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8 puntiFratelli Bianconeri, non sono molto in forma .. ma .. navigando un po' qui e là .. mi sono ritrovato su questo piacevole " Blog " che, non conoscevo, e cioè " Juventino CentoxCento " .. e .. visto e considerato che ho un po' " le gomme a terra ", buona parte di ciò che ora andrò a proporre è tratto dal " Blog " di cui sopra ( insomma, è una sorta di " copia - incolla " // di " farina del .. mio sacco .. " ve n'è ben poca ) Vado ... Gigi Riva ci ha lasciato e lo abbiamo voluto ricordare con il nostro post su Facebook (molto partecipato da voi). Sul Mito di Rombo di Tuono si sprecano le storie anche riguardo alla Juventus. Gigi Riva è stato uno dei rimpianti più profondi dell’Avvocato Gianni Agnelli e del Presidente Giampiero Boniperti. La Juventus ci provò almeno 3 volte in modo serio, si spinse fino al punto di offrire al Cagliari un miliardo delle vecchie lire più 6 giocatori in contropartita. L’attaccante lombardo ha sempre puntato i piedi e rifiutato la Vecchia Signora. Agnelli delegò Boniperti e Italo Allodi a portargli, a tutti i costi, Rombo di Tuono, ma ogni tentativo fu vano. Dopo la finale di Coppa dei Campioni del 1973 persa a Belgrado contro l’Ajax, l’Avvocato disse al suo braccio destro: “Vede Giampiero, con Riva in campo avremmo vinto la partita e la Coppa”. Ma perché Riva rifiutò a più riprese i bianconeri? Lo fece anche Vialli ma poi si arrese alla corte di Boniperti, idem Baggio con Montezemolo (e con l’intervento diretto dell’Avvocato su Berlusconi che aveva già un contratto in mano grazie a Caliendo). L’attaccante del Cagliari non l’ha fatto per una mancanza di rispetto verso la Juventus, semmai per eccessivo rispetto e grande amore verso la Sardegna che lo aveva adottato dopo la sua enorme tragedia familiare. Il piccolo Gigi era rimasto orfano di padre a 9 anni e dovette dire addio alla sorellina in modo prematuro. All’età di 16 anni, anche alla madre. A 19 anni si trasferì in Sardegna “con tanta rabbia in corpo verso la vita”. ( e, se mi è concesso, questo lo scrivo io : incredibile come possa essere infame e crudele l'incedere di buona parte degli esseri umani sul " Pianeta Terra " ) L’attaccante, dopo quella infanzia così tragica, era afflitto da una comprensibile depressione che lo ha accompagnato, purtroppo, per tutta la sua esistenza, per sua ammissione. Non stiamo facendo gossip, ma è una condizione personale di cui Riva ne ha parlato a più riprese, rendendo pubblico un suo grave problema personale. Riva rifiutò sempre la Juventus. Il bomber “cagliaritano” d’adozione ha ricordato in diverse interviste che Boniperti ci provò per tre stagioni di fila: lo chiamava per parlare del più o del meno, la prendeva larga ma poi “finiva sempre per toccare l’argomento della Juventus”. “Ogni volta che giocavamo nel continente – racconta il grande attaccante – mi veniva a trovare Allodi che, pur prendendola larga, sempre mi diceva: ‘dai telefoniamo a Boniperti’. Ma quella telefonata non arrivava”. Ma è curioso l’aneddoto raccontato dal bomber legato proprio a una telefonata avvenuta negli ultimi anni prima della morte nel giugno del 2021 di Giampiero Boniperti. Riva chiama per fare gli auguri al Presidente onorario della Juventus che gli risponde in modo laconico : " Non sarei sincero se non ti dicessi che io questa telefonata da te l’aspettavo 50 anni fa ”. Boniperti-Riva, due signori e ma anche due vincenti, e quindi con la giusta dose di grinta e cattiveria. Erano due rivali che si rispettavano molto anche se nel 1970 la tensione salì alle stelle nel match decisivo tra Juventus e Cagliari. I sardi erano a +2 in classifica (al tempo la vittoria valeva 2 punti), l’arbitro era Lo Bello con il quale Rombo di Tuono litigò di brutto. Racconta Riva: “Cominciò con un rigore per la Juventus, del tutto inesistente. Protestammo a lungo, lui fu irremovibile, andò sul dischetto Haller e Albertosi parò. Mentre correvamo ad abbracciarlo, l’arbitro tornò a indicare il dischetto: il rigore era da ripetere. E lì perdemmo tutti quanti la testa, a cominciare da me. Mentre Albertosi piangeva di rabbia aggrappato al palo, io andai da Lo Bello e incominciai a riempirlo di parole, parolacce, insulti. Gli urlai che noi avevamo fatto sacrifici per un anno intero, e non era giusto che un c…e come lui li buttasse all’aria. Gli dissi anche di peggio, lui fingeva di non sentire e continuava a dirmi di pensare a giocare” . Lo Bello mette la palla al centro ma Riva continua a insultarlo, e lui gli dice: “Pensa a giocare”, si rivolge poi al capitano Cera: “voi pensate a buttar palla in area a Riva”. A pochi minuti dalla fine Lo Bello sale ancora in cattedra: altro contatto in area inesistente, questa volta in prossimità della porta della Juventus e rigore! Protestano i bianconeri. Riva va sul dischetto, rischia di sbagliare ma segna per un soffio: finisce 1-1. Rombo di Tuono racconta: “Lo Bello mi fissò a lungo e la sua espressione diceva: “Allora, hai visto?”. Gli risposi ancora un po’ secco: “E se lo sbagliavo?”. La parola fine la pretese lui: “Te lo facevo ripetere”. N.B. - Il rigore assegnato al Cagliari era " INESISTENTE " - ero in " Curva Maratona " ( divisa a metà tra supporters bianconeri e cagliaritani : c'è da dire che non accadde niente di disdicevole, anzi, i supporters del Cagliari dispensavano, anche ai supporters bianconeri, alimenti della loro terra ) - Se la Juve avesse vinto, con ogni probabilità il " Campionato " avrebbe preso un'altra piega - l'inizio di stagione fu disastroso, tant'è che dopo 6 partite l'allenatore Luis Carniglia venne esonerato .. al suo posto arrivò l'allenatore della " Primavera " .. ergo .. Rabitti .. che, fino a quel match fu assai valido sotto ogni punto di vista - dopo quella sconfitta, ahimè, la Juve in parte si " sgonfiò ", e a fine campionato arrivò al 3° posto : Cagliari 45 punti - Inter 41 - Juve 38 - // - Peccato, se l'inizio di stagione non fosse stato " disastroso ", con ogni probabilità ben altra sarebbe stata la " classifica finale " .. ma .. si sa .. con i se e con i ma non si va da nessuna parte .. P.S. - 1 - Buona serata a tutti .. intanto io .. vado a prendere una " Tachipirina " .. Stefano ! P.S. - 2 - Perchè nel titolo ho citato " Niccolai " ? Perchè oltre ad essere un più che discreto giocatore, era altresì assai " generoso " con gli avversari .. ergo .. " L'Autogol " era una sua preziosa ed innata qualità .. P.S. - 3 - Nel 1973, a Belgrado, allo Stadio della " Stella Rossa ", detto il " Maracanà ", io c'ero. Ero in Tribuna di fianco al mitico " Serafino " .. che .. in pratica .. di " Professione " .. era una sorta di " tifoso " delle più note squadre italiane. Più di 30/35 ore di treno in quella che era l'assai ostica Jugoslavia di Tito. In territorio slavo, sia all'andata che al ritorno, ogni 100/150 km, il treno veniva fermato e una decina circa di soldati salivano sui vagoni per controllare documenti .. borse .. e via dicendo. Io non ho idea se con Riva la Juve avrebbe potuto battere il grande Ajax di Cruijff ( dal 1970 al 1973 vinse 3 Coppe di Campioni di fila ) anche se, il match, fu piuttosto equilibrato .. o .. per meglio dire .. netta fu la sensazione che, una volta andati in vantaggio, gli olandesi si limitarono a controllare la partita. Anche se .. i bianconeri ebbero 2 grandi opportunità : una con Bettega che, incredibile ma vero, da solo, davanti al portiere avversario, si mangiò un gol in pratica fatto .. proprio con quello che, ai tempi, era il suo preferito " colpo letale " per gli avversari .. e cioè .. il colpo di testa // l'altra, con Altafini : in contropiede si involò ( per modo di dire ) verso la porta avversaria .. ma .. data l'età .. quando Josè giunse nei pressi dell'area degli olandesi .. tutto d'un tratto gli mancò l'ossigeno, ed un paio di avversari che, nel frattempo, l'avevano raggiunto, in maniera " caritatevole ", gli portarono una " ricarica .. di .. O2 " .. ergo .. purissimo ossigeno ( ) P.S. - 4 - E visto che ci siamo, colgo al volo l'occasione per portare a conoscenza di tutti coloro che, per le più svariate ragioni, età in primis ( sia essa giovane e/o piuttosto avanti con gli anni ), non conoscono .. e/o .. hanno dimenticato quale fu l'assai tortuosa ed inusuale " appendice " con quanto riportato nel " P.S. - 3 - di cui sopra " . Tratto da " Storie di Calcio " del 04/07/2016 ... - COPPA INTERCONTINENTALE 1973 - PARTITA UNICA - STADIO OLIMPICO DI ROMA : INDEPENDENTIENTE - JUVENTUS .. 1 - 0 .. L’Ajax non ha dimenticato l’intermezzo pugilistico di Mircoli e rifiuta l’invito. Gli argentini ripiegano sulla Juventus, sconfitta in finale dagli olandesi a Belgrado. La società bianconera dapprima rifiuta, poi la prematura estromissione dalla Coppa dei Campioni e l’insistenza degli argentini inducono il club italiano a ripensarci, a patto che si giochi in Italia. Ci si accorda per una partita secca, a Roma. Ci sono oltre ventiduemila paganti, nel gelo novembrino dell’Olimpico. La Juventus, priva di Capello, sembra in giornata, al cospetto di un avversario timido e impacciato, che produce solo una ragnatela di passaggi laterali e scarse illuminazioni, dovute quasi esclusivamente a Ricardo Bochini, diciannovenne futura stella dei “rossi”; in tutto, cinque occasioni da gol in tutta la partita, con due soli interventi per Zoff. La Juve invece si ritrova a meraviglia, alla mezz’ora lo scatenato Altafini lancia Bettega, il cui pronto tiro centra l’incrocio dei pali e ugualmente sfortunato è lo stesso Altafini, che pochi minuti dopo coglie la traversa dopo un favorevole rimpallo in area argentina. In apertura di ripresa, la Juve sembra concretizzare la propria superiorità: Cuccureddu entra in area e viene travolto da Galvan. Rigore netto, che l’arbitro fischia. Va sul dischetto lo stesso Cuccureddu, ma tira alle stelle. Scoramento in casa bianconera, anche se gli uomini di Parola rinnovano gli assalti, fallendo più volte per imprecisione. La beffa arriva a dieci minuti dal termine, quando il giocoliere Bochini al termine di una esaltante serie di scambi con l’altro baby terribile e futuro campione del mondo, Daniel Bertoni, entra in area, attira fuori Zoff con un impercettibile arresto e lo infila da campione: un gol che a lungo verrà ricordato in Argentina. Altafini e Anastasi si fanno parare due conclusioni nell’ultimo, disperato attacco bianconero, poi è la fine. Finale Unica 28 novembre 1973 – Stadio Olimpico, Roma INDEPENDIENTE – JUVENTUS 1-0 Reti: 1-0 80′ Bochini Independiente: Santoro, Lopez, Raimondo, Pavoni, Sà, Commisso, Balbuena, Galvan, Maglioni, Bochini, Bertoni (Semenewicz 83) Juventus: Zoff, Spinosi (Longobucco 74), Marchetti G., Gentile, Morini, Salvadore, Causio, Cuccureddu, Anastasi, Altafini, Bettega (Viola F. 74) Arbitro: Delcoutr (Belgio) - FU UNA PARTITA CHE LA JUVENTUS AVREBBE STRAMERITATO DI VINCERE .. MA .. E' NOTORIO .. QUANDO IL DIAVOLO CI METTE LO ZAMPINO .. ( ciò non toglie che, qualora la Juve avesse vinto, i nostri perenni e miseri delatori, avrebbero colto al volo l'occasione per svilire quel " trofeo " in quanto, fino ad allora, il diritto di disputare la " doppia finale " - ovviamente, da " vincenti " nei propri continenti - non sarebbe stato rispettato ) - In quegli anni andare a disputare una delle " 2 Finali " della .. Coppa Intercontinentale .. era un " rischio " .. e non da poco : quel Mircoli, citato nel riassunto di cui sopra, nella doppia finale del 1972, in Argentina, dopo che Cruijff a inizio partita mise a segno un gol, al 30° minuto circa, fece un intervento assai duro " Sull' Olandese Volante ", che lo costrinse a lasciare il terreno di gioco. Nella edizione della Coppa Intercontinentale dell'anno prima, nonostante che L'Ajax avesse vinto la " Coppa dei Campioni ", si rifiutò di recarsi in " Sud America. Erano tempi in cui, recarsi a quelle latitudini, era assai rischioso. Alla fine del primo tempo di quella " corrida " giocatori - allenatore - dirigenti dell'Ajax - negli spogliatoi valutarono " l'opzione " di non rientrare più in campo .. poi .. con ogni probabilità .. qualcuno fece da " intermediario " e la squadra tornò sul terreno di gioco. Nel match di ritorno in Olanda, l'Ajax vinse per 3-0 : 2 Gol di Rep - 1 gol di Neeskens - Con un Cruijff in grandissimo spolvero. - A NESTOR COMBIN ( ex Juve - 1964/65 - un discreto giocatore che diede il meglio di sè in altre squadre ) nel 1969, nella " Finale di Ritorno " a Buenos Aires, furono fratturati naso e mandibola - nel 1970 ad un giocatore greco venne fratturata una gamba - Per non parlare delle Finali degli anni 1969 e 1970 in cui, sia il Milan che il Feyenoord furono " oggetto " di atteggiamenti che definire " impropri " è un vero e proprio eufemismo - INSOMMA .. IN QUELLI ANNI .. ANDARE DA QUELLE PARTI .. ERA UN PO' COME FARE UN " TUFFO IN UNA PISCINA PIENA DI ALLIGATORI " - ( e chissà quanti altri episodi " indecenti e vigliacchi " ho dimenticato ! )
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8 puntiSe continuano a comprare bidoni a gogo la capienza di adesso è pure troppa. Di quale brand voi parlare vai in giro con dei giocatori del genere ?
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8 puntiSarebbe meglio amplificare la capienza fino a almeno 50.000 posti. Lo stadio troppo piccolo e' en enorme limite per la crescita del brand Juventus.
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7 puntiSe tolgono anche il campo di gioco riescono a recuperare altri 4000 posti tanto contano solo i soldi, del gioco non interessa più nulla
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7 puntiSono passati 15 anni, abbiamo visto grandi e piccole Juventus, direi che la capienza era esatta. Torino quella è, tanto per alcune partite non ne basterebbero 3 di stadi, inutile pensare a quegli eventi eccezionali. 42 Mila posti vanno bene, ed è anche sensato sparare cifre altissime per le partite imperdibili
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7 puntiIl Napoli cerca in tutti i modi di ostacolarci, non possiamo nemmeno pensare di acquistare un loro calciatore, quando il loro presidente parla ci descrive come il male del calcio e noi gli stendiamo i tappeti rossi dando il via libera per trattare per cedergli i nostri calciatori. Si vuole cedere un calciatore per qualsiasi motivo? Al Napoli e in Italia mai soprattutto se si va a rinforzare una società rivale.
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6 puntiSemplice! .... le mosche sono sempre attirate dalla merdª. Si amalgamano, che è un piacere.
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6 puntiMa vi rendete conto, quando scrivete, che parlate della vostra squadra? Che la tifate a fare se questo è il livello al quale siete arrivati? Solo una (lecita) domanda eh... Si dice che rimanere ancorati al passato sia poco sano, e lo è in effetti. Cambiare invece è sinonimo di intelligenza e dinamicità. Cambiate.
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4 puntiQuoto il tuo messaggio in tutte le righe...e cmq tanto per restare in tema.Io la mia decisione l'ho presa. Vorrei più potere a Theter ,uno sempre più crescente e per la legge del grandi numeri(prima o poi dovrà finire)mi auguro in una cessione della Juventis futura a gente molto ricca che voglia riportare veramente la juve in un'altra dimensione.A competere seriamente per la Champions , ad una società che non faccia sempre il coniglietto sul mercato ma che ambisce a primeggiare in Italia e nel mondo.Vorrei un proprietario appassionato di Juve e che ci metta al primo posto , uno di campo insomma. Io sarò pazzo ma in Ardoino ci voglio credere!
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4 punti
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4 puntiVedo che c'è gente che neanche immagina più cosa significhi essere attaccati alla Juve. E' una cosa che evidentemente esiste ancora, e che altrettanto evidentemente non appartiene più a voi. Come nel calciomercato, quando si raggiunge questo punto è meglio cercarsi una nuova squadra dalla quale ripartire.
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4 puntiHa giusto toppato quelli più cari, un dettaglio
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3 puntiHo perso la pazienza. Mi sono stufato di entrare in un forum sulla mia squadra per vederla insultata o derisa per ogni cosa che fa dalla proprietà alla dirigenza, la squadra, l'allenatore e i tifosi che vanno allo stadio.
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3 punti
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2 puntiDal cuore del ritiro estivo di Herzogenaurach, dove la Juventus sta affinando condizione e meccanismi in vista della nuova stagione, abbiamo incontrato Federico Gatti. Il difensore bianconero, reduce da un’annata in continua crescita, ha raccontato sensazioni, obiettivi personali e di squadra, senza nascondere l’entusiasmo per il lavoro quotidiano e l’atmosfera che si respira nel gruppo. Un’intervista a tutto campo, tra ricordi recenti, prospettive future e la voglia di dare ancora di più con la maglia della Juve. Ecco un'anteprima dell'intervista ai microfoni di TuttoJuve.com: Come stanno andando questi giorni di allenamento? Tu come stai? Sto meglio, ho fatto fatica, perché comunque per la mia stazza fisica sono stato fuori tre mesi e mezzo, e non l’avevo proprio preventivato. Riprendere è stato è stato complicato, per fortuna ora sono passati dieci giorni, quasi due settimane: sto mettendo benzina nelle gambe. Mi serviranno le partite per mettere un po' di di fiato”. Hai pensato di andare via dalla Juve? “No, non ho mai messo in discussione il mio futuro qui. Mi ha fatto tanto piacere l'interessamento di un allenatore come Conte, che è uno dei top allenatori al mondo, e del direttore Manna. Li ringrazio tanto, perché hanno fatto tanto per volermi a Napoli. Ma ho preferito seguire il cuore. Questa è una famiglia, Torino è casa mia, sono cresciuto qui. Diciamo che la scelta era abbastanza facile”
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2 puntiNessuno di questi è un regista.
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2 puntiSono sicuro che la maggior parte di quelli che si lamentano della capienza dello stadio non ci hanno mai neanche messo piede. A livello di strutture, in Italia, la Juventus è l’unica società a stare al passo con il resto d’Europa. D’altronde, basterebbe aver frequentato l’area sin dal 2011 per poterne apprezzare l’evoluzione.
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2 puntiSì perché Torino geograficamente è polarizzata rispetto all’Italia. Ci sono 50 partite l’anno, impensabile per sud e centro Italia andare sempre. Altre realtà hanno i tifosi concentrati solo in un posto, noi siamo più trasversali, siamo presenti in tutta italia
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2 puntiAspetta... Albert cosa ? Che è stato ceduto subito... Weah ? Ma siamo seri. Esaltiamo un acquisto per 6 millioni di plusvalenza ? Cabal non si cosa ancora, non ha fatto 2 partite intere. Conceicao Kalulu Di Gregario pagati il giusto per il rendimento in campo, anzi forse qualcosina di troppo... si anche Kalulu che ha iniziato forte per poi infortunarsi e fare male la fine della stagione con l aggravante del espulsione a Roma (le cacate al mondiale per club le lascio pure stare). Thuram bel colpo, l unico in un oceano di operazioni fallimentari.
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2 puntiAnche oggi sono ancora ad un passo di distanza? Sembra il paradosso di Achille e la tartaruga.. 😁
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