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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 26/03/2024 in tutte le aree

  1. 18 punti
    "Prima i fuochi d’artificio, lo scandalo, l’indignazione, poi il silenzio vigliacco. La Juventus sotto inchiesta clandestina, intercettata, pedinata, i conti correnti del presidente Andrea Agnelli, i movimenti di denaro di Cristiano Ronaldo, l’esame di italiano di Luis Suarez all’Università di Perugia", così scrive Tony Damascelli su Il Giornale in merito all'inchiesta sui dossieraggi portata avanti dalla procura di Perugia. Il dossieraggio riguarda diverse figure istituzionali ma vede coinvoltala Juventus nella persona del suo ex presidente Agnelli e del tesserato Cristiano Ronaldo allargandosi al famoso esame sostenuto alla facoltà di lettere di Perugia, dal calciatore Luis Suarez. . Dettagli e circostanze che, si legge, sono stati messi in circuito con una puntualità sorprendente, in contemporanea con la delicata situazione finanziaria della Juventus e del progetto della superlega portato avanti da Agnelli. "La Juventus scopre oggi di avere vissuto la stessa situazione del duemila e sei, definita calciopoli", scrive Damascelli che aggiunge: "E' singolare che ancora una volta sia proprio il club juventino ad essere “attenzionato” da magistrati, anche se gli indagati, su tutti il pm Laudati, negano qualsiasi addebito. La Juventus è il demone in un paradiso di soli angeli, Agnelli è già fuori dai giochi, il caso Suarez non vede coinvolto alcun tesserato della società, Cristiano Ronaldo è in Arabia Saudita e resta in sospeso l’eventuale pagamento di una rata del suo salario. Lo scenario è da commedia farsesca se non ci fosse di mezzo la vita privata di “personaggi famosi” come li ha definiti Laudati. A Torino si indaga, altrove, Milano, Roma, Verona, Genova, si balla su bilanci terrificanti senza una sola voce indignata." ilbianconero.com
  2. 14 punti
    Azzo che scoperta. Noi juventini non avevamo idea che si indagasse solo sulla Juve. Indagini rese possibili da intercettazioni, accertamenti di P.G. fuorilegge. Poi ci ha pensato la giustizia sportiva a rendere tutto più equo, equilibrato, perché, velocemente, hanno infranto le norme della costituzione itagliana riguardo al diritto di una equa difesa, in un processo sportivo, riaperto incostituzionalmente. Cit A volte ritornano, mi riferisco al 2006, però ritornano sempre contro la Juve. Sarò soft... devono schiattare tutti, dal primo all' ultimo.
  3. 11 punti
    Inter, assolto Acerbi. Il testo della decisione: "Provata l'offesa, non le frasi discriminatorie" Tmw
  4. 9 punti
    Locatelli è la principale causa del disastro che vediamo a centrocampo
  5. 8 punti
    Devono fallire tutti, da Gravina a Malagò, dall'inter al milan e al napoli (e tante altre), dagli ziliani e palmieri ai varriale e tutti gli altri pezzenti che lucrano sul creare odio e disinformazione.
  6. 8 punti
    È chiaro che essendo uno dei migliori o meno peggiori della stagione e vedendo che c’è gente in rosa che fa pena e prende più di lui voglia un aumento. In caso tirasse troppo la corda, monetizzare. In una Juve degna di tale nome, un McKennie bivaccherebbe in panchina.
  7. 7 punti
    Quindi non ci sono le prove, mentre a noi un nostro tesserato fu squalificato perche' non poteva non sapere
  8. 7 punti
  9. 7 punti
    Mi dispiacerebbe non riavere Conte, sono sincero. Se si accasa in Italia diventerà l'avversario più pericoloso. Rivorrei Antonio per l'entusiasmo che sa dare, per quello che ci mette. È un dato di fatto che ha creato sempre cicli vincenti. Il primo Allegri, e anche Inzaghi all'Inter non hanno fatto altro che sfruttare le basi che ha lasciato Conte. T Motta lo accetterei, ha fatto bene a La Spezia e specialmente a Bologna, ma sarebbe il mio piano b.
  10. 6 punti
    Il classe 2006 scuola Palmeiras, proprio poco dopo la prima rete in Nazionale, ha scritto sulle colonne di The Players' Tribune una lettera al suo fratellino Noah. Una lettera lunghissima, che ripercorre la sua carriera e la gloria raggiunta oggi, ma che racconta anche e soprattutto di come il suo percorso nel calcio abbia svoltato la vita della sua famiglia. Così inizia la lettera di Endrick al suo fratellino Noah: "Caro Noah, ti amo. Questa è la prima cosa, sopra ogni altra. Fin dal primo giorno sento che tra noi c'è un legame speciale. Non te l'ho mai detto, ma quando stavi per nascere, in realtà aspettavi che segnassi un gol. È vero, fratello. All'epoca stavo giocando una partita importante, avevo solo 13 anni, ma tu non volevi ancora entrare in questo mondo. L'orologio ticchettava e ticchettava, e mamma e papà si chiedevano cosa stessi aspettando. Poi, all'improvviso, papà ricevette una telefonata da un suo amico che era presente alla partita. Disse: "Douglas!!! Douglas!!! Endrick ha appena segnato!!!". E in quel preciso momento, tutto ciò che hai sentito nella stanza d'ospedale è stato Wwwwaaaaahhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!! Finalmente sei uscito a festeggiare con me. Quando sono arrivato in ospedale, ti ho dato un regalo di compleanno. Non avevo soldi per un giocattolo, ma ti ho preso la palla d'oro del torneo. Capisci? Nella nostra famiglia non siamo nati ricchi. Siamo nati nel calcio". La svolta arriva pochi anni fa, quando con il Palmeiras (squadra in cui ha svolto tutta la trafila nelle giovanili) diventa professionista. Una svolta che ha cambiato la vita, sua e della famiglia: "Quando ho compiuto 15 anni e sono diventato professionista con il Palmeiras, posso dire onestamente di aver raggiunto tutto ciò che avevo sempre desiderato nella mia vita, grazie a Dio. Sono riuscito a comprare una casa a mamma e a trasferire le nostre due nonne da Chaparral, che era pericoloso. Dopo la conversazione che ebbi con papà sul divano, capii che avevo raggiunto il mio primo obiettivo: aiutare la mia famiglia ad avere una vita migliore. Che momento! Ma anche... cavolo... che sollievo. Quando eri piccolo, vivevamo già una vita molto diversa, e la nostra vita continuerà a cambiare nei prossimi anni". Dal Palmeiras Endrick va via presto, per vestire la camiseta blanca del Real Madrid: "Tra pochi mesi partirò per la Spagna e tu verrai con me. Real Madrid.... Questo è stato il mio terzo obiettivo ed è stato l'unico che non ho mai osato scrivere. Quando ero piccolo, non avevo un telefono cellulare o altro, quindi prendevo in prestito il computer della mamma e guardavo gli highlights delle partite del Real Madrid dall'età di 7 o 8 anni. So che siete troppo giovani per ricordare questi nomi, ma ero ossessionato dalla squadra del 2013-14 con Cristiano, Modric e Benzema. È stata la mia porta d'accesso alla storia del club. Ho iniziato ad andare su YouTube e a conoscere i Galácticos e poi sempre più a fondo: Puskás, Di Stéfano... Credetemi, a Madrid sentirete parlare ancora di più di queste stelle". Endrick è una delle stelle future del calcio, eppure nella sua famiglia c'era chi ci aveva già provato: "Per tre generazioni, e forse più, la nostra famiglia ha inseguito il sogno del calcio. Abbiamo cercato di cambiare le nostre circostanze. Ma ora puoi fare quello che vuoi. Puoi fare il medico o l'avvocato, o forse, visto che stiamo andando in Spagna, il Paese di Nadal e Alcaraz, puoi diventare un tennista professionista. Stai già rincorrendo la palla, come me. Quindi, se vuoi, puoi diventare un calciatore. Ma non devi esserlo per forza. Non c'è più stress, grazie a Dio, grazie a mamma e papà e grazie al calcio. Puoi solo goderti la vita come vuoi, fratello. Questo è il mio regalo per te. E ora, con questa lettera, finisce il futuro. Vedete, la gente mi chiede sempre del Real Madrid, della Nazionale e di come penso che andrà la mia carriera. Ma sapete qual è la verità? Semplicemente non lo so. Nella vita non sappiamo cosa ci riserverà il domani. Non sappiamo nemmeno se avremo un domani. Possiamo solo ringraziare Dio per tutto quello che ci ha dato". Questa la chiosa finale con un messaggio chiaro, ovvero quello di non dimenticare mai il punto di partenza: "Spero che ora tu capisca, fratello. La vita che stiamo vivendo ora non è nata dal nulla. È stata guadagnata, con duro lavoro e molte lacrime. La mamma dice sempre che un solo errore può far crollare tutto, e ha ragione. Nel momento in cui dimentichiamo da dove veniamo, rischiamo di perdere la strada. Ecco perché vi faccio dono della storia della nostra famiglia. Mamma che mangia il pane vecchio. Papà che dorme sotto la biglietteria. Mamma che piange in bagno. Papà che piange sul divano. Che tu possa tenerlo sempre nel tuo cuore. Ti voglio bene, fratello. Dal profondo del mio cuore, Endrick Felipe Moreira de Sousa, ATTACCANTE". TuttoSport Endrick ❤️
  11. 6 punti
    Giocatore interessante e sicuramente più raggiungibile di Koopmeiners. Se poi si portasse pure l’allenatore…
  12. 6 punti
    La vera causa è quello che dopo anni si ostina a farlo giocare li
  13. 6 punti
    Leggo commenti che sottovalutano le offese per razzismo. Non sono d'accordo con voi. Una cosa è dire figlio di p ad uno la cui madre non è una p ed un'altra è dirlo ad un ragazzino la cui madre realmente fa la p. Una cosa poi è dirlo tra ragazzini spesso inconsapevoli di quello che dicono, ed un altra tra adulti vaccinati. Prima di dire che è un'offesa come un'altra, credo che bisogna passarci prima di sottovalutare la questione. Vinicius probabilmente è stanco di ricevere queste offese da quando è nato, nonostante abbia solo 23 anni.
  14. 6 punti
    E dopo anni a insistere e a provarci in tutti i modi, anche in società si resero conto che Locatelli non era un regista. Onestamente, con tutto il bene che posso volere al giocatore, credo che sarebbe meglio per lui e per noi se riuscissimo a venderlo. Noi monetizziamo e saremo liberi di trovare finalmente uno che sia utilizzabile in quel ruolo e lui potrebbe avere la chance di rilanciarsi in un contesto diverso e nella sua posizione.
  15. 5 punti
    Ma non è vero. A tutti quelli che leggono il messaggio di questo utente ricordo che sì, tutti nel hanno giovato, ma una sola squadra ne aveva assoluto bisogno perché non aveva liquidità per pagare i propri dipendenti, e questa era l'inter. Le altre avevano soldi per pagare i giocatori e lo stavano facendo con regolarità. Poi, quando uscì la legge, ne usufruirono, ma non ne avevano tutta questa necessità come quella squadra. Quindi non raccontiamo balle.
  16. 4 punti
    Concordo. Locatelli, come ho ripetuto più volte, non è una sciagura. Anzi, è un discreto giocatore che "paga", agli occhi dei tifosi, il peccato originale di essere costato una bella cifra e di non avere giocate che restano negli occhi, che fanno dire "oooohhh" e che quindi, in qualche modo, possono giustificare agli occhi degli scettici i 40 e passa milioni sborsati. Ed è un giocatore "sfortunato", perché è capitato nel periodo della Juve declinante, quando i risultati latitano e tutti sono messi sotto accusa, e in uno dei centrocampi meno ricchi di estro e qualità della storia bianconera recente. ma come "presenza" in campo non gli si può rimproverare nulla, alla fine la pagnotta la guadagna e non è colpa sua se non possiede una qualità eccelsa e alcuni compagni ne hanno anche meno di lui.
  17. 4 punti
  18. 4 punti
    A meno che tu non sia mai stato preso di mira da qualcuno, saprai che la soluzione non è piangere. Mai visto Muhammad Ali, Tyson, Jordan, Serena Williams, Kobe Bryant, Pelè piangere perché qualcuno lo ha insultato per il colore della pelle. E parliamo di gente che ha vissuto periodi più complessi di quelli attuali, a meno che si voglia pensare che oggi il mondo sia più razzista di 10, 30, 50 anni fa. Gli sportivi a questo livello hanno un superpotere che altri non hanno: scendere in campo e zittire l'ignoranza coi fatti. Chi ha causato le lacrime di Vinicius starà godendo come un maiale, al contrario del fesso che lanciò la banana al sopracitato Dani Alves.
  19. 4 punti
  20. 4 punti
  21. 4 punti
    Scegli tra: 1) Non tifi Juve 2) Sei un troll 3) Non capisci un ca** Non esistono altre risposte.
  22. 4 punti
    Sarebbe la sciocchezza del secolo. Secondo me, naturalmente.
  23. 3 punti
  24. 3 punti
    Mio padre qualche anno fa (tra il 2018 e il 2021) ha sofferto di una gravissima depressione, non dimenticherò mai l'uomo più forte della mia vita, inarrestabile ai miei occhi fino a quel momento, letteralmente piegato e invalidato da questa malattia. Ricordo benissimo i periodi in cui stava "meglio" (tra virgolette perché la depressione era sfociata in psicolabia e in quel periodo la sua euforia lo rendeva incontenibile e creava comunque ampi disagi e preoccupazioni) e la paura che potesse ricadere era un pensiero fisso, un incubo costante per tutta la famiglia. Questa malattia è difficile da comprendere e da affrontare perché non si vede, per chi ti sta attorno è difficile accettare, dato che spesso non ci sono dei motivi "reali" (e non ha neppure senso cercarli). Fortunatamente adesso il mio papà è guarito grazie agli psicofarmaci, che tra l'altro ha smesso di utilizzare (da diverso tempo, circa due anni). Nella fase appena successiva alla sua ripresa ha anche dovuto affrontare il lutto grave della morte del giovane fratello, senza alcuna ricaduta. Hai ragione tu. Si può guarire. In bocca al lupo, un abbraccio. ps. sugli psicofarmaci c'è molta disinformazione, si fa confusione tra quello che è un "umore depresso" o comunque qualcosa di risolvibile con dei percorsi psicoterapeutici con problemi di gravità psichiatrica. Vi posso assicurare che per l'ultimo caso la mente smette completamente di funzionare, qualsiasi altra soluzione non psicofarmaceutica è paragonabile all'omeopatia. Altra cosa sono l'abuso di psicofarmaci, oppure l'imbattersi in medici incapaci. Demonizzare questi trattamenti è da ignoranti, salvano la vita e la dignita delle persone. Come hanno fatto con il mio papà.
  25. 3 punti
    Il maestro @giorgiop Marcatura a uomo moderna, elastica, coadiuvata e supportata da controllo visivo attivo. Non è stato capito, come tutti i geni.
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