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Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 28/04/2022 in tutte le aree
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56 punti
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21 puntiCon che faccia parlano di linea verde quando hanno segato Bentancur e Kulusevski che sono titolari in Premier League in squadre di vertice? Ma quale linea verde? Linea AL VERDE. È diverso Mister Arrivabene 2,5 milioni netti di stipendio all’anno per tagliare teste. Uno che non sa nemmeno che forma abbia un pallone. E via che si torna ai vecchi cari settimi posti.
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20 punti
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10 punti
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10 puntiSe anche avessimo i nuovi Iniesta e Xavi tra le mani, essi dovrebbero passare il protocollo Allegri, che prevede una cinquantina di anni di prestito in tutte le leghe professionistiche. Per quel poco che ho visto Fagioli mi sembra un predestinato mentre Rovella no, ma magari mi sbaglio... Inoltre mi immagino se ci fosse stato lui il primo anno di Pogba, oggi sarebbe di ritorno da un prestito al Bologna (dopo 7 anni in provincia)
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8 punti
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7 punti
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7 puntiA giudicare dal livore con il quale scrivi in questo topic, tra l'altro ridicolo e incredibilmente ancora in questa sezione, evidentemente per te è proprio una questione che brucia. Ti stimo anzi, è nobile il tuo tentativo di dimostrare che l'allenatore della Fiorentina è più bravo di quello della Juventus. E mi dispiace sinceramente per te che poi qualche risultato negli ultimi tempi sia andato storto, ma è pur sempre possibile che Agnelli si convinca e cambi Allegri con Italiano. D'altronde è già successo con Sarri. Personalmente Italiano non so neanche chi sia, figurati se rivaluto il lavoro di Allegri grazie agli insuccessi di Italiano, di Allegri mi frega zero, l'importante è che vinca la Juventus Questa è roba per haters professionisti. Io tifo Juve, chi odia Allegri non so sinceramente per chi tifi, neanche mi interessa Fa solo ridere che in questo forum ogni tanto spunta un nuovo feticcio del bel giuoco: prima era Sarri, poi c'era Di Francesco, poi De Zerbi, ora Italiano, aspettiamo il prossimo con fiducia...
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6 punti
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6 punti"La Superlega storicamente la vince sempre chi ha la miglior difesa". Semi-cit.
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6 puntiQuando l'inter perde per me la giornata comincia con gioia, è così da calciopoli e lo sarà sempre nei secoli dei secoli, squadra e tifosi che schifo in maniera assurda e di cui mi auguro ogni giorno il fallimento. Non conosco un solo interista dotato di un cervello almeno alla pari di un babbuino e a quasi 50anni di gente ne conosco veramente tanta.
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4 punti
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4 punti
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4 puntiMa il Napoli in tutto questo cosa c'entra? Non ha senso citarlo. I 6 punti che abbiamo in meno rispetto all'Inter sono proprio in 3 punti in più a loro e in meno a noi derivanti dallo scontro diretto. Ecco cosa ha causato quello scempio. Oggi saremo a pari punti con l'inperd in un campionato normale.
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4 puntiContinuerò a dirlo fino a quando avrò voce e avrò quindi vita. I top club sono top perché hanno : allenatore top, società top, rosa top. La Juventus dopo 2 anni ha finalmente un allenatore top, una dirigenza che sa cosa fare e una rosa composta da giocatori MEDIOCRI. Chiedere a Massimiliano Allegri di vincere lo scudetto o di proporre un gioco con : Alex Sandro, Rugani, De Sciglio, Bentancur, Ramsey, Mckennie, Arthur, Rabiot, Bernardeschi, Kean più un Dybala FINITO e senza RONALDO, è come pretendere che Orietta Berti vinca un concorso di bellezza contro Belen Rodriguez. I tifosi facciano i tifosi, i vincenti come Allegri facciano i vincenti.
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3 puntiIl progetto della Superlega è al momento in secondo piano, ma non sembra che Agnelli vi abbia rinunciato, almeno stando alle sue dichiarazioni e vedendo il mini torneo estivo negli USA con Real e Barca, le altre due grandi che paiono crederci sempre. Questo però pone un problema generale di impostazione della squadra. Il pubblico che si insegue per la Superlega non è quello europeo, dove l'abbonabile è già tutto abbonato. Il progetto è destinato al mercato americano, asiatico (Cina in primo luogo) e mediorientale. In questi mondi la cultura e la competenza calcistica sono limitate, il tifo non ha radici storiche: al cinese che guarda Juve-Real non importa niente di Platini e Del Piero, o di Raul e Butragueno, è uno spettatore non un tifoso. Vuole lo spettacolo, vuole le manovre e i gol di City-Real dell'altro giorno, che siano per metà colpa della difesa magari nemmeno lo capisce e comunque non gli importa. Se la Superlega si farà, il risultato sarà sempre importante ma non sarà l'unico giudice del destino di allenatore e giocatori; lo spettatore pagante di Dubai è appunto uno spettatore, non un tifoso, e si secca se paga per una brutta partita risolta da un gollonzo non meritato. Non vorrei scatenare la solita guerra di religione, io su Allegri sono neutrale e in fondo penso che alla fine vincere sia davvero l'unica cosa che conti. Però bisogna pensare che il calcio è ormai un prodotto televisivo: lo spettacolo non sarà più una fissa di Adani ma diventerà una richiesta ben precisa delle televisioni.
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3 puntiCome ormai accade sempre negli ultimi anni, qualunque partita di una qualche importanza viene valutata in un'ottica allegriana o anti-allegriana (a dimostrazione di quanto poco sano sia l'antiallegrismo). Ieri era il turno di Vincenzo Italiano, nuovo Vate del calcio "moderno" e propositivo, ritenuto tale sempre da parte degli stessi: quelli che un tempo volevano Paulo Sousa, Montella o De Zerbi sulla panchina della Juve. Allegri batte Italiano e lo batte allegramente e nettamente (0-1 e 2-0), scatenando il disagio di tutti. C'è chi non si arrende e si dichiara scandalizzato dal possesso palla a favore della Fiorentina (70%), dimostrando ancora una volta di non capire che nel calcio vince chi fa un gol più dell'avversario, e c'è chi, sbagliando, sbeffeggia il giovane allenatore come se fosse una mezza calzetta. Non lo è. Vincenzo Italiano sembra bravo, sul serio. Il fatto che abbia perso contro la Juve non è indicativo di nulla, perché ha vinto la squadra più forte e più ricca. Sono tanti i giovani allenatori italiani che promettono bene. Il fatto è che allenare la Fiorentina è un mestiere diverso rispetto all'allenare la Juventus. Non è un caso che siano sempre gli stessi allenatori a girare i top club (basti guardare ad Ancelotti o Mourinho). Allenatori che, in genere, non sono rivoluzionari nel gioco, ma sono abili nella gestione dei giocatori, delle pressioni, dei media, dei campioni. Quelli bravi, molto bravi, in genere non arrivano ai top club. In genere non significa sempre. Diciamo che De Zerbi magari un giorno allenerà il Real Madrid, ma il Real oggi lo allena Ancelotti (e lo avrebbe dovuto allenare Allegri, come risaputo). Nel frattempo, è dovuto andare in Ucraina (e tralasciamo anche la sfortuna per la situazione che sta vivendo, purtroppo) per prendere soldi da top mister. Zeman, per dire, è stato un grande allenatore? Gasperini, per dire, è un grande allenatore? Si può rispondere di sì o di no indistintamente senza sbagliare. Zeman e Gasperini di idee ne hanno avute eccome! Zeman e Gasperini il calcio l'hanno anche cambiato, forse. Ma entrambi, quando si è trattato di fare il salto di categoria, hanno fallito. Zeman allenava la Lazio, se ne va e la Lazio vince lo scudetto. Zeman allenava la Roma, se ne va, e la Roma vince lo scudetto. E Capello ed Eriksson, due vecchie volpi, sono riusciti laddove Zeman il Vate ha fallito. Gasperini a Milano l'hanno cacciato dopo pochi mesi, a Torino non l'hanno mai voluto e nessun altro club, neanche straniero, si è mai messo in fila per richiederne i servigi, laddove i tecnici italiani sono contesi ovunque, anche nella Premier, il campionato più famoso del mondo. Parliamo di Allegri e facciamolo però senza considerare il presente, perché è tutto troppo vivo e caldo per poter essere lucidi nell'analisi. E perché magari hanno ragione quelli che sostengono che ormai sia un tecnico superato. Vedremo. Parliamo del suo passato: ha vinto e lo ha fatto in tutte le categorie. Dai vari Sassuolo e Cagliari è passato al Milan e poi alla Juve, vincendo sempre. Volenti o nolenti dovete ammettere che nel ruolo di allenatore da top club ci si è calato a pieno diritto. Non capire che fare l'allenatore dal top club è diverso dal farlo in una piccola o media squadra, senza pressioni, senza obblighi, o senza campioni è come dire che è la stessa cosa fare il grande giocatore nella Fiorentina o nella Juve. Italiano diventerà un grande allenatore? Forse sì, vedremo, ma se lo diventerà non proporrà lo stesso gioco che sta proponendo oggi, perché dovrà adeguarsi al contesto e anche ai giocatori che ha. Perché tu a Venuti puoi fargli fare quello che vuoi, a Cristiano Ronaldo no, al limite ottieni qualche concessione. E se avete calcato mezza volta un campo da calcio o vissuto uno spogliatoio queste cose le sapete. Certo, se il calcio per voi è quello raccontato durante le live di Twitch o quello della Bobo Tv allora no, certe cose non potete capirle. P.S. chi è antiallegriano a prescindere, può anche evitare le solite risposte del tipo "sempre questi post, chiudere" e passare oltre, come faccio io nei topic che non mi interessano.
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3 puntiAnche qui sembra che tu capisca solo quello che ti fa comodo. La discussione è sacrosanta e i pareri sono tutti da rispettare ma se tu mi scrivi che le mie considerazioni sono da "comiche" sei il primo a non rispettare le opinioni diverse dalle tue e io ti rispondo adeguandomi al tuo tenore. Nel merito della discussione non ho mai detto che che allenatore e dirigenza hanno sempre ragione ma, nel caso specifico, sono convinto che i giovani tanto osannati dal forum siano onesti mestieranti quando non mediocri e che i giovani degni di giocare in prima squadra, gli allenatori professionisti li riconoscono meglio di noi.
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3 puntiInfatti, se avessi letto e compreso, ha scritto che Italiano magari arriverà ad allenare una grande squadra e magari lo farà anche bene con risultati. Così come hanno fatto gli allenatori da te citati. Il concetto però era un altro. Allenare squadre come la Fiorentina, che può permettersi di perdere con la Salernitana e 0-4 in casa con l'Udinese è un conto. Allenare la Juventus un altro. Allenare la Fiorentina, il Sassuolo, il Verona vuol dire dover creare un gioco, un ambiente, degli automatismi che riescano ad "elevare" giocatori normali e farli over perfomare. E gli allenatori bravi ci riescono. Allenare una grande squadra invece vuol dire reggere le pressioni, i confronti mediatici, gestire i campioni e tutto quello che gira intorno a loro. E l'esempio di Ancelotti credo sia il più chiaro possibile. Il Real Madrid di Ancelotti gioca bene? Assolutamente no. Però è una squadra che mentalmente dopo essere andata 2-0 sotto in casa del City ha saputo rialzare la testa. Poi hanno i FENOMENI che nel calcio sono FONDAMENTALI per vincere. Perché se hai Benzema, Modric, Kroos, Vinicius e compagnia certi risultati li raggiungi. Se hai Morata, Rabiot, Arthur e Dybala ne raggiungi altri. Tutti gli allenatori sono in grado di fare quello che fa Ancelotti col Real? Assolutamente no. Ci sono allenatori bravissimi che quando arrivano ad alti livelli non sono capaci di creare un gruppo vincente, di reggere la pressione e di fare risultato. Però, per realtà come la Fiorentina, dove se perdi 0-4 con l'Udinese il giorno dopo nessuno fa una tragedia, vanno bene. Per la Juventus, il Real Madrid, il Bayern Monaco, vanno meno bene.
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