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29 MAGGIO 1985

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  1. Il 6/2/2024 Alle 21:16, Fc7 ha scritto:

    io avrei messo pure Marotta , anche se non è stato nè un nostro allenatore e nemmeno un nostro giocatore

    ... Caro amico, allora bisognerebbe aggiungere anche un altro personaggio che fece il " cammino inverso ", e cioè, Italo Allodi :

    dall' Inter alla Juventus - dal 1959 al 1968 all'Inter - dal 1970 al 1973 alla Juventus - Una volta giunto alla Juve, dopo un po' di

    tempo, Allodi portò sotto la " Mole ", sponda bianconera, anche un giovane " talent - scout " .. tale .. Luciano Moggi ( detto tra

    noi, Giampiero Boniperti, che assurse al ruolo di Presidente della " Juventus Club 1987 " a partire dal 1971 fino al 1990 non ebbe

    mai troppo in simpatia né per l'uno .. nè per l'altro - in particolare per Moggi che venne letteralmente " accompagnato alla porta " ,

    della Sede della Juventus ai tempi sita in " Galleria San Federico 54 " ( rammento ancora il numero di telefono : 011/516222 - 

    avevo fondato e gestito uno" Juve Club " per circa 30 anni - per le più svariate ragioni, in primis .. biglietti partite .. , assai numerosi 

    furono i " contatti " con quella sede, in pieno centro a Torino, sede che ricordo con affetto e nostalgia ) con " l'ordine " di non farsi .

    mai più rivedere da quelle parti ( anni dopo Moggi tornò alla Juve ma quella è un'altra storia ) - In seguito Boniperti tornerà alla Juve

    nella veste di " Amministratore Delegato " - il Presidente era Chiusano - ma anche questo è un altro capitolo della leggenda bianconera ..  

     

    Grazie per aver partecipato. Buona serata, .salveStefano !

     

     

     

      

     


  2. Il 6/2/2024 Alle 22:51, the coach ha scritto:

    Grazie Stefano per avermi menzionato, impegnato come sono in questi giorni, avrei rischiato di non accorgermi di questo thread e della bellisssima, ancorchè tristissima, storia del povero Picchi.

    Sei il numero 1.

     

    Grazie a te, carissimo. 

     

    Ti ho menzionato perchè, da molto tempo ormai è assodato e certificato che, a pieno titolo e con merito, 

    per me sei una delle persone che, ancor prima del raffinato/dotto/appassionato supporters bianconero che 

    dimora in te, più stimo ed apprezzo in questa ampia/variegata/poliedrica " Agorà a tinte bianconere " .

     

    Con l'usuale e profonda stima nei tuoi confronti, auguro a te e famiglia una buona giornata, .salveStefano !


  3. 10 ore fa, Mamma come sono Gobbo ha scritto:

    Da anni leggo i tuoi post, caro Stefano, con la stessa reverenza con cui entrerei in una biblioteca, a tinte bianconere.

     

    Cento di questi post, 

    davvero un bel modo per iniziare la giornata.😀

     

    Carissimo, ti ringrazio, ma, e non lo scrivo perchè mosso da millantata modestia, sei veramente troppo gentile : 

    non merito, assolutamente non merito, tanta pregiata ed eccessiva considerazione. 

     

    A meno che, seppur inconsapevolmente, tu sia affetto da qualche subdola e fuorviante forma di masochismo. 

     

    Non ho dubbio né remora alcuna nell'affermare che tu sia perfettamente in grado di proporre in questa sede 

    " riflessioni ed emozioni a tinte bianconere " in maniera perlomeno pari .. se non .. nettamente superiore alla mia .

     

    Buon proseguimento di giornata, .salveStefano !

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  4. 5 minuti fa, Totik ha scritto:

    Mannaggia. Ho scritto molto male, al punto che si è capito tutt'altro rispetto alle mie intenzioni.

    Innanzitutto la parola napoletani era rivolto ai tifosi del Napoli e non al popolo napoletano.

    Ma poi, il sottolineare che i tifosi del Napoli non fossero stupidi, non era rivolto a te ma al loro presidente.

    Avrei dovuto scrivere: devi sapere Stefano che, non essendo stupidi i tifosi del Napoli, il loro presidente non riesce più a prenderli in giro.

    Ecco, così doveva andare.

    Vabbè, un equivoco.

    Ti saluto.

    Carissimo fratello bianconero, ma stai scherzando ?

     

    Nel tuo post precedente nulla ma proprio nulla tu hai scritto che, in qualche maniera, debba ingenerare in te un fuorviante ed ingiustificato

    dubbio che tu abbia espresso il tuo pensiero in maniera impropria .. e che .. di conseguenza io mi sia sentito più o meno chiamato in causa.

     

    Anzi, probabilmente sono stato io a non cogliere in maniera consona il senso del tuo gradito messaggio, e di riflesso, ciò mi ha portato a

    formulare un pensiero che, mio malgrado, leggendo la tua precisazione, si è poi rivelato in parziale incompatibilità con quello che, in realtà,

    era il tuo vero intento, e di ciò, mio malgrado, me ne dolgo e chiedo venia !

     

    Con l'usuale e certificata stima nei tuoi confronti, ti auguro una serena notte, .salveStefano !

    • Mi Piace 1

  5. 5 ore fa, Totik ha scritto:

    Devi sapere Stefano, che non tutti i napoletani sono stupidi. Quando parlano tra di loro spesso sono lucidi e capiscono che, se la squadra da un anno all'altro si è praticamente sfasciata, le colpe sono del presidente che ha lasciato andare i due principali artefici dello scudetto: l'allenatore ed il direttore sportivo.

    E la colpa di questi due addii è solo sua.

    Come fare per riprendersi i consensi della massa? Rendere antipatico chi è andato via. Nella fattispecie Giuntoli, additandolo di juventinità, che da queste parti corrisponde a vergogna.

    Ma molti hanno capito che un professionista serio mette da una parte il lavoro e dall'altra il tifo, non come certi giudici, e tu mi intendi.

    Alla fine questo ribadire continuamente la juventinità di Giuntoli ormai lo sta rendendo ridicolo anche di fronte ai suoi stessi tifosi.

    Carissimo, 

    non vorrei essere stato frainteso .. e .. ci tengo assai a chiarire quanto segue

    acclarato e certificato che la mamma ed il papà degli imbe.cilli, dal Nord .. al .. Centro .. al Sud ( isole comprese ), li trovi a qualsiasi 

    latitudine-longitudine-altitudine del nostro " Stivale ", non mi è mai passato per la testa di affermare/pensare che in napoletani siano

    tutti stupidi, ci mancherebbe che così fosse ( per motivi di lavoro ho avuto a che fare con diverse persone residenti a Napoli .. e .. ho sempre

    trovato persone oneste ed educate - uum Sarò stato fortunato ? Non credo .. ma .. i " preconcetti " sono assai ardui da cancellare, anche perchè,

    inutile negarlo, che fa audience non è il cane che morde il padrone .. ma bensì .. il padrone che morde il cane ) 

     

    Che poi, sotto il Vesuvio, così come accade in altre complesse realtà della nostra penisola ( isole comprese )  lo stile di vita di una minima parte della popolazione sia  da considerarsi " border - line " è un dato oggettivo ed inconfutabile ( che, comunque ed ovunque, altro non è che il modo di agire di una minoranza disadattata ed ineducata in particolar modo per ciò che concerne il dovuto e doveroso " rispetto delle regole " qualunque sia l'ambito di riferimento ) 

     

    E comunque, cosa vuoi che ti dica se non che, e lo ribadisco, il fatto che Giuntoli sia da sempre juventino, al mio cuore ed alla mia mente è come respirare una 

    boccata di " purissimo ossigeno " .. e poichè " tutte le ciambelle non riescono con il buco " ... se a volte sbaglierà, me ne farò una ragione, ma, in compenso,

    sono certo che, di sponte sua, mai e poi mai tradirà la sua e nostra " Juventus " - 

     

    Buon proseguimento, .salveStefano ! 

    • Mi Piace 1

  6. Eh sì, cari fratelli bianconeri, per la serie " Simmo e Napule paisà, Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, Chi ha dato, ha dato, ha dato,
    Scurdámmoce 'o ppassato S
    immo 'e Napule paisá! ",  e sotto il Vesuvio a bruciare non è la lava, ma bensì,  il sederino di qualcuno,

    può anche accadere che tu, per ben 8 anni, senza mai accorgertene hai lodato e magnificato " una serpe in seno ", una serpe a te da   

    sempre assai invisa , e cioè, " una serpe a tinte bianconere ". 

     

    Personaggi ed interpreti di questa " Pulcinellata " :  Un presidente di una squadra di calcio - " La serpe bianconera " - ed una nobile 

    e blasonata " Vecchia Signora " , vero e proprio assillo e tormento del presidente in questione ... .ehm 

     

    Tratto da " Fan Page " del 07/02/2024 - a firma Maurizio De Santis - 

     

    ( tralascio la " parte inziale "  le cui argomentazioni di certo non susciterebbero interesse alcuno a chi ha a cuore le vicissitudini

    della " Vecchia Signora " a cui ho fatto accenno in precedenza ) 

     

      

    ... ed infine, l'ex direttore sportivo, Cristiano Giuntoli, al quale non perdona il peccato originale di essere tifoso della Juventus. 

     

     

    Una cosa inaccettabile. E più ancora gli fa ribollire il sangue nelle vene non essere mai riuscito ad accorgersene in 8 anni di collaborazione. Come ha fatto a tenergli celato quel segreto? Non se lo spiega. "Quando l'ho preso che veniva dalla Serie D nessuno si è chiesto chi fosse. Lui è cresciuto per otto anni con noi, nascondendomi che fosse uno juventino sfegatato. Se l'avessi saputo, non l'avrei trattenuto. Io gli voglio bene e sarò sempre pronto a dargli una mano, ma certe cose non le tollero".

     

     

    Il rapporto con l'ex diesse e gli ultimi mesi nella stagione dello scudetto vengono scanditi dal massimo dirigente (anche) per rintuzzare l'accusa d'impreparazione sul mercato nel reperire un difensore centrale adeguato per sostituire Kim: "È stato un separato in casa dal mese di novembre – ha aggiunto -. Nelle orecchie mi intimava sempre di andare alla Juventus. E se me lo dici così, allora ti faccio restare per un altro anno. Alla fine uno si guarda allo specchio e mi sono detto che per quattro milioni di euro buttati nel * non vale la pena farsi un danno ulteriore. Volevi andare alla Juve? Vattene alla Juve".  Addio al veleno e con tanto amaro in bocca. 

     

    P.S. - Non ho dubbio alcuno che .. Dall'Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno   

    tutti voi abbiate già ampiamente intuito chi sia il " Presidente " in questione ! Per il resto che dire,

    se non che, Ai posteri l'ardua sentenza - 

    Fino alla Fine .. ed anche oltre .. sempre e solo ..  FORZA .juve .. JUVE ! 

     

     

    P.S - :doh: DIMENTICAVO :   - GIUNTOLI UNO DI NOI -  SPERO CHE LA SUA " JUVENTINITA' " DICHIARATA 

    POSSA COL TEMPO ASSURGERE AL RUOLO DI " PREZIOSISSIMO VALORE AGGIUNTO " PER TUTTO CIO' 

    CHE CONCERNE " L' AMBITO JUVE " IN SENSO LATO ! 

     

    N.B. - Questo topic, per quel che mi riguarda, più che un " attacco a quel presidente ", nei confronti del

    quale ho sempre nutrito totale ed incondizionata disistima, vuol essere una sorta di " Elogio & Benvenuto " 

    a Giuntoli nella nostra e sua " FAMIGLIA BIANCONERA " 

     

     

     

     

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  7. 3 ore fa, BaroneBirra87 ha scritto:

    Nella lista ci potevano essere anche Vucinić e Guarín, ricordo che in una sessione del mercato di gennaio le società avevano già trovato accordo su tutto per uno scambio, l'operazione era praticamente solo da mettere nero su bianco, ma tutto venne annullato dai grandissimi ragazzi della nord che si opposero al trasferimento, visto che Guarín era un loro idolo ( ahah )

    .. vero .. una vera e propria " patetica farsa " che qui ripropongo affidandomi ad un resoconto abbastanza esaustivo 

    tratto da " Grand- Hotel - Calciomercato "  a firma di Nicolò Franceschin ... .ehm 

     

    Juventus-Inter, quando i tifosi fecero saltare lo scambio tra Vucinic e Guarin

     

    In trent'anni che tratto i calciatori non ho mai visto niente del genere”. Dichiarazioni forti. Dichiarazioni che risalgono al gennaio del 2014. A parlare l’allora ad della Juventus Beppe Marotta. Destinataria di quelle parole? L’Inter. I giochi del destino. Il riferimento è allo scambio appena saltato tra le due società che vedeva protagonisti Guarin e Vucinic. Sembrava tutto fatto, poi il colpo di scena. 

     

    La trattativa

     

    Gennaio, mese di calciomercato. Passano i giorni e sull’asse Milano-Torino si inizia a parlare di uno scambio. Uno scambio per certi versi storico, visto che a porlo in essere sono Inter e Juventus. La trattativa va avanti. Spedita. Guarin si avvicina ai bianconeri, Vucinic è pronto per vestire il nerazzurro. Poi il primo colpo di scena. I tifosi dell’Inter non ci stanno e protestano. Striscioni e comunicati. “Il passaggio che si sta concretizzando in queste ore di uno dei giocatori più importanti della rosa dell’Inter ad un’altra società italiana è la goccia che fa traboccare il vaso”, le presa di posizione della Curva Nord nei confronti di Thohir. “L’Inter gioca in Serie A e si merita una società da Serie A. Al signor Thohir consigliamo di dimenticarsi il baseball, il football, l’Nba o altre realtà lontane anni luce dalla nostra”, la pesante accusa. Nella notte la trattativa continua. Contratti pronti e visite mediche. 

     

    Nel pomeriggio del 21 gennaio il clamoroso retromarcia. Dall’Indonesia arriva lo stop di Thohir allo scambio. Poco dopo le 18 il comunicato nerazzurro: “L'Internazionale informa di aver deciso di non procedere nella trattativa con la Juventus per il trasferimento dei calciatori Fredy Guarin e Mirko Vucinic. Il presidente Thohir, dopo essersi confrontato con Massimo Moratti, suo figlio Angelomario e con i dirigenti della società, ha ritenuto che non sussistessero le condizioni, tecniche ed economiche, per il raggiungimento dell'accordo”. “Sconcertante la risposta della Juventus. Vucinic, già a Milano, fa ritorno a Torino. L’affare è saltato. 

     

    “Mancava solo la firma”  

     

    Mancava soltanto la firma che non arrivò. Per come è andata alla fine sono felice, non so che situazione avrei trovato a Milano. In seguito sono andato ad Abu Dhabi e mi sono trovato bene”, dichiarò Vucinic in una intervista a Sky Sport qualche anno dopo. E poi il racconto di Guarin a La Gazzetta dello Sport: “Volevo restare, fu Mazzarri a spingere per arrivare a Vucinic. La Juve mi voleva già quando arrivai in Italia, ma avevo fatto la mia scelta. Durante quel gennaio mi consideravano un traditore, ma se l’allenatore ti dice chiaramente di andare via inevitabile fare valutazioni differenti. Sarei andato alla Juve nell’anno della finale di Champions a Berlino, ma non importa: sono felice per come sono andate le cose”. Decisivo anche l’intervento di Moratti: “un padre per me, decisivo per la mia permanenza insieme a Zanetti e Cordoba. Non posso però dimenticare i ragazzi della Curva e la loro manifestazione d’affetto per convincere la società a trattenermi”. Le scintille di un derby d’Italia. Quella volta, fuori dal campo. 

     

    Grazie per avermi rammentato quella ridicola .. patetica .. surreale farsa a " tinte nerazzurre " .. 

     

    Buona giornata, .salveStefano ! 

     

     

     

     

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  8. 17 ore fa, juventudes ha scritto:

    Ciao Stefano,

    ovviamente NESSUN DISTURBO.

    Anzi, grazie per avermi menzionato ed invitato a leggere il tuo intervento, cosa che ho fatto adesso appena ho avuto il tempo (avevo letto la tua menzione stamattina e oggi pomeriggio dopo aver terminato gli impegni ho letto subito). Te ne sono grato non solo per l'argomento in sé, una storia molto molto delicata, ma anche per la tua gentilezza, grazie. .salve

     

     

    Caro amico, buongiorno. 

     

    Ti prego, non invertiamo gli addendi : qui se c'è una persona che avverte l'obbligo ed il piacere di Ringraziare, costui sono proprio io.

    Il fatto che anche tu abbia accolto e fatto seguito al mio invito oltremodo mi onora e mi gratifica sotto ogni punto di vista

    Grazie ed ancora Grazie ! 

     

    Cordialmente .. fraternamente .. ma soprattutto .. juventinamente .. auguro a te, ed a tutti coloro che ti stanno a cuore, 

    una buona giornata, .salveStefano !

    • Grazie 1

  9. 17 ore fa, italiauno61 ha scritto:

    Nell'immensa tragedia che colpi la famiglia Picchi, con due bambini piccolissimi cresciuti senza il papà, nel mio piccolo egoismo bianconero non ho potuto notare che anche quella volta il nostro cammino in Europa fu funestato dalla tragedia...

    Carissimo, buongiorno.

     

    Questa tua profonda riflessione, che condivido e faccio anche mia, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, ancor più e meglio avalla e certifica in me

    un dato oggettivo : sei una persona nei confronti della quale mi sento onorato e fortunato di poter godere della sua considerazione/amicizia !

     

    Un virtuale abbraccio, .salveStefano !

     

    • Grazie 1

  10. 11 ore fa, hap ha scritto:

    ho letto , come spesso mi capita di fare con i tuoi post , in verita' la storia la conoscevo gia' , anche se non cosi dettagliatamente perche' ,seppur piccolo , in quegli anni ero gia' nato , per darti un idea mi ricordo di aver visto giocare helmut haller ...

    ... Helmut Haller, grande giocatore, un tedesco più italiano di un italiano : piedi raffinati, estro e veloce di pensiero. 

    ... dal 1962 al 1968 nella " godereccia " Bologna, dal 1962 al 1968 diede il meglio di sé stesso, sia sul terreno di

    gioco che al di fuori di esso - era un grande Bologna e Haller fu pedina fondamentale dello " scacchiere rossoblù "

    in quello che diverrà il " 7° Scudetto " vinto dalla squadra felsinea

    7 Giugno 1964 - Roma - Stadio Olimpico - Spareggio per lo Scudetto tra INTER vs BOLOGNA - I felsinei si imposero per 2-0 - 

    L' ultimo scudetto vinto risaliva al 1940/41 - Negli anni 30 il " Bologna ", per le vittorie ottenute sia in Europa che in Italia,

    venne definito " LO SQUADRONE CHE TREMARE IL MONDO FA " - ( il giorno dello " spareggio " ero sugli spalti dell'Olimpico

    in compagnia del mio mentore bianconero, mio padre - fu una goduria immensa - ho vissuto a Roma per 10 anni, dal 1958

    al 1968, città in cui la mia famiglia si era trasferita dal Nord Italia per questioni legate all'attività di mio padre- il mio " battesimo "

    in uno Stadio avvenne nel mese di Aprile del 1958 : Lazio - Juventus : 1 - 4 con 3 gol di Charles e 1 di Sivori - Lo Stadio era lo 

    " Stadio dei 100.000 " - diverrà " Olimpico " nel 1960 per le Olimpiadi )

     

    ... Haller fece altresì molto bene anche alla Juventus dal 1968 al 1973 : vinse 2 Scudetti // 1971/72 - e - 1972/73 -  

     

    Cordialmente, .salveStefano ! 

     


  11. 17 ore fa, Passione Bianconera ha scritto:

    Giusto per completezza è stato omesso Luciano Bodini che fu terzo portiere all'Inter nella stagione 1990/91. Cinque panchine senza però giocare.

    Grazie ! Inserito nell'elenco nonostante, in pratica, in " partite ufficiali " non scese mai in campo con la maglia dell'Inter .

     

    il " Bodo " ipse dixit

     

    «Boniperti ci voleva bene come se fossimo suoi figli. Ma aveva anche imposto delle regole e non si doveva sgarrare, il famoso stile Juventus. Ci vestivamo sempre eleganti, con giacca e cravatta, dovevamo salutare tutti e firmare gli autografi. Guai se ci fossimo rifiutati di firmare qualche autografo ai tifosi. Venivano le scolaresche al campo Combi a vedere i nostri allenamenti, un ambiente da sogno nel quale ho vissuto benissimo e senza mai creare polemiche. Era come stare in famiglia». 

     

     " Tifo Juve, la guardo sempre. E pensare che da ragazzino ero interista sfegatato. Dieci anni di Juve ti cambiano la vita. 

     

    Ero orgoglioso di essere in quel club, in cui rimasi a lungo per Giampiero Boniperti, a cui non potevo dire di no perché mi trattava come un figlio, e per Trapattoni

    ( " quel club " è la Juventus )  .. anche se .. in una recente intervista ha dichiarato

    "All'Inter ci volevo andare perché sono sempre stato interista. Mi spiace non aver giocato una partita, ma è stata comunque una bella esperienza. "

     

    Insomma , Luciano, ti ho voluto bene , ti ho apprezzato, probabilmente avresti meritato di disputare qualche partita in più anche alla Juve ( penso anche alla Finale di Bruxelles : dopo aver messo in atto un'ottima prestazione contro il Bordeaux pareva dovessi essere tu a difendere la porta bianconera nella finale, ma poi, all'ultimo momento, il Trap decise di affidare la difesa della porta bianconera a Tacconi, che era reduce da un periodo non proprio dei migliori, e tu ci rimanesti  piuttosto male ...  «Ho provato tanta amarezza nel momento in cui ho saputo di non poter disputare la finale. Ho ricevuto una fitta tremenda al cuore, ma col tempo il dolore è scemato e ho ripreso fiducia in me stesso e negli altri». ) però, dai, usciamo dall'equivoco : il tuo cuore è a tinte bianconere .. e/o .. nerazzurre ? E non mi riferisco al " nerazzurro " dell'Atalanta di cui fosti portiere dal 1977 al 1979 . Ciò non toglie che la mia stima nei tuoi confronti non verrà mai a mancare ! 

     

     

    Grazie per la collaborazione, .salveStefano !

     

     

     

     

     


  12. 23 ore fa, MASSIMO1983 ha scritto:

    "Un cavaliere non lascia mai la sua Signora."

    Difficile rifiutare il Real, pero' aggiungo che Cannavaro poi e' tornato per aiutarci e soprattutto ha scelto l'estero e non i cartonati come altri.

    Carissimo, 

    l'esempio di chi aveva (  esempio che dovrebbe avere ancora al giorno d'oggi, invece d'essere  sempre un po' troppo " timoroso " quando si tratta di discernere di " Juventus " .. ergo .. con tipico atteggiamento  " democristiano " quando, invece, bisognerebbe dare e dire a Cesare ciò che è di Cesare  .. e .. dare e dire alla " Vecchia Signora " ciò che è della " Vecchia Signora "  ) veramente a cuore la " Juventus " lo diede colui che hai in avatar .. e si chiama .. Alessandro Del Piero .. e per questo lo ringrazierò per sempre, così come per sempre ringrazierò tutti coloro che decisero di non abbandonare la " Vecchia Signora " - così come mi toglierò per sempre il .salve cappello davanti al francese Didier Deschamps  ( peccato però, che una " congrega di inetti ed incapaci" che si assisero ai vertici del Club Bianconero gli impedirono di proseguire il suo cammino alla guida del Club Bianconero in " Serie A " - VERGOGNA - 

     

    Ciò detto e premesso, confermo e ribadisco che, per me, è sempre stato e sempre sarà un piacere il confrontarmi con " persone/uomini/juventini " come te .

     

    Buon proseguimento di giornata, .salveStefano !

    • Mi Piace 2

  13. 8 ore fa, zebra67 ha scritto:

    Mamma mia, Stefano!
    Ti ringrazio per avermi consigliato la lettura della storia di Picchi, che non conoscevo in maniera così accurata, ma è stato un bel cazzotto sullo stomaco.
    Direi che di fronte alla sua triste parabola, il fatto che sia stato un simbolo dell'Inter passa decisamente in secondo piano.
    Purtroppo il poveretto non ha fatto in tempo a diventare anche un nostro simbolo, è stato strappato troppo presto alla vita...
    Ripeto: contento di averla letta, ma un bel cazzotto sullo stomaco a inizio mattina, roba davvero forte, che ti fa scendere una lacrimuccia...
    Ciao e grazie ancora!

    ... come scrisse il librettista dell' " Elisir d'amore " di Gaetano Donizetti ... .ehm

    " una furtiva lagrima negli occhi suoi spuntò " ( " lagrima " rigorosamente con la " g " )

     

    Grazie a te, carissimo, per aver preso in considerazione il mio invito .

     

    Buon proseguimento di giornata, .salveStefano !


  14. 7 ore fa, italiauno61 ha scritto:

    La vicenda dell'Uomo così come descritta mi era completamente sconosciuta. La sua scomparsa avvenne quando ero troppo piccolo, ancorché tifoso. A casa mia ero purtroppo l'unico a seguire (si fa per dire) il calcio. Mio papà non era affatto appassionato. 

    Pensa che per la partita sospesa per pioggia, che se non ricordo male era trasmessa in TV, fui gentilmente ospitato dal vicino del piano di sopra.

    Questo per dire che il volo verso il Cielo del nostro allenatore non fu supportato da nessuna parola di circostanza...

    Per questo ti ringrazio.

    Grazie a te, carissimo, per aver accolto il mio invito.

     

    Sei sempre stato una persona a modo, un amante della " Vecchia Signora " con il quale entrai subito in graditissima sintonia

    fin dai miei " primi deliri a tinte bianconere " in questa ampia e variegata " Agorà a Tinte Bianconere " .

     

    Più che bene, ricordi benissimo : quella partita venne trasmessa in TV ( mentre io, ero sugli spalti del caro vecchio " Comunale ",

    settore " Distinti ", inzuppato d'acqua fin nei " gemelli " .. e non mi riferisco ai .. " Gemelli del Gol " .. ergo .. " Pulici & Graziani " .. 

    vabbè, ci siamo capiti .. :uhmm: ) 

     

    Tornando al povero Picchi, è proprio vero : " LA FORTUNA E' CIECA .. MA .. IN COMPENSO .. LA SFIGA CI VEDE BENISSIMO " - 

    NON MERITAVA .. ASSOLUTAMENTE NON MERITAVA .. TALE CALVARIO ( ai giorni nostri, probabilmente, visti e considerati

    i progressi della " Medicina " in senso lato, avrebbe avuto una percentuale assai più ampia di poter tornare ad avere una

    " aspettativa di vita " assai più ampia - fermo restando che, specie per alcune forme di neoplasie, ancora oggi - vedi Gianluca

    Vialli - ancor lungo e complesso è il " cammino " da percorrere ... ) 

     

    Buon proseguimento di giornata .. e .. Fino ed anche oltre la Fine  .. sempre e solo .. Forza   .juve   Juve ! 

     

    Ciao, .salveStefano !

     

     

     

    • Mi Piace 1

  15. Carissimi fratelli bianconeri, 

     

    @AlenJu  @Bismarck @eternobianconero @FuoriDalCoro   @Furia Ceca1985  @italiauno61 

     

    @Juvecentus84   

     

    @juventudes  @MASSIMO1983  @Salvamartyn  @Tiger Black&white 

     

    @Pavel magno 65  @2capitani @zebra67 @djgiorgio91  @OrgoglioBlack&White

     

    da assidui .. fedeli .. costanti frequentatori di questo forum, sempre presenti sia nella buona che nella

    meno fausta sorte della nostra amata " Juventus ", sperando di non essere petulante ed importuno, 

    sono a consigliarvi di recarvi a pag.2 di questo topic per leggere la dettagliatissima ed amara cronistoria,

    tratta da " Storie di Calcio ", inerente quella che, ahimè, fu la " Via Crucis " di Armando Picchi nella sua 

    breve veste di allenatore della " JUVENTUS F.C.1897 " ( ed anche in questa tristissima vicenda vi è una

    sorta di " Giuda "  //  " Giuda " che, da un " Uomo " con la " U " maiuscola, oltre che leale avversario sul  

    terreno di gioco, ricevette una " Lezione di vita " .. ergo .. " Il Perdono "  // alcuni che, come il sottoscritto,

    sono diversamente giovani ", probabilmente avranno già intuito chi era il " Giuda " in questione )

     

    Ovviamente non è un obbligo, ma solo un consiglio, e che sia ben chiaro, la mia acclarata e certificata

    " stima ", che da sempre nutro nei vostri confronti, anche se riterrete opportuno " bypassare " questo mio

    invito, rimane e rimarrà per sempre invariata. 

     

    Serena Notte a tutti voi, .salveStefano ! 

     

    P.S. - Scusate il disturbo !  

     

     

     

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    • Grazie 8

  16. 1 ora fa, hap ha scritto:

    ciao , premetto che e' una battuta ma ......io davanti al nome di zanetti ci scriverei "cristiano" a caratteri cubitali, sia mai che i piu' giovani o i meno attenti pensino che l'infame mascellone sia passato anche solo per un minuto dal nostro campo di allenamento😂

     Amico, con piacere accolgo il tuo gradito suggerimento :  provvedo immediatamente.

     

    Buona serata, .salveStefano ! 

     

    P.S. - in questa pagina, un po' più in alto, se vuoi e se puoi, troverai un " dettagliatissimo resoconto " sul perchè 

    ed il percome l'avventura di Armando Picchi alla Juventus, nella mansione di allenatore, fu, ahimè, così tragicamente

    breve ( per non parlare di quel giocatore della Juventus che sosteneva che Picchi stesse facendo sceneggiate ... ) 

     

     

     

     

     

     

     

     


  17. 11 minuti fa, dissidente ha scritto:

    Burgnich bianconero e Causio nerazzurro ho difficoltà ad immaginarli. Fantasia limitata?
    Davids e Jugovic non li ricordo tra i cartonati. Memoria selettiva?
     

    ... amico, sotto questo aspetto, nessun scambio tra giocatori della Juve e dell'Inter potrà mai raggiungere quei " fuochi d'artificio " 

    di incredulità/scetticismo/perplessità/stupore/iniziale " non accettazione "/ quando avvenne lo scambio tra Boninsegna e Anastasi ...

    ... fu una sorta di vera e propria " Bomba Atomica Calcistica " ... 

     

    Buona serata, .salveStefano !


  18. 5 ore fa, pasquale90 ha scritto:

    Cannavaro poi ritornò e sicuramente non fù l'addio più doloroso, a 33anni se ti chiama il Real è difficile dire di no.

    Cmq grazie a lui abbiamo visto esplodere un certo Chiellini in quel ruolo quindi per la nostra storia va bene così.

    Caro Amico, com'è giusto e doveroso che sia, pur rispettando appieno il tuo punto di vista, mio malgrado, non lo condivido :

     

    A ) Cannavaro : era rilegato in qualche fetido anfratto dei " bauscia milanesi a tinte nerazzurre " - la Juventus volle, fortissimamente 

    volle, offrirgli l'opportunità di " tornar a veder la luce " - e lui, nel momento del " vero bisogno " cosa fa ? Abbandona la " Nave Bianconera "

    mentre essa sta affondando in un oceano empio di liquame alimentato dai nostri infami delatori ? Evidentemente non aveva e non ha la più

    che minima percezione/sensibilità/capacità d'intendere cosa significhino vocaboli come " Gratitudine - Rispetto - Riconoscenza " -

    Deve alla " Juve " solo alla " Juve " se Cannavaro diventò " Campione del Mondo con la Nazionale " .. e soprattutto .. se venne premiato

    con il " Pallone d'oro " . 

     

    B ) Mentre, per ciò che concerne Chiellini, con la sua serietà/tenacia ed il suo indefesso impegno, prima o poi, più prima che poi,

    secondo il mio opinabile parere, ne son certo così come sono certo del quotidiano sorgere del sole, a prescindere dall' " affaire Cannavaro ",

    sarebbe comunque " esploso " assurgendo al ruolo di " pedina fondamentale " della difesa juventina. 

     

    Cordialmente, .salve Stefano !

     

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  19. Infine,sull'addio alla Juventus e l'acquisto di Cristiano Ronaldo: "Nel momento in cui la proprietà intende utilizzare una strategia diversa è il manager che deve fare un passo indietro e io l'ho fatto col sorriso sulle labbra.

     

     A ) ammesso e non concesso che la " vera ragione " dell'addio della Juve fosse dovuto all'ingaggio di Cristiano Ronaldo, 

    lo sapevano solo in " 3 " che Marotta non sarebbe mai stato d'accordo dall'avvallare quell'operazione di mercato. 

    E chi erano uum quei " 3 " ? - Cava sans dire .. " Uomini - Donne - Bambini - " ( e sul fatto che quella operazione di mercato si dovesse

    del tutto evitare, per ciò che concerne, mi vede del tutto allineato al suo pensiero . )

     

    B ) non è affatto vero che lo fece " col sorriso sulle labbra " in quanto, l'ho impresso, anzi, cementato nella memoria, in quei giorni

     che definire " frenetici " è un vero e proprio eufemismo, nel corso di un'intervista a stento riuscì a trattenere le lacrime, anzi, 2/3

    " furtive lagrime " ( rigorosamente con la " g " così come scrisse il " librettista " dell' Elisir d'Amore di Gaetano Donizetti ) gli solcarono

    il viso .

     

    C ) lo ringrazierò sempre per ciò che ha fatto e dato per la " Vecchia Signora " .. ma .. non lo nego .. il suo " passaggio "  a quelle 

    " fetide me .. diciamo . lme " mi ha assai infastidito ( fastidio che, peraltro, avverto tuttora ) 


  20. 16 ore fa, gobbone ha scritto:

    I tuoi inviti sono sempre ben accettati caro Stefano.

    Sai quella partita che hai nominato, Juve Leeds, fu la prima partita che vidi alla stadio. Avevo appena 7 anni ma ricordo ancora il temporale ed il conseguente recupero.

    Purtroppo di ricordi personali di Picchi ne ho pochi. Quello che so deriva da letture di articoli o di interviste dei giocatori di quel periodo. Bettega, per fare un esempio, ancora adesso quando parla di lui si emoziona. Oltre ad essere un ottimo allenatore doveva essere anche una grande persona.

     

     

     

    16 ore fa, Causio Brazil ha scritto:

    Grazie Stefano per questa bella, anche se tristissima e commovente pagina. Picchi è stato un grandissimo uomo oltre ad essere un  immenso campione.

    Erano altri tempi e, ad eccezione di qualcuno , i calciatori di allora erano un esempio di signorilità e sportività. Anche tra i tifosi , nonostante si tifasse squadre diverse, rimaneva stima ed amicizia reciproca: Adesso penso non sia più così. Purtroppo.

    Un saluto ed un grazie  Sergio

     

    12 ore fa, nima87 ha scritto:

    Caro Stefano, nessun disturbo, è sempre un piacere leggere i tuoi contributi, grazie ai quali continuo a scoprire interessanti approfondimenti e aneddoti sul nostro passato, specie per me che non ho vissuto in quegli anni. Che dire, conoscevo già la triste storia di Armando Picchi, ma dopo quanto accaduto con Capello mi rendo conto ancora di più della grandezza di quest'uomo, che non solo non gli ha portato rancore, ma da vero signore l'ha persino difeso quando la società stava per metterlo fuori rosa. Davvero uno dei più grandi rimpianti della storia bianconera, non meritava una fine così dolorosa. 

     

    11 ore fa, Third stone from the sun ha scritto:

    Grazie Stefano per il tuo prezioso contributo e per avermi coinvolto in questo commovente ricordo

     

    11 ore fa, Tarmako78 ha scritto:

    Quando ti dedicheranno una sezione del forum??
    Grazie,come sempre impagabili i tuoi post 

     

     

    11 ore fa, Totik ha scritto:

    Grazie dell'invito Stefano @29 MAGGIO 1985.

    Bellissimo racconto anche se molto triste.

    Cari fratelli bianconeri, buongiorno. 

     

    Vi prego, non invertiamo gli addendi

    sono io che avverto il piacere, ma soprattutto " l'obbligo ", di dovervi calorosamente Ringraziare

    per aver accolto e fatto seguito al mio invito. 

     

    Seppur in maniera virtuale, porgo a tutti voi un affettuoso abbraccio a  ... .ehm 

     

    Juve, l'abbraccio con i tifosi prima della gara – VIDEO | OneFootball  ..  TINTE  .juve BIANCONERE .. 

     

     

    Buon proseguimento di giornata, .salveStefano !

    • Grazie 5

  21. Carissimi fratelli bianconeri, buongiorno. 

     

    @alex65viareggio  @Causio Brazil  @Third stone from the sun 

     

    @Mamma come sono Gobbo  @gypsyola   @juventino milanese 

     

    @Tarmako78  @gobbone  @Totik    @the coach  

     

    @wmontero  @nima87

     

     

     

     

     

     

    Confidando sulla vostra " certificata juventinità ", scusandomi per il disturbo, sono a contattarvi affinchè

    anche voi possiate, in maniera compiuta, venire a conoscenza dell'assai dettagliata ed amara " cronistoria " della,  

    purtroppo, assai breve esperienza di ARMANDO PICCHI nella veste di Allenatore della " Juventus F.C. 1897 ". 

     

    Ahimè, una pagina tristissima ed amara della " Storia Juventina " in cui una persona, Armando Picchi, ancor più

    manifesta ed eleva la sua " Nobiltà d' Animo "  .. agendo in totale antitesi rispetto all'incomprensibile ed assurdo

    modo d'agire di tale Capello Fabio - Signori si nasce e Picchi Armando, a pieno titolo, rientra in tale " Nobile Consesso ". 

     

    Il post a cui ho fatto accenno è appena .. .mandrillaccio .. qui sopra .. ed è tratto  da " Storie di Calcio " .. Buona .giornale Lettura

     

    Sebbene sia passato tanto tempo, ricordo quell'amarissimo  e straziante travaglio : un malvagio e perfido destino

    sia nei confronti di un " UOMO " degno del massimo rispetto e di tutti coloro, a cominciare dai familiari, che lo hanno

    avuto e sempre l'avranno a cuore !

     

    Cordialmente, .salve Stefano ! 

     

    P.S. - Ovviamente, non è un obbligo, è solo un " invito " - la mia stima nei vostri confronti, sempre e comunque resta e resterà

    sempre immutata - ancora una volta : perdonate il disturbo ! 

     

    P.S -  @Scirea1982  - chiedo venia ma mi sono dimenticato di inserirti tra gli utenti di Vs nella lista di cui sopra, utenti che apprezzo

    assai sotto ogni punto di vista - se ancora non lo hai letto  è un " invito " a leggere un post a pag. 2 che, ancor più e meglio, fa comprendere

    quanto crudele e vigliacca possa essere la vita di tutti noi quando un infame destino ti prende di mira - se, invece, tu l'avessi già letto, mi scuso

    per il disturbo - Buon proseguimento, .salveStefano ! 

     

    P.S - @ronny80 - carissimo ciò che ho scritto per " Scirea1982 " vale anche per te, anche se, in realtà, erroneamente avevo selezionato

    un altro utente di VS che si era iscritto il 13 Agosto del 2013 e aveva il tuo medesimo " nickname " seppur scritto in maniera leggermente

    diversa ma, in pratica, non ha mai frequentato VS ( ho notato ora che tu ti sei iscritto il 23 Agosto del 2013 : uum mi viene un dubbio :

    eri forse ancora tu .. che .. probabilmente decidesti di " graficamente " cambiare il tuo " nickname " ? Ciò detto e premesso, ammesso 

    e non concesso che tu non l'abbia già fatto, se hai tempo e voglia ti consiglio e ti invito di leggere appena .mandrillaccioqui sopra il dettagliatissimo

    resoconto, tratto da " Storie di calcio ", di quello che, ahimè, fu il vero e proprio calvario di Armando Picchi ... calvario in cui fa una pessima

    figura anche una sorta di " Giuda Iscariota " .. che Picchi, da grande uomo qual era, perdonò . Ca va sans dire che il mio è solo un invito,

    non un obbligo, invito che ho inteso riservare ad alcuni utenti di " VS " nei confronti dei quali nutro sentimenti di stima ed amicizia . 

    :doh: ops ... mi è venuto in mente adesso com'era scritto quel " nickname " : Ronny'80 -

     

     

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  22. 23 ore fa, Occhia ha scritto:

    Prima certi cambi di maglia erano piu' tollerabili ...... dopo il 2006 (e ribadito da cose piu' attuali), per me sono intollerabili, al punto che certe stelle dovrebbero essere ritirate

    Caro amico, per prima cosa ti Ringrazio per aver partecipato.

     

    Una curiosità : con riferimento a ciò che del tuo gradito post ho evidenziato in grassetto uum a cosa e/o a chi esattamente ti riferisci ? 

    Le mie ormai obsolete sinapsi cerebrali non mi aiutano : confido in tuo gradito ed auspicabile aiuto .

     

    Buona giornata, .salveStefano !

     

     


  23. Il 4/2/2024 Alle 14:49, emmepi54 ha scritto:

    Armando Picchi, Vicpalek, Parola ed il grandeTrap. La Juve del Trap fu costruita, con continuità, da Picchi, Vicpalek che era lo zio di Zeman e Parola, sostituito nel 76 da Trapattoni. Armando Picchi, grande calciatore, aveva le stigmate per diventare un grandissimo allenatore ma una malattia incurabile se lo porto' via, forse a causa dei famosi caffè, ma chi può dirlo. Io avevo 15 anni e fu un gran rimpianto perderlo. Grandissimo uomo.

    Caro amico, buongiorno. 

    Sperando di farti cosa gradita ti passo questo più che esaustivo ed amaro " riassunto " inerente quella che fu la reale e perfida causa che, ahimè,

    troppo presto ed in maniera infida, " rubò " all'affetto dei suoi cari ed alla nostra " Juventus " la vita ad un " Uomo " con la " U " maiuscola che, oltre che

    essere stato un giocatore di gran spessore, aveva in sé i crismi per poter assurgere al ruolo di grande allenatore. 

     

    Rammento altresì la pessima figura che fece Fabio Capello, il quale, incredibile ma vero, fece intendere che Armando Picchi millantava una malattia. 

     

     

    - Tratto da " Storie di Calcio " ... .ehm

     

    Maggio 1971: Dopo una vita passata all’Inter, Armando Picchi si avviava ad una carriera da allenatore di successo con la Juventus. Purtroppo non fu così…

    Un rimpianto condiviso dai tifosi dell’Inter, per i quali il cam­pione livornese rimane uno dei simboli della Grande Inter. Picchi era stato “scaricato” da Helenio Herrera ed era andato a chiudere la carriera agonistica nel Varese. In modo così brillante da merita­re, pur in quella contrada calcisti­ca di provincia, la continuazione della sua avventura in Nazionale… E proprio la sua ultima partita in azzurro aprì il suo conto con la sfortuna.

    Il 6 aprile 1968 a Sofia, per l’andata dei quarti di finale degli Europei, l’Italia affrontò la Bulgaria e il libero azzurro Picchi patì un gravissimo incidente di gioco, riportando la frattura del tubercolo sinistro del bacino. In pratica, su quel terribile scontro si chiuse la sua carriera agonistica. Provò a riprendere, dopo la lunga convalescenza, ma non ci fu niente da fare.

     

     

    Così cominciò ad al­lenare, proprio a Varese, senza molte prospetti­ve. Se ne tornò nella sua Li­vorno, dove gli affidarono la squadra, a campionato di Serie B in corso, in pesanti difficoltà, e lui riuscì a risollevarla con mano felice fino al nono posto finale, di­mostrandosi tecnico abile e avve­duto. Giampiero Boniperti, appe­na nominato amministratore dele­gato, avviava alla Juventus, nel­l’estate del 1970, un radicale rin­novamento, rastrellando i giovani migliori sul mercato con l’aiuto di Italo Allodi. Tra i nuovi arrivati, gente come Capello, Causio, Bettega.

     

    L’uomo nuovo cui affidare quella nidiata di potenziali cam­pioni venne individuato in Arman­do Picchi. Una scelta audace, che si rivelò, dopo qualche settimana di rodaggio, felice. Picchi si am­bientò benissimo a Torino e riuscì subito a dare un volto alla squa­dra, pilotandola verso una stagio­ne di assestamento in campionato, ma anche di grandi soddisfazioni europee, col cammino sicuro in Coppa delle Fiere, progenitrice della Coppa Uefa. Un ombra cupa, tuttavia, ne seguiva sinistramente il cammino.

     

    Il tecnico non era sereno: da metà ottobre la giovane moglie France­sca, dopo aver dato alla luce il secondogenito, versava in cattive condizioni di salute, fino a correre pericolo di vita e il tecnico dopo ogni alle­namento si recava al suo capezzale a Milano, in un tour de force che gli scavava visibilmente i lineamenti. Poi, ristabilitasi la consorte, toccò a lui e accadde l’irreparabile. Il 7 febbraio 1971 a Bologna, durante la partita coi rossoblu, Picchi si levò dalla pan­china per protestare con l’arbitro. Inflessibile, il fischietto (Gaetano Mascali) lo cacciò dal campo. Picchi, uomo di esemplare corret­tezza, uscì a capo chino, col cuore in tumulto.

     

    Nessuno poteva imma­ginare che se ne stesse andando, oltre che da una partita di calcio e da un terreno di gioco, dalla stes­sa vita.Il 2 febbraio, cinque gior­ni prima di Bologna, aveva rivela­to ai cronisti di aver avvertito do­menica 3 gennaio, in panchina al Comunale contro la Lazio, un for­te dolore alla schiena; aveva attri­buito il male alla rigida tempera­tura (tredici sono zero), ma nessu­na cura era stata in grado di de­bellarlo e col passare dei giorni il male si era fatto così fastidioso da impedirgli di dirigere l’allenamento. Una prima diagnosi aveva par­lato di “mialgia sottoscapolare di probabile origine reumatica”, consi­gliando al tecnico un periodo di cure e riposo. Picchi vi si era sottoposto, lasciando che in campo a dirigere l’allenamento andasse, sotto la sua supervisione, Sentimenti IV.

     

    Due giorni dopo l’espul­sione del 7 febbraio, si presentava all’allenamento: «Sono quasi guarito – annunciava ai cronisti – domani torno in campo». La mattina dopo vestiva la tuta e diri­geva il suo ultimo allenamento: quando lasciava il campo il dolo­re alla schiena era rispuntato tal­mente acuto da imporgli una sosta di un ora e mezza negli spogliatoi. Si recò allora a Milano, nella clinica dove fino a poco tempo prima era stata curata la moglie per sottoporsi a una serie di esa­mi. Il 10 mattina si recò al campo per l’ultima volta: parlando coi cronisti, l’abituale cortesia non riuscì a nascondere la sofferenza che gli tirava i lineamenti del viso. Quella notte i dolori aumentarono e i medici decisero di ricoverarlo in clinica. Il 12, venerdì, su un quotidiano romano, Fabio Capel­lo, giovane centrocampista della squadra, non sospettando evidentemente nulla, rilasciava dichiara­zioni polemiche anche nei con­fronti del tecnico.

     

    Il 14, mentre nessuno sospettava alcunché di grave, i giornali annunciavano improvvisamente il cambio della guardia in panchina: “Armando Picchi questa mattina è entrato in una clinica torinese per sottoporsi ad una serie di prove e di esami di laboratorio che dovrebbero dar modo ai medici di scoprire l’esat­ta natura del male alla schiena che da una quarantina di giorni affligge il tecnico juventino. Negli ambienti della società bianconera si spera che nel giro di pochi gior­ni l’allenatore possa essere dimes­so per riprendere in piena effi­cienza l’attività.
    È certo tuttavia che Picchi non potrà seguire la squadra mercoledì prossimo a Enschede, dove la Juve disputerà il retour match dei quarti di finale della Coppa delle Fiere. Fin quan­do il trainer titolare non sarà ri­stabilito, la conduzione della squadra toccherà a Cestmir Vycpalek, che nell’estate scorsa era tornato a far parte della Juventus, assumendo la responsabilità dei giovani bianconeri acquartierati a Villar Perosa. Prima di affidarsi ai medici, Armando Picchi nella tarda serata di ieri si è recato nel ritiro della Val Chisone per pren­dere temporaneo congedo dai suoi uomini”

     

     

    Un ultimo, significativo gesto restava a Picchi, prima di venire inghiottito dal suo male terribile. Benché sofferente, lasciò la clinica per recarsi a Villar Perosa assieme a Boniperti e Allodi, cui toccava il “processo” a Capello per il suo sfogo polemico. Il regi­sta avrebbe dovuto esser messo fuori squadra, ma il tecnico, pur primo bersaglio delle critiche («Una chiacchierata confidenziale con un amico» si scusò il giocatore), assunse la difesa del futuro campione, lo giustificò e ottenne che la pu­nizione venisse limitata a una forte multa.

     

    Sui giornali apparve dopo qualche giorno una nuova notizia: un primo con­sulto tra specialisti annunciava che Armando soffri­va di una “radicolonevrite cervico-dorsale” e che nel giro di otto giorni sarebbe potuto tornare al­l’attività. Ma le cure non sortirono effetto alcuno. Qualche giorno dopo, in un consulto tra specialisti, veniva avanzata l’ipotesi che il ma­lanno avesse origine tumorale e infine il 19 febbraio Picchi veniva sottoposto a intervento chirurgi­co, la “resezione del sesto nervo intercostale“, mentre la situazio­ne clinica precipitava. Il suo cal­vario era avviato.
    Dopo pochi giorni la società comunicava ai cronisti, in un incontro riservato, che il destino di Picchi era segna­to: forse come lontana conse­guenza del terribile infortunio os­seo che gli aveva troncato la car­riera, il tecnico soffriva di un ma­le incurabile. Il club bianconero pregava tuttavia che nulla fosse propalato, che nulla apparisse sui giornali che avrebbero fatto com­pagnia a Picchi e alla sua fami­glia nei drammatici giorni a veni­re. Una sorta di pietosa omertà che venne da tutti rispettata. Ar­mando Picchi aveva poco meno di 36 anni, una bella moglie, due figli, Leo e Gian Marco, meravi­gliosi. Confermata la terribile diagnosi, dalla clinica torinese in cui era ricoverato venne trasferito sulla riviera ligure, in una villa tra i pini, a San Romolo, la “Bai­ta bella”, di proprietà di Adolfo Tinelli, commerciante torinese. 

     

     

    Le sue condizioni erano dispera­te, i medici impotenti. Le settima­ne passavano. A primavera si de­cise di affidarlo alle cure di Ingeborg Stern, una studiosa tedesca di scienze orientali. In un primo momento si diffuse addirittura la voce che le pratiche yoga avesse­ro procurato un miglioramento delle condizioni del tecnico. Un fuoco di paglia. A metà maggio, l’aggrava­mento ulteriore, tra sofferenze pe­santi, l’estrema unzione del par­roco di San Romolo e infine la morte, alle 16 del 26 maggio.

     

    Poche ore dopo, la Juventus di Picchi, affidata a Cestmir Vycpalek, affrontava il Leeds nel­la finale di andata della Coppa delle Fiere. Era una serata triste, affogata nella pioggia, che impose la so­spensione del match al 6′ della ripresa, sullo 0-0.Nessuno tra i giocatori sapeva. La partita an­dava ripetuta venerdì 28: quel giorno, accanto all’annuncio del match, i giornali riportavano un’altra notizia: “Picchi è morto. Stroncato da un male incurabile, l’ex cam­pione dell’Inter e allenatore della Juventus è spirato a Sanremo, do­ve si era trasferito da un paio di mesi. I funerali avranno luogo stamane a Livorno“.

     

    Fu una spe­cie di bomba. In realtà, Armando aveva cessato di vivere nel pome­riggio del 26, ma i familiari ave­vano voluto tener nascosta la no­tizia fino al mattino dopo, per non influenzare i giocatori, impegnati nella partita. Nella mattinata del 28, Boniperti, assieme al presidente Catella e a una rappresen­tanza di giocatori (Tancredi, Cuccureddu e Roveta), è a Livorno a rendere omaggio alla salma. Il po­meriggio, alle 17,30, vengono ce­lebrati i funerali nella chiesa della Misericordia. La sera al Comuna­le di Torino si gioca in un clima di comprensibile mestizia. La replica della prima finale finisce 2-2. Il 3 giugno, a Leeds, i bianconeri pa­reggeranno 1-1 perdendo la Cop­pa, che avrebbero voluto dedicare al loro amatissimo e sfortunatissi­mo tecnico. 

     

    - P.S. - La Juventus perse quella Coppa senza, incredibile ma vero, aver perso nessuna partita : fu una vera e propria beffa ! 

     

    - P.S. - Ero sugli spalti del " Comunale " la sera in cui si giocò la, definiamola così, " prima finale di andata " :

    mai presa così tanta acqua in vita mia - dal niente, all'improvviso, " Giove Pluvio ", probabilmente in collera con qualcuno, 

    scaricò tanta .. ma tanta di quell'acqua da riempire da riempire un'oceano .. eppure, incredibile ma vero, il Barone Causio, 

    dall'alto della sua innata classe, in quella infida palude, riuscì ad elaborare 2/3 fantasmagorici numeri da tramandare ai posteri . 

     

    - P.S. - Ieri se ne sono " andati " 2 calciatori che ho sempre avuto in simpatia

     

    Giacomo Losi - cremonese che, in pratica, ha vissuto quasi tutta la sua vita a Roma - detto : " Er Core de Roma " 

     

    Kurt Hamrin    - giocatore svedese che ho sempre apprezzato - una sola stagione alla Juve - detto : " Uccellino " 

     

    Due grandi interpreti di un" Giuoco del Calcio " che, ahimè, non esiste più !

     

    Riposino in Pace entrambi - .salveStefano !

     

     

     

     

     

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