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Contenuti Popolari

Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 22/08/2025 in tutte le aree

  1. 16 punti
    Sinceramente le cifre non mi fanno impazzire. Non vedo sto gran capolavoro
  2. 13 punti
    Non piangete perché è finito, sorridete perché è successo
  3. 7 punti
    Torino, 21 agosto 2025 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver raggiunto un accordo con la società Nottingham Forest FC per la cessione, a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2026, dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Douglas Luiz Soares de Paulo, a fronte di un corrispettivo di € 3 milioni. L’accordo prevede inoltre l’obbligo da parte del Nottingham Forest di acquisire a titolo definitivo i diritti alle prestazioni sportive del giocatore al verificarsi di determinate condizioni nel corso della stagione sportiva 2025/2026. Il corrispettivo pattuito per l’eventuale cessione definitiva è pari a € 25 milioni, pagabili in quattro esercizi; tale corrispettivo potrà essere aumentato, nel corso della durata del contratto di prestazione sportiva con il calciatore, per un ammontare non superiore a € 3,5 milioni, al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi. juventus.com Per quanto ha dimostrato in questi mesi,cederlo a queste cifre mi sembra un'ottima operazione.
  4. 6 punti
    Meglio così poiché rischiava di diventare un altro caso Arthur.
  5. 6 punti
    Speriamo che Robin Hood gli tiri una freccia in cul0...
  6. 6 punti
  7. 5 punti
    Luigi De Siervo, amministratore delegato di Lega Serie A, intervistato dal QS, ha toccato anche il tema della pirateria: "Al momento il tema è soprattutto quello della produzione di un prodotto che garantisca uno standard elevato, perché non ci sia differenza tra i broadcaster. Di sicuro c’è un problema di pirateria che da noi è più forte che negli altri paesi, bisogna intervenire. La pirateria sta privando il sistema di oltre 300 milioni di euro all’anno solo per la Serie A. Soldi per cui oggi non riusciamo più a comprare i campioni che avremmo voluto".
  8. 5 punti
  9. 5 punti
    Uno dei più grandi somari passati per Torino. Speriamo che si verifichino le condizioni per l’obbligo di riscatto.
  10. 4 punti
    Inizialmente non avevo capito se si era presa la Lehman perchè morosa di Douglas Luiz o se invece avevamo preso Douglas Luiz perchè stava con la Lehman. Allo stesso modo, adesso non ho capito se abbiamo ceduto la Lehman perchè si è mollata con Douglas Luiz o se invece abbiamo ceduto Douglas Luiz perchè si è mollato con la Lehman. Alla fine, per andare sul sicuro, li abbiam venduti tutti e due, così non se ne parla più
  11. 4 punti
    Non è una novità. Comunque ciascuna società chiude il mercato quando vuole. Il problema sta sempre nella programmazione e nella continuità di vedute da una stagione all’altra. Qui ancora devono scegliere il DS… sempre in emergenza, sempre con l’acqua alla gola.
  12. 4 punti
    Il ripiego Boniface Nessun ripiego di Kone' ma scelta che rafforza la mediana Quel giornale supera il livello della mancanza di vergogna!
  13. 4 punti
    Giocatore scandalosamente difeso qui dentro, simbolo di mediocrità assoluta, il primo che dovrebbe essere ceduto da una società che punti a vincere qualcosa. Il nostro Mosciolivo, come correttamente scriveva prima un utente. In tempi nefasti elkanniani l'emblema del nulla che siamo diventati, società devastata ridotta ai minimi termini storici, una nobile decaduta che probabilmente ha imboccato la strada del declino definitivo, come era nei progetti del proprietario fin dal 2006, progetto che era stato interrotto inaspettatamente da Andrea Agnelli, non a caso epurato con la solita porcata mafiosa all'italiana, farsopoli 2.0.
  14. 3 punti
    Parzialmente tratto da .. " Astigiani - Storia e Storie di Monferrato .. Langa & Roero " .. a firma di .. Tosetti Flavio " ... Primo scudetto della Juve, il centroavanti è di Rocchetta - Luigi Forlano, fondatore e bomber del club bianconero La storia di Luigi Forlano percorre come una meteora l’epopea del calcio italiano che tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento vede crescere e diffondersi un nuovo gioco a squadre nato nei college inglesi. A Torino attorno alla panchina dove un gruppo di studenti discutono del nuovo sport c’è anche un giovanissimo di Rocchetta Tanaro che sarà tra i fondatori della Juventus e che con la maglia bianconera giocherà come centroavanti fino alla conquista del primo scudetto nel 1905. Forlano parteciperà poi alla scissione che vedrà nascere il Torino calcio nel 1906 e sarà nuovamente protagonista delle cronache sportive due anni dopo con il Milan come autore del gol che fece vincere ai rossoneri il primo derby della storia contro l’internazionale. Il campione si trasferirà poi a Stresa, dove contribuirà alla nascita del calcio locale. La sua vita finirà nel 1916 sull’altopiano del carso, caduto in combattimento alla guida di un reggimento dei bersaglieri. - LUIGI FORLANO - E' il 3° GIOCATORE TRA I 5 IN - PRIMA FILA - E CIOE' - QUELLI SEDUTI SUL TERRENO DI GIOCO - - Mi sembra giusto e doveroso citare anche il nome di tutti gli altri giocatori : - Da sinistra, in alto : Gioacchino Armano, Domenico Durante, Oreste Mazzia; al centro: Paul Arnold Walty, Giovanni Goccione, Jack Diment; in basso: Alberto Barberis, Carlo Vittorio Varetti, Luigi Forlano, James Squair, Domenico Donna. - DOMENICO MARIA DURANTE FU .. .. COME EGLI SI CERTIFICA IN QUESTO AUTORITRATTO .. " CAMPIONE DI CALCIO ET PITTORE " - - Tratto da " Memorie del pallone " : Domenico Maria Durante - Nato a Murazzano (CN) il 17 dicembre 1879 -Morto a Canale (CN) il 21 ottobre 1944 - Testo e ricerca di Giovanni Arbuffi ... Il “portiere-pittore” inizia a giocare nella Ginnastica di Torino. Giunge alla Juventus nel 1901 e disputa con la squadra bianconera 10 stagioni da titolare, vincendo il primo scudetto della storia della Juventus nel 1905. E’ notoriamente un personaggio eccentrico, in campo litiga continuamente con l’arbitro e incita a gran voce il pubblico. Fuori dal terreno di gioco è un apprezzato pittore ritrattista. Studia all’Accademia Albertina di Torino, della quale diviene Socio Onorario. Espone i suoi dipinti in varie mostre italiane, ottenendo svariati riconoscimenti. E’ professore di belle arti ma continua a collaborare con la Juventus, disegnando per la Società manifesti pubblicitari firmandosi “Durantin”. Tra le sue opere figura un bizzarro autoritratto in maglia bianconera, con il suo viso non più giovanissimo e senza i pittoreschi baffi di cui si é sempre fregiato. Dopo il decesso avvenuto a Canale, le sue spoglie sono state inizialmente tumulate nella tomba di famiglia dei conti Malabaila, in attesa di essere traslate a Torino, traslazione avvenuta qualche anno dopo nella tomba di famiglia della moglie, appartenente al casato Murari dalla corte Bra, nella quale é sepolto anche il suocero di Durante, Vittorio Murari. - .. dopo il doveroso " Omaggio " a Domenico Maria Durante .. torniamo a LUIGI FORLANO - - È un nome che ai più non dirà nulla, ma la sua storia merita di essere conosciuta e riscoperta. Una vicenda che attraversa i decenni d’esordio e affermazione del gioco del calcio in Italia, a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. IL giovane Forlano, originario di Rocchetta Tanaro, è entrato nella storia del calcio italiano come uno dei giovanissimi soci fondatori della Juventus. Fu anche il centravanti del primo scudetto bianconero nel 1905 . - Luigi Forlano nasce a Rocchetta Tanaro il 5 luglio del 1884, figlio di Pietro e Luigia Bresso. Della famiglia si sa poco se non che i genitori decidono di mandare a studiare il giovane Luigi a Torino. È un ragazzo esuberante e allegro e frequenta le compagnie studentesche. Tra queste un gruppo di allievi del liceo classico “Massimo d’Azeglio” che in quegli anni di fine Ottocento stanno scoprendo un gioco di “moda” arrivato dall’Inghilterra: il foot-ball. Un campo, un pallone, due porte e 22 giocatori, undici per squadra. Quel numero 11 pare derivi dal fatto che nei collegi inglesi le camerate erano composte da 10 studenti più l’assistente e le prime sfide furono tra camerate dello stesso college. -A Torino quei liceali e i loro amici, in età tra i 14 e i 17 anni, si ritrovano su una panchina non distante dalla loro scuola, di fronte alla pasticceria Platti. Discutono, come tutti i ragazzi, di amori e di sport e nel novembre 1897 danno vita ufficialmente a un club sportivo che, dopo contrastata votazione, prende il nome di “Sport Club Juventus” (gli altri nomi in lizza erano Società Via Fort, oppure Società sportiva Massimo d’Azeglio). - Una formazione della Juventus in tenuta rosa precedente al 1903, anno in cui viene adottata la maglia bianconera Forlano compare tra i nomi ufficiali dei fondatori della società sportiva. Non si sa se frequentasse il liceo d’Azeglio, visto che più avanti lo ritroveremo impiegato come geometra, ma è certo che per la sua grinta e la stazza fisica conquista da subito il ruolo di centroavanti nella formazione juventina che giocò i primi anni con la camicia rosa e i calzoncini neri. Allora gli attaccanti si definivano forwards, cioè gli avanti, le punte e avevano un ruolo di sfondamento delle difese avversarie. - MA - SIAMO ALLE SOLITE : C'E' CHI SOSTIENE CHE LA " MAGLIA BIANCONERA VENNE ADOTTATA NEL 1903 " .. E CHI .. INVECE .. ( fonte : Luca Fornara ) E' PIU' CHE CERTO CHE " IL BATTESIMO INDOSSANDO LA MAGLIA BIANCONERA " AVVENNE IL GIORNO : 8 DICEMBRE DELL' A.D.1901 - SI TRATTO' DELLA " AMICHEVOLE - MILAN vs JUVENTUS - " CAMPO .. TROTTER " - FU IL PRIMO CAMPO " CASALINGO " PER I ROSSONERI - CAMPO CHE VENNE UTILIZZATO PER LE PARTITE CASALINGHE DEL MILAN FINO AL 1902 - UBICATO IN " PIAZZA ANDREA DORIA " .. 5 MINUTI A PIEDI DALLA STAZIONE CENTRALE DI MILANO. PER LA NOSTRA AMATA " VECCHIA SIGNORA" .. PIU' CHE UNA " DEBACLE " .. FU UNA VERA E PROPRIA .. " WATERLOO " : IL MILAN PREVALSE PER " 7 - 0 " ! ( Piazza Andrea Doria che diverrà Viale Andrea Doria dopo la costruzione della Stazione Centrale ) - Torino è tra le città dove il gioco del calcio si diffonde più rapidamente, finanziato da industriali svizzeri e inglesi. Anche la nobiltà sabauda se ne interessa: il Duca degli Abruzzi è nel 1891 il primo presidente dell’Internazionale Torino. - Forlano ha la foga e la forza dei giovani appassionati e diventa presto un pilastro della neonata Juventus. Il suo nome risulta in formazione come centravanti tra il 1900 e il 1905: 17 presenze e 4 gol in sei campionati. Poca roba, verrebbe da dire: ma bisogna ricordare che questi primi tornei si giocavano ad eliminazione diretta e vi partecipavano poche squadre, da quattro a otto, tutte del Nord, concentrate nel triangolo tra Torino, Milano e Genova. Il primo campionato si era svolto sempre a Torino nel 1898 in occasione dell’Esposizione internazionale per i cinquant’anni dello Statuto Albertino ed era stato vinto dal Genoa Football club. Una curiosità. Nelle statistiche ufficiali juventine Luigi Forlano occupa il secondo posto nella classifica del debutto in prima squadra più precoce. Scese in campo che aveva 15 anni, 9 mesi, 5 giorni (il giovane Moise Bioty Kean, grande speranza della Juve, è al sesto posto avendo giocato per la prima volta in serie A a 16 anni e 8 mesi). - La vicenda sportiva di Forlano dopo aver vinto lo scudetto del 1905 ha una prima svolta. Forlano fa probabilmente parte di quel gruppo di dissidenti che lasciano la Juventus e guidati dal presidente uscente, l’industriale tessile svizzero Alfredo Dick, in una birreria di via Pietro Micca il 3 dicembre 1906 stringono alleanza con i torinisti del Fc Torinese, dando vita al Football club Torino. La nuova società cambia i colori sociali. I giocatori torinisti scendevano in campo con la maglia gialla a righe nere. Da allora scelsero il granata, pare per imitare la squadra svizzera del Servette di cui era tifoso Dick, oppure, secondo altre fonti, in omaggio ai colori della Brigata Savoia. - IL " passaggio " di cui sopra, a mio opinabile parere è un po' ambiguo .. e/o .. se vogliamo edulcorare un po' la " pillola diciamo che non v'è certezza alcuna di cosa realmente avvenne in quella birreria, anche perchè, .. leggete un po' qui .. - Non risultano però partite ufficiali disputate da Forlano con la nuova formazione. Di lui le cronache sportive tornano a parlare nel 1908, anno in cui si trasferisce al Milan: una sola presenza in campionato (17 gennaio 1909, US Milanese- Milan 3-1), ma un gol “storico” in Milan-Inter 2-1, il primo derby di sempre, disputato in forma amichevole in terra svizzera. -Motivi professionali che le fonti non consentono di precisare (in famiglia, peraltro, gli sarà costantemente rimproverato di anteporre l’attività sportiva agli impegni lavorativi) lo inducono in seguito a trasferirsi a Stresa, sul lago Maggiore, dove continua a giocare e soprattutto a divulgare la sua passione per il calcio. Una storica firma di “Tuttosport”, Vladimiro Caminiti, intervistando negli anni Sessanta l’avvocato Bino Hess, uno dei fondatori della Juve, rievocò la figura di Forlano giocatore. Hess ricordava così i primi compagni: «Luigi Forlano, il centravanti, un macigno, giocava con la lingua e con i muscoli, quando era in vena lui si vinceva sempre, quando non era in vena dipendeva dal fatto che non aveva potuto dormire. Il fratello non ammetteva di dovergli dare i soldi per il football, e il sabato sera non gli apriva la porta di casa. Luigi dormiva sulle scale, prendeva l’umidità della notte, ci toccava andare all’alba a massaggiarlo per ore finché era ben sveglio. Ce ne accorgevamo quando apriva gli occhi e si strizzava i baffetti. Dovevamo massaggiarlo per bene, quel furbone. Poi gli davamo da mangiare e finalmente era pronto per partire con noi».- E ancora: «Simpatico al pubblico, l’uomo più lunatico del mondo, che ora fa mirabilie, ora si accontenta di lavorare con la lingua, lanciando rimproveri ai compagni, al tempo, a sé stesso. Fortunatamente il pubblico non riesce a sentire il rosario, e si accontenta di ammirare in lui lo slancio e l’abilità con cui supera la difesa avversaria…». Caratterialmente un centravanti nato, conclude Caminiti, che vestì con orgoglio la maglia bianconera, la nuova divisa che era giunta da Nottingham nel 1903, dopo aver indossato la camicia rosa delle origini juventine. .. ed anche qui sopra si ripresenta " L'Affaire : La Juventus indossò la - Maglia Bianconera " per la prima volta - nel 1901 .. e/o .. nel 1903 " ? .. Sono andato a " ripescare " un mio topic datato - 10 Agosto 2018 - questo è il titolo .. 8 dicembre 1901: per la prima volta nella sua ineguagliata storia, la Juventus scende in campo con la maglia bianconera : tratto da "Il Corriere dello Sport – La Bicicletta" del 9 dicembre 1901 Il primo match della stagione Chi ben comincia è a metà dell'opera, il Milan Club può essere orgoglioso della vittoria ottenuta ieri contro la Juventus che, a buon diritto, è reputata una tra le più forti società che eserciti in Italia il gioco della palla al calcio. Il terreno veramente non era molto favorevole ad un regolare svolgimento di un'importante partita: il sole aveva sgelato la ottima pelouse di piazza Doria rendendola un campo di fango ove la palla sdrucciolava più che non corresse e ove i giocatori di necessità imitavano la palla quando lo sdrucciolone non li conducevano a misurare il terreno. Ma procediamo con ordine. Con gentile pensiero i torinesi avevano aderito all'invito della direzione della società milanese e ieri alle 14 si trovavano sul campo del Trotter Italiano sfoggiando i nuovi colori non più bianco e rosa ma bianco e nero. Le previsioni, che per i profani io ho tutte favorevoli per i giocatori milanesi, erano molto dubbie per coloro che avevano seguito con interesse il lavoro delle due squadre: si sapeva il club Juventus era assai bene allenato mentre d'altra parte il team del Milan Club si presentava assai mutato dall'anno scorso: molti vuoti si erano in caso prodotti e i nuovi giocatori non avevano avuto tempo di affiatarsi convenientemente. - E naturale mi sorge un dubbio : anche il grande, anzi, immenso Vladimiro Caminiti ( visto e considerato che venne a mancare il giorno 5 Settembre del 1993 ) non era a conoscenza di questa informazione, in quanto, con ogni probabilità essa venne alla luce solo dopo la sua dipartita verso " Lidi " a tutti noi sconosciuti. Ciò che mi lascia perplesso è il fatto che la " Società Juventus " non sia mai intervenuta per chiarire e specificare come si svolse quella " vicenda " .. vicenda che .. definire surreale .. è un proprio e vero eufemismo - anche perchè stiamo " ragionando " di un Club, anzi, comunque la si metta, del " CLUB PIU' PRESTIGIOSO AL MONDO .. E CIO' E' CERTICATO ED ACCLARATO DALLA SUA INEGUAGLIATA STORIA " - E ritorniamo al buon Forlano : In quella Juve di dilettanti (studenti, impiegati e perfino un pittore, il portiere Durante), che gioca al Velodromo di corso Re Umberto e vince il suo primo scudetto nel 1905, il non ancora ventunenne Forlano è il bomber, «forte e irruente come un toro… irresistibile quando è in giornata, Generoso sempre» secondo lo scrittore Renato Tavella. Nella stagione del primo scudetto juventino segna tre gol nelle quattro partite del girone finale a tre squadre: due vittorie contro l’US Milanese, 4-1 e 3-0, e due pareggi per 1-1 contro il Genoa detentore del titolo. A sorpresa l’US Milanese il 9 aprile ferma il Genoa sul 2-2: i bianconeri apprendono di essere diventati neo campioni d’Italia grazie a un telegramma. Classifica finale: Juventus 6 punti, Genoa 5, US Milanese 1. A venticinque anni Forlano chiude con il calcio ad alto livello. Il lavoro e la famiglia (sposa nel 1910 Chiara Bolongaro dalla quale ebbe tre figli) lo portano a Stresa. Giocherà ancora ma soprattutto diventerà l’anima del movimento sportivo della cittadina, contribuirà alla costruzione del primo campo da calcio e organizzerà per anni il torneo di Stresa (qualcuno lo chiamava Torneo di Forlano), che a settembre segnava l’apertura ufficiale della stagione calcistica. Un commosso ricordo a lui dedicato nel 1922 da un cittadino stresiano che si firma soltanto “G.” lo definisce «l’apostolo e il divulgatore dello Sport inteso come educazione fisica in mezzo a noi!», dopo aver ricordato che prima del suo arrivo «la tradizione sportiva di Stresa, eccettuatene le consuete gare a remi di autunno, non andava al di là della corsa nel sacco e dell’albero della cucagna!». Gli anni del calcio pionieristico passano. Il clima politico in Europa sta peggiorando. La Grande Guerra si porta via decine di protagonisti dell’alba del calcio italiano. Ad alcuni di loro sono intitolati i nostri stadi: al genoano Luigi Ferraris lo stadio di Marassi (sotto la porta ai piedi della Gradinata Nord fu sotterrata la sua Medaglia d’Argento al Valore Militare), al giovane portiere della Cremonese Giovanni Zini quello di Cremona, ad Alberto Picco, primo capitano e primo marcatore della storia dello Spezia Calcio, il terreno di gioco dei bianconeri liguri. Anche Luigi Forlano è tra i caduti della Prima Guerra Mondiale. Si era arruolato come volontario e come diplomato fu inquadrato come giovane ufficiale dei Bersaglieri. Muore da capitano del IX Reggimento sul Carso, in località Oppachiasella, nella notte del 16 luglio 1916. Il Milan nel Dopoguerra lo ricorda tra i suoi giocatori che hanno dato «la vita per la Patria». Lo stadio “Luigi Forlano” si trova oggi a Stresa dove i biancoblù locali, che i tifosi chiamano “i Blues”, disputano oggi gli incontri casalinghi del campionato di Eccellenza Piemontese. Alla sua memoria è stato intitolato il labaro della sezione Bersaglieri di Rocchetta e Cerro Tanaro. Una tragica sequenza farà sì che uno dei suoi figli, Bruno, ripercorra lo stesso destino, seguendo le orme paterne: giocò nel Novara e morì anche lui in guerra, la Seconda, durante la campagna italiana in Russia. L’U.S. Rocchetta Tanaro (colori sociali rossoblu), confluito dal giugno 2011 nella nuova società U.S. San Domenico Savio – Rocchetta, ha avuto come presidente della squadra Vincenzo Forlano detto Jack, che è stato sindaco del paese ed è anche un lontano parente del primo bomber juventino e tifoso juventino egli stesso. Il labaro dell’associazione Bersaglieri ricorda il Forlano eroe sul Carso, ma non c’è in paese traccia o memoria sportiva di questo rocchettese che sulle foto dell’epoca appare sorridente, con un bel paio di baffoni e ci riporta all’epoca mitica del calcio giocato con allegria e passione Una lacuna che andrebbe colmata a suon di gol. NON RIESCO AD INGRANDIRE L'IMMAGINE DI QUANTO RIPORTATO NELL'ARTICOLO DI CUI SOPRA ... ONDE PER CUI ... CON LENTE DI INGRADIMENTO ED AFFINI VI RIPORTO IN MANIERA PIU' CHIARA E COMPRENSIBILE IL " CONTENUTO " DI QUESTO RESOCONTO IN CUI VIENE MESSO IN RISALTO " IL PRIMO SCUDETTO BIANCONERO " .. ANZI .. " DUE SCUDETTI " " FOOT-BALL " - IL CAMPIONATO NAZIONALE - " IL F.C. JUVENTUS - CAMPIONE D'ITALIA " - Le gare per il " Campionato Italiano di Foot - Ball " sono terminate e la squadra di Torino ha vinto entrambe le categorie. E' questo l'ottavo anno che si disputa il Campionato, e mai come quest'anno, detta gara destò tanto interesse e sollevò tanto entusiasmo. Nel mese di Febbraio ebbero luogo le gare eliminatorie; in Marzo ed Aprile si ebbe il " girone finale " tra Torino, Milano e Genova. Per il " CAMPIONATO DI PRIME SQUADRE " E' DICHIARATA VINCITRICE LA - PRIMA SQUADRA - del " F.C.JUVENTUS " di TORINO con 6 punti, 9 goals fatti, e 3 perduti. IL " Genoa F.C. , con 5 punti, 7 classificati e 3 perduti, tiene il secondo posto. Diamo a " Titolo d' Onore ", i nomi dei giocatori della squadra " JUVENTUS ": BARBERIS - VARETTI - FORLANO - SQUARI - DONNA - WALTY - GOCCIONE - DIMET - ARMANO - MAZZIA - DURANTE - La "Società Torinese " entra in possesso per un anno del magnifico " Challenge " in argento massiccio, opera dello scultore De Albertis di Genova : vince pure una Coppa ed una Targa della " Federazione Italiana del Foot Ball ", e undici medaglie d'oro e diplomi ai giocatori. Per il " CAMPIONATO DI SECONDE SQUADRE " , vince pure un'altra " coppa d'argento " la " seconda squadra " della stessa Società di Torino. Ricordiamo i nomi dei componenti : AYMONE I° - AYMONE II° - BERTINETTI - DICK - UGO ( ? ) - CORBELLI - NIZZA - BARBERIS - SERVETTO - LUNGO - HESS - Da sempre e per sempre " FORZA JUVE " , mai come adesso hai bisogno di avvertire la vicinanza e l'affetto di chi, senza se e senza ma alcuno, ti ha voluto e ti vorrà sempre bene. Stefano !
  15. 3 punti
    Altro che 30 milioni, 25 rateizzabili in 5 anni, facciamo beneficenza pure a chi paga gli scarponi del Milan a 40 -50 milioni
  16. 3 punti
    Gran bella competizione, finalmente partecipiamo a queste kermesse che diranno molto sui nostri ragazzi. É una competizione U21, ci sono delle regole precise facilmente recuperabili in rete. Molto bene. Non sono tranquillo perché ci sono club forti forti, peró sono contento e la seguiró (come ogni anno del resto).
  17. 3 punti
  18. 3 punti
    La Juventus potenzia la sua area scouting prendendo Marco Salamone dg (e prima ds) della Tor Tre Teste (una delle migliori scuole calcio non professionistiche del Lazio da cui abbiamo preso Pame e che da poco è nostra affiliata). Lascia la Tor Tre Teste dopo 15 anni (partito da osservatore) ed il suo compito sarà quello di fare scouting sui giocatori che vanno dalla under 13 alla under 16 del centro Italia. Territorio che solitamente è di competenza di Roma e Fiorentina e che va monitorato. https://www.gazzettaregionale.it/nazionali/2025/08/21/news/salamone-juventus-ci-siamo-l-ex-tor-tre-teste-entra-nell-area-scouting-bianconera-174005/
  19. 3 punti
    ..pensa che ti poteva andare peggio Pablito! Io mi becco cassano ogni 3 giorni 🤣
  20. 3 punti
  21. 3 punti
    A me i programmi sportivi, soprattutto quelli legati al calcio, fanno tutti schifo. Guardo solo la Juventus e leggo notizie esclusivamente su “Vecchiasignora”.
  22. 3 punti
    comunque non puoi presentare la notizia usando certi termini sul sito ufficiale Juventus... 🤣🤣 stavo quasi iniziando i festeggiamenti 🍾🍾🍾🥂 di addio al calcio italiano
  23. 2 punti
  24. 2 punti
    È stata un'esperienza partita male da subito; lui non ha fatto veramente niente per cercare di risalire la china, ma appare piuttosto evidente che ci siano stati da subito problemi con quel mentecatto di Thiago Motta, tanto da giustificare le ripetute panchine con infortuni diplomatici
  25. 2 punti
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