" di Simone Moro, sempre in tema montagna e approccio alla natura e alla libertà. L'anno prossimo vorrei fare la pazzia e provare ad affrontare Guerra e Pace, ma mi sa che è una minchiata
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1 puntoArieccomi. Camere separate di Pier Vittorio Tondelli: personaggio "rivoluzionario" della letteratura italiana degli anni '80, morto ad appena 36 anni a causa dell'AIDS e autore culto soprattutto grazie al romanzo 'Altri libertini'. In questo romanzo semi-autobiografico viene narrata la drammatica storia d'amore tra due uomini, lo scrittore Leo (narratore) e il tedesco Thomas. Non ho amato troppo l'opera, in quanto non avente una vera e propria trama, ma certe riflessioni mi hanno colpito alquanto. Bestiario di Julio Cortazar: prima raccolta di racconti del grande scrittore argentino. Alcuni molto ben riusciti (famosissimo 'Casa occupata', che apre l'opera e in un certo senso l'intera produzione di Cortazar), altri abbastanza insipidi. Memorie postume di Bras Cubas di Machado de Assis: questo romanzo ottocentesco è considerato in Brasile un po' come da noi 'I promessi sposi', una lettura che si studia a scuola e che è presente nell'immaginario collettivo. Opera umoristica divertente, a tratti dissacrante, sull'alta società brasiliana del tempo, in cui vengono sfiorate anche questioni sociali. Interessante, non imperdibile. La tregua di Mario Benedetti: è una delle opere più famose dell'autore uruguayano ma io l'ho trovata di modesto valore, specie per alcune riflessioni del protagonista/narratore. Oggetto quasi di José Saramago: una serie di brevi racconti i cui protagonisti sono oggetti di uso comune e situazioni surreali, in pieno stile dell'autore portoghese. Non mi ha convinto. Il metodo del coccodrillo di Maurizio de Giovanni: primo romanzo della serie dei * di Pizzofalcone. Un buon giallo senza pretese, si fa leggere rapidamente. Atti relativi alla morte di Raymond Roussel di Leonardo Sciascia: in questa sorta di lungo reportage, l'autore siciliano racconta la misteriosa morte dello scrittore francese deceduto in una camera d'albergo di Palermo nel 1933. Libro che pone questioni più che dare risposte, e che per questo ho trovato un po' debole visto che era pensato per essere un modo per rendere nota una vicenda passata sotto silenzio. Il caos da cui veniamo di Tiffany McDaniel: avevo amato il primo romanzo di questa giovane scrittrice statunitense, 'L'estate che sciolse ogni cosa'. Anche questa seconda opera è ambientata nella città di Breathed, Ohio, e anche qui sono presenti tutte le contraddizioni e le lacerazioni della società americana. Ho apprezzato molto lo stile e in particolare la fantasia che l'autrice mette nei racconti del padre ai figli, ma ho trovato eccessivi certi passaggi ed episodi che funestano la famiglia di origini miste Lazarus. La biblioteca di mezzanotte di Matt Haig: anche in questo caso, seconda opera letta dopo che la prima di questo autore mi aveva convinto molto. Ma se in 'Come fermare il tempo' tutta la vicenda si tiene e funziona come un meccanismo ben congegnato, in questo romanzo che pure parte da un'idea interessante - seppur non originale - sulle innumerevoli vite che avremmo potuto vivere se avessimo fatto una scelta piuttosto che un'altra, ci si perde in un elenco quasi estenuante in cui la vita alternativa viene appena tratteggiata ed è già tempo di passare alla successiva. Non troppo riuscito. La peste di Albert Camus: resterò sempre con il dubbio di cosa avrei pensato di questo libro se lo avessi letto prima dell'arrivo del Covid-19. Letto a posteriori, è per certi versi illuminante e, anche se la metafora alla base dell'opera non riguarda una malattia vera e propria ma i totalitarismi novecenteschi che hanno "appestato" l'Europa, impressiona per la capacità di descrivere situazioni che tutti abbiamo provato dal 2020 in poi. Lo stile poi è molto semplice e lineare, io pensavo di dovermi confrontare con un testo ostico, considerata la grandezza dell'intellettuale Camus. L'unica pecca che ci ho trovato è che c'è poco sviluppo narrativo, è più analisi socioantropologica che romanzo. Il correttore di bozze di Francesco Recami: romanzo breve basato sulla figura nevrotica di un uomo che per mestiere deve correggere i libri altrui e tratteggia in maniera ironica e interessante ciò che succede prima che un libro venga stampato e reso fruibile al pubblico. A mano a mano che si procede, però, si perde il piacere di leggere e ci si ritrova di fronte a uno sfoggio di qualcosa (non ho capito cosa) da parte dell'autore che rovina tutto. Bocciato senza appello.
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