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Laura1965

Conferenza Sarri pre Milan-Juventus: "Cena con Agnelli già programmata, siamo in linea con gli obiettivi iniziali. Col Milan partita dura, dalla squadra disponibilità totale"

Post in rilievo

16 minuti fa, Roby76MJ ha scritto:

Beh il primo nodo arrivato al pettine è stata la finale di Supercoppa ed è andata. Sento continuamente dire "primi in campionato, primi nel girone di CL, ottavi di CL, semi di CI".

Peccato che queste cose non sono traguardi, sono passaggi di una stagione, che speriamo tutti positiva, ma da domani, con la semi di andata, questi passaggi non saranno più immutabili.

Stamattina mi sento bene, ma in effetti un asteroide potrebbe colpirmi entro stasera.

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Questa intervista, come tante altre, è un vademecum di dove comincia e finisce Sarri, e di come a livello di percezione di questo sport lui rimanga un profilo non da grande club, perlomeno a mio avviso.

 

"Se non volevo essere sotto esame facevo domanda alle poste"

In ogni lavoro hai un obiettivo da raggiungere. Anche alle poste. Io lavoro in un'azienda con un ruolo molto meno importante di Sarri. Sono sotto esame ogni giorno. Perchè fa questa battuta? Per provare a fare ironia ma non è il suo forte. La sua comunicazione si conferma sempre non da Juventus.

 

"Questo è un problema che dipende dalle situazioni. In certe situazioni ci perdiamo un attimino."

Fuochino. Il calcio è un'attività "di situazioni". Non è una recita che prepari e ripeti a memoria, indipendentemente dal contesto. Non è il nuoto dove hai una vasca da completare senza agenti esterni ("situazioni").

 

"Ho detto che questa squadra si allena bene, lascia sempre sensazioni positive, si allena con intensità, con applicazione. Quindi di fronte alla prestazione negativa rimani sorpreso perché non te l'aspettavi in base allenamento."

Fuoco. Il calcio è un'attività di contrapposizione. Il tuo obiettivo non è "Fare bene". Non esiste il "fare bene" nel calcio. Esiste che fai meglio o peggio dell'avversario in 90 minuti. Nel modo di esprimersi di Sarri, l'avversario non rientra mai. Nelle dinamiche che vediamo nelle nostre partite, si trovano poi molte conferme. E tra l'altro si sapeva. Lui vede il calcio come una recita, come il mantra storicamente smentito del "giochiamo per fare la nostra partita a viso aperto a prescindere dall'avversario". Chi fa così, vince X partite e ne perde Y e la proporzione non configura mai un successo sul lungo percorso. Perchè se l'avversario ti sa imbrigliare, tu non hai soluzioni alternative, non hai flessibilità, adeguamento, improvvisazione. E in un club dove sei chiamato a vincere oltre il 90% delle partite, questo approccio può essere facilmente perdente.

 

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3 ore fa, Lau65 ha scritto:

ma era qualcosa di già programmato". 

Esatto... ció che dicevo.

 

Anche con Allegri si faceva in questo periodo.

 

 

Ma voi date pure retta ai giornalai .ghgh

 

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1 minuto fa, Amelie29 ha scritto:

Si è "odio" nei confronti dell'allenatore a questo punto, perché posso capire critiche nel merito, inerenti magari alla gestione della rosa o questioni meramente tattiche, ma quando si aprono casi su una semplicissima frase che non lascia nemmeno spazio ad interpretazioni per quanto è ovvia, tutto può essere indirizzato a fastidio e antipatia personale nei confronti dell'allenatore...

Sarà così per tutta la stagione ormai, ogni frase del pre e post partita rivoltata al lumicino per creare polemica...

Ma come si fa...

Hai ragione tu,  in alcuni casi cascano le, diciamo, braccia a dover rimarcare l'ovvio...che poi è  comunque un esercizio inutile visto le motivazioni degli interlocutori...

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1 ora fa, Jeffrey Lebowski ha scritto:

state cominciando ad essere stucchevoli.. tra un pò lo criticherete perchè respira troppo

 

cosa non vi è chiaro della battuta? Volete paragonarmi un lavoretto alle poste tranquillo con l'allenare la JUVENTUS FOOTBALL CLUB?  Perchè di questo parla sarri , delle diverse pressioni..

 

state diventando assai patetici, a giugno non salite sul carro.

 

.quotone 

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5 minuti fa, Al Galoppo ha scritto:

Questa intervista, come tante altre, è un vademecum di dove comincia e finisce Sarri, e di come a livello di percezione di questo sport lui rimanga un profilo non da grande club, perlomeno a mio avviso.

 

"Se non volevo essere sotto esame facevo domanda alle poste"

In ogni lavoro hai un obiettivo da raggiungere. Anche alle poste. Io lavoro in un'azienda con un ruolo molto meno importante di Sarri. Sono sotto esame ogni giorno. Perchè fa questa battuta? Per provare a fare ironia ma non è il suo forte. La sua comunicazione si conferma sempre non da Juventus.

 

"Questo è un problema che dipende dalle situazioni. In certe situazioni ci perdiamo un attimino."

Fuochino. Il calcio è un'attività "di situazioni". Non è una recita che prepari e ripeti a memoria, indipendentemente dal contesto. Non è il nuoto dove hai una vasca da completare senza agenti esterni ("situazioni").

 

"Ho detto che questa squadra si allena bene, lascia sempre sensazioni positive, si allena con intensità, con applicazione. Quindi di fronte alla prestazione negativa rimani sorpreso perché non te l'aspettavi in base allenamento."

Fuoco. Il calcio è un'attività di contrapposizione. Il tuo obiettivo non è "Fare bene". Non esiste il "fare bene" nel calcio. Esiste che fai meglio o peggio dell'avversario in 90 minuti. Nel modo di esprimersi di Sarri, l'avversario non rientra mai. Nelle dinamiche che vediamo nelle nostre partite, si trovano poi molte conferme. E tra l'altro si sapeva. Lui vede il calcio come una recita, come il mantra storicamente smentito del "giochiamo per fare la nostra partita a viso aperto a prescindere dall'avversario". Chi fa così, vince X partite e ne perde Y e la proporzione non configura mai un successo sul lungo percorso. Perchè se l'avversario ti sa imbrigliare, tu non hai soluzioni alternative, non hai flessibilità, adeguamento, improvvisazione. E in un club dove sei chiamato a vincere oltre il 90% delle partite, questo approccio può essere facilmente perdente.

 

Sui punti 2 e 3 ti do ragione in toto. La faccenda delle poste lasciamola stare dai... voleva dire che ci sono mestieri meno stressanti di quello dell'allenatore della Juventus. Non fa ridere, ma non è nemmeno una roba da stigmatizzare attirandosi gli strali dell'associazione italiana postini.

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7 minuti fa, Al Galoppo ha scritto:

Questa intervista, come tante altre, è un vademecum di dove comincia e finisce Sarri, e di come a livello di percezione di questo sport lui rimanga un profilo non da grande club, perlomeno a mio avviso.

 

"Se non volevo essere sotto esame facevo domanda alle poste"

In ogni lavoro hai un obiettivo da raggiungere. Anche alle poste. Io lavoro in un'azienda con un ruolo molto meno importante di Sarri. Sono sotto esame ogni giorno. Perchè fa questa battuta? Per provare a fare ironia ma non è il suo forte. La sua comunicazione si conferma sempre non da Juventus.

 

"Questo è un problema che dipende dalle situazioni. In certe situazioni ci perdiamo un attimino."

Fuochino. Il calcio è un'attività "di situazioni". Non è una recita che prepari e ripeti a memoria, indipendentemente dal contesto. Non è il nuoto dove hai una vasca da completare senza agenti esterni ("situazioni").

 

"Ho detto che questa squadra si allena bene, lascia sempre sensazioni positive, si allena con intensità, con applicazione. Quindi di fronte alla prestazione negativa rimani sorpreso perché non te l'aspettavi in base allenamento."

Fuoco. Il calcio è un'attività di contrapposizione. Il tuo obiettivo non è "Fare bene". Non esiste il "fare bene" nel calcio. Esiste che fai meglio o peggio dell'avversario in 90 minuti. Nel modo di esprimersi di Sarri, l'avversario non rientra mai. Nelle dinamiche che vediamo nelle nostre partite, si trovano poi molte conferme. E tra l'altro si sapeva. Lui vede il calcio come una recita, come il mantra storicamente smentito del "giochiamo per fare la nostra partita a viso aperto a prescindere dall'avversario". Chi fa così, vince X partite e ne perde Y e la proporzione non configura mai un successo sul lungo percorso. Perchè se l'avversario ti sa imbrigliare, tu non hai soluzioni alternative, non hai flessibilità, adeguamento, improvvisazione. E in un club dove sei chiamato a vincere oltre il 90% delle partite, questo approccio può essere facilmente perdente.

 

Da antologia. E non è la prima volta.

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1 ora fa, vespino ha scritto:

eh ora dopo gli amanti del baseball dobbiamo chiedere scusa pure agli amanti delle poste...forse ci vuole il disegnino per capire che - anche se si parla si di un lavoraltrettanto degno e onesto di quello di allenatore - le pressioni per chi sta allo sportello delle poste siano un attimino più basse di quelle che riceve una squadra che ha 14 milioni di tifosi in Italia che guardano ogni giorno cosa * succede li....forse se danno un'occhiata al delta tra gli stipendi, oltre che al disegnino, stavolta la capiscono...pora Italia!

.quotone ormai sul forum si stanno raggiungendo livelli di psicosi inauditi

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2 ore fa, wmontero ha scritto:

Hai ragione tu 

Oramai fa parte del panorama 

Continuare a criticarlo per i suoi modi è stupido 

Lui è la juve è la nostra immagine 

Se sta bene al presidente che ha molto a cuore il brand a noi non rimane altro che accettarlo 

in Cina non comprendono le parolacce...

Scherzi a parte, hai pienamente ragione.

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Scusate lo sfogo, sono sempre stato un auditore, ma ho deciso di unirmi alla conversazione, sperando di non dare troppo fastidio.

Non vi nascondo che io sono sempre salito sul carro di chi voleva la sostituzione di Allegri, semplicemente perché non mi divertivo più. Vedere la squadra giocare in maniera sparagnina contro squadre di un livello molto più basso mi infastidiva parecchio. Certo, i risultati c'erano, ma non mi soddisfacevano. Ero quindi a dir poco gasato nel vedere accostato il nome di Pep alla nostra panchina, che, la scelta di Sarri mi aveva lasciato con l'amaro in bocca. Sono dell'opinione che, se un allenatore è arrivato a 60 anni senza vincere praticamente nulla, vuol dire che c'è qualche problema di fondo (gestione dello spogliatoio?). Vedo molte similitudini con l'anno in cui si decise per un cambio di rotta repentina e si scelse Maifredi con il suo calcio champagne. Calcio mercato spumeggiante, con l'acquisto di giocatori pieni di tecnica (Haessler, Baggio, Di Canio, Schillaci) e sicuramente ne dimentico altri. La stagione cominciò benino, mi pare che la squadra al termine del girone d'andata era ad un solo punto dalla Sampdoria vincitrice (ma sto andando a memoria). Poi il crollo, squadra che non si qualificò neanche per le coppe e progetto naufragato (fu richiamato il Trap). Spero che la storia non si ripeti, ma vedo molta confusione da parte del mister. Prendete Bernardeschi. Sempre pronto ad elogiarlo, e poi, sparito. prova Ramsey e dice che sta recuperando e non è ancora pronto al 100% (ma allora che lo metti a fare), schieri Rabiot sulla destra, pur ammettendo di metterlo in difficoltà perché mancino. Il tridente pesante non va bene e poi lo schiera nella partita successiva. Insomma, mi viene quasi il dubbio che Sarri cerchi di tenere buona la piazza, nella speranza che i grandi campioni (perché nessuna squadra di serie A ha La Rosa della Juve) gli risolvano la partita.

Se cambiamento doveva essere, doveva essere un cambiamento completo, non che cambi il manico, ma i giocatori restano gli stessi.

Oggi ha detto che Pjianic sa fare bene il ruolo di trequartista, magari proverà anche lui. Mi auguro un cambiamento di mentalità globale, dalle squadre giovanili alla prima squadra, poi i giochetti di prima son bravi tutti a farli fare!

Sarei disposto anche a non vincere nulla quest'anno, a due condizioni:

1) Arrivo di Guardiola (ripeto non tanto per il gioco quanto per il carisma e la mentalità)

2) Che non vincano i prescritti 🤣 

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18 minuti fa, Al Galoppo ha scritto:

Questa intervista, come tante altre, è un vademecum di dove comincia e finisce Sarri, e di come a livello di percezione di questo sport lui rimanga un profilo non da grande club, perlomeno a mio avviso.

 

"Se non volevo essere sotto esame facevo domanda alle poste"

In ogni lavoro hai un obiettivo da raggiungere.

 

alle poste no. .ghgh 

qua da me c'è gente che manco sa usare un pc, per dire.

nord est di milano, per evitare luoghi comuni.

17 minuti fa, STEPJUVE92 ha scritto:

e adesso giù tutti a criticare sarri sulla frase delle poste :hysterical: ma per piacere

che poi è vera come in molte altre realtà della pubblica amministrazione.

è una battuta di attualità e socioculturalmente accettata dal 99% della popolazione italiana.

 

però se lo dice sarri è una vergogna.  .ghgh 

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20 minuti fa, robros ha scritto:

Per trend negativo intendo quello delle prestazioni, dello stare in campo. I risultati ne sono una conseguenza, a volte non immediata, causa appunto gli episodi e i gesti dei singoli. Delle tre sconfitte distinguerei, lascerei stare quella con la Lazio, ma le altre due sono arrivate nell'ultimo mese, contro squadre inferiori nettamente, per momento o per valore. E soprattutto sono arrivate (anche quelle con la Lazio) quasi nello stesso modo: una squadra concentrata in difesa e pronta a ripartire in velocità, aggredendo i nostri centrocampisti. E noi, compassati, lenti e prevedibili (cercando di) fare maggior possesso senza cavare ragno dal buco.

 

Se sino alla vittoria con l'Inter si vedevano fasi della partita, brevi o lunghe, molto promettenti, da lì in poi io sto vedendo una lentissima ma inesorabile involuzione di gioco. Con uniche parziali eccezioni le due gare di coppa Italia. Appunto. La coppa Italia. Con avversari che non hanno certo la stessa concentrazione e rabbia agonistica di un campionato.

 

Dire che non si vedono i problemi, senza evidenziare le cose che non vanno, o almeno dire che ce ne sono, tecnicamente e tatticamente, (se non è un diktat di Agnelli per dare serenità all'ambiente), mi dà il segno di un uomo chiuso nella sua torre. In situazioni simili, non sarebbe la prima volta (intendo per certi profili di allenatore quando sono in difficoltà).

Ok, ora sono più d'accordo con te. Per l'ultima parte, secondo me è una direttiva della società il non dire pubblicamente cosa non va, anche perchè 1) i giornaletti ci sguazzerebbero e farebbero 10 articoli al giorno insinuando cose magari neanche dette e 2) gli avversari comunque le conferenze stampa le ascoltano quindi si potrebbe inavvertitamente dare un vantaggio a loro. Non penso che Sarri non sappia cosa sia che non va ma comunque per confermare ciò bisognerà solo aspettare e vedere le prossime partite.

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mi aspetto una buona partita col milan.....

ormai siamo nella fase della stagione che fa da spartiacque .... i problemi di rosa restano, pero' dobbiam comunque provare a vincere in italia

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33 minuti fa, Lorerock ha scritto:

Quindi, sulla base di cosa si criticano i risultati ottenuti fino ad ora da Sarri? Per aver perso una super coppa? 

No, per il gioco pietoso proposto, identico alle ultime due stagioni allegriane, per la confusione totale nella gestione tattica e tecnica, per non avere ne' il migliore attacco, né la migliore difesa, per amare zero i nostri colori.

Magari a te può sembrare poco, per me è già troppo.

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23 minuti fa, garrison ha scritto:

Stamattina mi sento bene, ma in effetti un asteroide potrebbe colpirmi entro stasera.

Lo so che non ti sono molto simpatico, però non capisco il tuo sarcasmo per la mia risposta. Non penso ne debba spiegare il senso.

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8 minuti fa, vogliadiJuve ha scritto:

Scusate lo sfogo, sono sempre stato un auditore, ma ho deciso di unirmi alla conversazione, sperando di non dare troppo fastidio.

Non vi nascondo che io sono sempre salito sul carro di chi voleva la sostituzione di Allegri, semplicemente perché non mi divertivo più. Vedere la squadra giocare in maniera sparagnina contro squadre di un livello molto più basso mi infastidiva parecchio. Certo, i risultati c'erano, ma non mi soddisfacevano. Ero quindi a dir poco gasato nel vedere accostato il nome di Pep alla nostra panchina, che, la scelta di Sarri mi aveva lasciato con l'amaro in bocca. Sono dell'opinione che, se un allenatore è arrivato a 60 anni senza vincere praticamente nulla, vuol dire che c'è qualche problema di fondo (gestione dello spogliatoio?). Vedo molte similitudini con l'anno in cui si decise per un cambio di rotta repentina e si scelse Maifredi con il suo calcio champagne. Calcio mercato spumeggiante, con l'acquisto di giocatori pieni di tecnica (Haessler, Baggio, Di Canio, Schillaci) e sicuramente ne dimentico altri. La stagione cominciò benino, mi pare che la squadra al termine del girone d'andata era ad un solo punto dalla Sampdoria vincitrice (ma sto andando a memoria). Poi il crollo, squadra che non si qualificò neanche per le coppe e progetto naufragato (fu richiamato il Trap). Spero che la storia non si ripeti, ma vedo molta confusione da parte del mister. Prendete Bernardeschi. Sempre pronto ad elogiarlo, e poi, sparito. prova Ramsey e dice che sta recuperando e non è ancora pronto al 100% (ma allora che lo metti a fare), schieri Rabiot sulla destra, pur ammettendo di metterlo in difficoltà perché mancino. Il tridente pesante non va bene e poi lo schiera nella partita successiva. Insomma, mi viene quasi il dubbio che Sarri cerchi di tenere buona la piazza, nella speranza che i grandi campioni (perché nessuna squadra di serie A ha La Rosa della Juve) gli risolvano la partita.

Se cambiamento doveva essere, doveva essere un cambiamento completo, non che cambi il manico, ma i giocatori restano gli stessi.

Oggi ha detto che Pjianic sa fare bene il ruolo di trequartista, magari proverà anche lui. Mi auguro un cambiamento di mentalità globale, dalle squadre giovanili alla prima squadra, poi i giochetti di prima son bravi tutti a farli fare!

Sarei disposto anche a non vincere nulla quest'anno, a due condizioni:

1) Arrivo di Guardiola (ripeto non tanto per il gioco quanto per il carisma e la mentalità)

2) Che non vincano i prescritti 🤣 

Tra la Juve di Maifredi e la Juve di Sarri c'è un abisso. Ricordiamoci che Sarri ha vinto una Europa League con il Chelsea e ha fatto benissimo alla guida del Napoli. Maifredi ha solo riportato il Bologna in serie A e stop! 

La Juventus di Maifredi poi non veniva certo da 8 scudetti di fila... .boh

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9 minuti fa, vogliadiJuve ha scritto:

Il tridente pesante non va bene e poi lo schiera nella partita successiva. Insomma, mi viene quasi il dubbio che Sarri cerchi di tenere buona la piazza, nella speranza che i grandi campioni (perché nessuna squadra di serie A ha La Rosa della Juve) gli risolvano la partita.

Stesso mio pensiero. Io a inizio stagione speravo mettesse il  tridente o due piú costa. Finalmente Sarri si é deciso a farlo e si é visto chiaramente che non funziona. Però insiste. Boh. 

42 minuti fa, Lorerock ha scritto:

Quindi, sulla base di cosa si criticano i risultati ottenuti fino ad ora da Sarri? Per aver perso una super coppa? 

Personalmente sulla base dei risultati recenti che erano prevedibili fin dalla prima parte della stagione, a mio parere. 

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4 minuti fa, Axl Rose76 ha scritto:

Tra la Juve di Maifredi e la Juve di Sarri c'è un abisso.

Mah. Nei presupposti e nella rosa . Nel rendimento, vediamo. Ma l'idea di base é la stessa. 

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