Credo non sia l'unica motivazione.
Dobbiamo arrivare a un punto in cui capire che non si può dare un colpo di spugna ogni stagione e ricominciare da zero.
Se noi tifosi non sappiamo che i progetti richiedano del tempo, faremo bene ad impararlo in fretta.
La Juve post-Farsopoli ci ha messo 5 stagioni per tornare vincente. E anche in quel caso c'erano preoccupanti analogie: venivano chiamati allenatori con background e idee tattiche molto diverse tra loro, anche lì abbiamo fatto ricorso sia a gente navigata sia a quasi esordienti (Ferrara), senza un filo logico e soprattutto senza concedere loro il necessario tempo.
Il Milan ha dato fiducia a Pioli nonostante un 6° posto nella sua prima stagione e ora, che siamo alla terza, si trova già una strada tracciata, una fisionomia, dei principi-base già trasmessi, un gruppo coeso e non disorientato da continui cambiamenti di guida tecnica, e non a caso è in lotta per lo scudetto.